Interrogazione Salis – Espa: contestate le direttive della Giunta regionale sulla costruzione del Campus universitario di Cagliari
Cagliari, 4 agosto 2011 – L’urgenza di realizzare a Cagliari alloggi e residenze per gli studenti universitari fuori sede e una serie di errori e contraddizioni contenuti in una specifica delibera della Giunta regionale (la n. 32/24 del 26 luglio 2011) sono richiamati in una interrogazione firmata dal capogruppo Idv Adriano Salis e dal consigliere regionale Pd Marco Espa e indirizzata al presidente della Regione Ugo Cappellacci.
Nel ricordare la mozione sull'argomento che sarà discussa in Consiglio Regionale alla ripresa dei lavori, si rileva il ritardo con il quale è stato autorizzato l’Ersu di Cagliari a presentare al Ministero dell’Università la richiesta di cofinanziamento per il nuovo Campus; il fatto che il termine previsto dalle norme nazionali fosse quello del 27 luglio, ha costretto l’Ente per il diritto allo studio a presentare l’unica proposta che fosse “coerente” con il Programma integrato di riqualificazione urbana relativo alle aree ex Sem in viale La Playa risalente al 2000.
Salis ed Espa ritengono che non possa esservi “coerenza” quando si presenta una proposta che non può essere considerata uno stralcio del Piano straordinario per la residenzialità universitaria che l’Ersu aveva trasmesso nel novembre del 2009 alla Regione senza ottenere alcun riscontro fino allo scorso 26 luglio. Quel Piano, infatti, aveva evidenziato proprio l’inadeguatezza del Programma integrato e del relativo piano edificatorio nei terreni ex Sem.
Alla luce delle necessità di correggere la delibera di Giunta e di rimodulare il progetto edificatorio garantendo qualità strutturale e di servizi, i firmatari sollecitano l’esecutivo regionale a garantire urgentemente tutte le risorse finanziarie necessarie per il Campus e a convocare tutte le amministrazioni interessate, a partire dal Comune di Cagliari che proprio ieri si è pronunciato in tal senso, per concordare l’accordo di programma sull’opera da realizzare, ritenuta indispensabile: sono centinaia gli universitari in possesso di tutti i requisiti costretti a trovarsi una camera in affitto al di fuori delle oggi insufficienti 5 case dello studente con circa 900 posti letto. (MM)
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
INTERROGAZIONE Salis ed Espa sulla delibera regionale 32/24 inerente l'ERSU di Cagliari e la costruzione di alloggi e residenze per alloggi e residenze universitarie
I sottoscritti,
richiamata
- La mozione N.127 del 19 aprile 2011, all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio Regionale con oggetto l'improrogabile necessità di avviare con urgenza la realizzazione del Piano straordinario per la residenzialità universitaria ai sensi dell'art. 10 della legge regionale n. 3 del 2009;
premesso che
- oggi a Cagliari gli studenti universitari fuori sede hanno a disposizione circa 900 posti letto all'interno delle 5 case dello studente esistenti, mentre tutti gli altri sono costretti a reperire una camera in affitto all'interno del cosiddetto libero mercato, esponendosi alle difficoltà e ai rischi rappresentati dai canoni molto elevati, dagli affitti in nero o irregolarmente contrattualizzati, dall'assenza di garanzie e tutele;
- tra questi sono centinaia gli studenti che avrebbero i requisiti di reddito e di merito per usufruire di un posto alloggio presso una casa dello studente, senza contare quelli che, ormai sfiduciati, non presentano neanche più la domanda;
visto che
- con atto di convenzione del 23 settembre 2004 stipulato tra il Comune di Cagliari e la società "Edilia Costruzioni spa" si definiva il quadro degli interventi per l'attuazione del Programma integrato di riqualificazione urbana relativo alle aree "Ex Sem" in viale La Playa che prevedeva, tra l'altro, la costruzione di due fabbricati da adibire a studentato;
- i contenuti del Programma integrato, e tra questi i progetti degli edifici destinati a ospitare le residenze per gli studenti universitari dell'ateneo cagliaritano, sono il frutto di un'elaborazione molto datata, risalente all'anno 2000;
- il Programma integrato sopra citato prevedeva, ai sensi del comma 1, art. 16 della Legge 179/92 e dell'art. 2 della L.R. 16/94 un intervento caratterizzato da pluralità di funzioni, dalla integrazione di diverse tipologie di intervento, e dal concorso di operatori e risorse finanziarie pubblici e privati;
- tale compresenza di "pubblico" e "privato" è definitivamente venuta meno, essendo l'area ex-SEM successivamente divenuta di proprietà dell'Ersu di Cagliari, ed essendo l'Ersu (a sua volta ente pubblico) subentrato alla società Edilia nella Convenzione con il Comune di Cagliari per la realizzazione del Programma integrato;
- il 1° luglio 2009 il Consiglio comunale di Cagliari, ribadendo l'interesse per risolvere le problematiche relative alla carenza di posti letto per gli studenti fuori sede ha deliberato all'unanimità di prorogare di cinque anni i tempi di attuazione del Programma integrato "ex Sem";
preso atto che
- nel novembre del 2009 l'Ersu ha trasmesso al Presidente della Regione e all'Assessore alla pubblica istruzione il "Piano straordinario per la residenzialità universitaria e l'ospitalità nella città di Cagliari", predisposto ai sensi dell'art. 10 della L.R. del 7/8/2009;
- il piano è stato elaborato da un gruppo di lavoro cui hanno fatto parte, oltre all'ERSU, tecnici ed esperti appositamente designati dalla Regione Sardegna, dal Comune di Cagliari e dall'Università di Cagliari;
- una sezione di quel Piano è dedicata al Programma Integrato Ex-Sem, e indica la necessità di sottoporre a una profonda revisione il Programma stesso, tracciando le linee di sviluppo di un nuovo iter amministrativo e progettuale che conduca alla realizzazione di un Campus universitario adeguato alle esigenze e agli standard contemporanei;
- dal novembre del 2009 fino al 26 luglio 2011 la Giunta regionale non ha mai dato all'Ersu alcun riscontro sul Piano, né dichiarandone l'accoglimento, né chiedendo integrazioni e/o modifiche di alcun genere, né ha mai dato risposta alle diverse richieste che in tal senso sono state formalmente formulate dall'Ersu;
considerato che
- la Giunta regionale, con deliberazione n. 32/24 del 26 luglio 2011, ha impartito all'Ersu di Cagliari la direttiva di presentare al MIUR (con la richiesta di cofinanziamento per alloggi e residenze per studenti universitari ai sensi della L. 338/2000) un progetto coerente con il Programma integrato dell'area ex Sem e con una dotazione di almeno 500 posti letto, e di trasmettere tale progetto come "primo stralcio" del Piano redatto dall'Ersu ai sensi dell'art. 10 della L.R. 3/2009, per la definizione di un accordo di programma ex art. 34 D. Lgs. 267/2000;
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione per sapere:
1) se sono a conoscenza del fatto che il ritardo con cui è stata impartita la direttiva contenuta nella deliberazione della Giunta regionale n. 32/24 (26 luglio 2011) rispetto alla scadenza prevista per la presentazione delle richieste di cofinanziamento per alloggi e residenze per studenti universitari ai sensi della L. 338/2000 (27 luglio 2011) ha di fatto costretto l'Ersu a presentare l'unico progetto in suo possesso che risultasse coerente con il Programma integrato area ex Sem, ossia il vecchio progetto elaborato dalla società Edilia Costruzioni nell'ormai lontano anno 2000;
2) se sono a conoscenza del fatto che il primo punto del dispositivo della deliberazione della Giunta regionale n. 32/24 del 26.07.2001 impartisce una direttiva contraddittoria, in quanto chiede all'Ersu di presentare una richiesta di cofinanziamento ai sensi della L. 338/2000 con un progetto di Campus universitario con una dotazione minima di 500 posti letto, laddove l'art. 5, lettera f) del D. M. 7 febbraio 2011 n. 26, recante procedure e modalità per la presentazione dei progetti di cui alla L. 338/2000, prevede un massimo di duecentoquaranta posti alloggio;
3) se sono a conoscenza del fatto che anche il secondo punto del dispositivo della deliberazione n. 32/24 del 26.07.2001 impartisce una direttiva contraddittoria, sotto due distinti profili:
a) un primo profilo di metodo, in quanto non è possibile che l'Ersu invii il progetto di cui al primo punto del dispositivo a stralcio del programma presentato dall'Ersu ai sensi dell'art. 10 della L.R. 3/2009. Infatti quel Piano (che è nella disponibilità della Giunta regionale dal 18 novembre 2009) non ha mai contenuto un progetto coerente con il Programma integrato relativo all'area ex Sem. Qualunque progetto "coerente con il Programma integrato relativo all'area ex Sem" non sarebbe pertanto in ogni caso considerabile uno "stralcio" del Piano straordinario per la residenzialità universitaria ma un progetto del tutto estraneo a quel Piano;
b) un secondo profilo di merito, poiché proprio il Piano straordinario per la residenzialità universitaria (redatto da un gruppo di lavoro di cui facevano parte oltre all'Ersu anche rappresentanti del Comune di Cagliari, dell'Università di Cagliari, e della stessa Giunta regionale presieduta allora come oggi dal Presidente Cappellacci), illustra con chiarezza l'inadeguatezza del Programma integrato, sollecitando la "riconsiderazione dell'oramai datato piano edificatorio dell'area ex-Sem" e indicando esplicitamente l'esigenza di un nuovo approccio capace di dotare il nuovo Campus di requisiti di qualità urbanistica, ricettiva, costruttiva, gestionale, e della capacità di "proporsi come nucleo di attrazione nei confronti della comunità universitaria cittadina e come raccordo con le altre parti della città, in particolare con quelle del centro storico più prossime";
4) quali iniziative urgenti ritengano di dover assumere per porre in essere i dovuti correttivi, necessari per superare le contraddizioni e gli errori contenuti nella deliberazione della Giunta regionale n. 32/24 del 26.07.2001 e sopra richiamati;
5) quali iniziative urgenti intendano assumere per dare effettiva attuazione a quanto previsto nel Piano straordinario per la residenzialità universitaria, e in particolare per porre in essere:
a) una profonda rimodulazione dell'intero Programma integrato che contiene l'intervento nell'area ex-SEM, a partire dalla rivisitazione dell'atto di convenzione stipulato nel 2004 tra il Comune di Cagliari e la società Edilia Costruzioni, alla quale oggi è subentrata a tutti gli effetti l'Ersu di Cagliari;
b) una nuova progettazione dell'intervento edificatorio, che superi le soluzioni contenute nel vecchio progetto elaborato dalla società Edilia nel 2000, e persegua nuovi obiettivi in termini di massima qualità costruttiva, impiantistica, distributiva e del comfort ambientale, per dare un adeguato contesto di vita, di studio e di socializzazione agli studenti universitari dell'ateneo cagliaritano;
6) quali iniziative urgenti intendano assumere per garantire la dotazione di risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del Campus;
7) se non ritengano di dover procedere con la massima urgenza, ai sensi del comma 3, art. 34 del decreto legislativo n. 267 del 2000, alla convocazione di una conferenza tra i rappresentanti di tutte le amministrazioni interessate al fine di concordare l'accordo di programma per la realizzazione del Campus.
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