29 gennaio 2010

La newsletter di Marco Espa - Difendiamo le persone più vulnerabili

Ciao a tutte e a tutti!

Un breve aggiornamento e un po' di rendiconto (anche dell'anno 2009) di quello che sto facendo in Consiglio Regionale e per darvi conto di altre notizie sulla mia attività politica e sociale.

In questa newsletter troverete sotto molte notizie, ma lasciatemi iniziare dalla battaglia che stiamo facendo per la difesa dei piani personalizzati di sostegno per le persone con disabilità grave, segnalando la recente grande manifestazione che si è tenuta sotto il Consiglio Regionale della quale puoi vedere qui il video con alcune testimonianze dei diretti interessati. 
Il Consiglio regionale è stato convocato il seduta straordinaria il 1 febbraio alle ore 10 (video  diretta internet cliccando qui ) per discutere la mozione che abbiamo presentato (sono il primo firmatario) contro il taglio di 1.000 euro per ogni piano personalizzato, la puoi leggere cliccando qui 
Leggi qui la cronaca sugli ultimi avvenimenti.

Breve antefatto: quest'anno ben 28 mila progetti sono stati presentati dai cittadini con disabilità: è un fenomeno unico in Italia, che permette da una parte il riconoscimento dei diritti umani e civili delle persone con grave disabilità e da l'altra la personalizzazione del servizio, ponendo la Sardegna all'avanguardia in Italia. 
La Giunta regionale e la sua maggioranza hanno però deciso di bocciare a dicembre in Finanziaria 
il nostro emendamento   che stanziava adeguati fondi per mantenere il livello di qualità per tutti gli utenti. Siamo riusciti a far ottenere il finanziamento di tutti i progetti ma...  per la prima volta dopo 10 anni tutti  i progetti hanno subito un taglio di 1.000 euro. Ancora qualcuno non capisce che questo non è il solito intervento contro la povertà o assistenzialistico, e non ci si rende conto che le persone, se non adeguatamente sostenute, rischiano di finire in strutture istituzionalizzanti con costi per la Regione ben superiori (fino a quattro volte) quelli previsti dal nostro emendamento. Per questo lo abbiamo già riproposto nel collegato alla Finanziaria in discussione a febbraio in Consiglio e apriamo già da ora un periodo di mobilitazione e sensibilizzazione per fare in modo che non si facciano più passi indietro. 
Su facebook è nato il gruppo "No ai tagli alla Legge 162"
 che ha già raccolto oltre 4000 adesioni.

Continuano le polemiche sui conti della Sanità in Sardegna (con Mario Bruno e gli altri consiglieri della commissione Sanità la verità sui conti): la maggioranza ha tentato, durante la discussione della manovra, di portare avanti un nuovo step della riforma senza che il Consiglio regionale e la commissione competente ne fossero stati interessati, il risultato è stato una sonora bocciatura di tutto l'articolo a voto segreto. Oramai anche ampi settori della maggioranza non accettano questo modo di procedere: ritengo che non sia per nulla vantaggioso per la salute dei sardi continuare a cercare di riformare il sistema a colpi di emendamenti nelle varie leggi finanziarie. 

Negli ultimi giorni la stampa si è occupata con molto clamore del caso "Casamatta" , la casa di accoglienza a misura di famiglia per le persone sofferenti mentali che sono riuscite ad attivare un percorso di autonomia e di deistituzionalizzazione. Conosco e sostengo il lavoro splendido dell'ASARP e  di  Gisella Trincas, che nasce dall'esperienza personale e diventa modello di inclusione e rispetto dei diritti umani per tante persone; lo sostengo e lo sosterrò in futuro. Leggi qui gli ultimi sviluppi

SLA. La battaglia di Salvatore Usala; segui la sua battaglia e guarda qui il suo bellissimo video
Il mio intervento al convegno sul testamento biologico con Mario Melazzini, Salvatore Usala, Ignazio Marino e Paolo Castaldi, guarda il video qui

Altre notizie 

A proposito dell'ERSU di Cagliari leggi la notizia

Espa: spariti i soldi per la rinascita di Sant'Elia leggi la notizia 

Discorsi attorno la povertà leggi la notizia

E' INAUDITO, il processo breve....ed altre storie leggi la notizia 

Il Betile, il Maxxi e Zaha Hadid. Come Cagliari ha perso la grande occasione.  leggi la notizia 

Espa (Pd): difendiamo il Microcitemico e il suo prezioso lavoro di eccellenza leggi la notizia

Assistenza negata a Lorenzo, il caso ora approda in Regione. Leggi la notizia

Il TAR di Cagliari bacchetta la Gelmini, 57 alunni sardi disabili vincono il primo round contro il ministero. Anche il TAR del Lazio da ragione alle famiglie. Leggi la notizia

Marco Espa alla manifestazione di Legambiente WWF Italia Nostra contro la legge piano casa.Guarda il video

Il testo della legge finanziaria 2010 approvata, puoi leggerlo cliccando qui


Dalla redazione

Di seguito una sintesi degli avvenimenti che hanno caratterizzato il lavoro di Marco nell'anno 2009

febbraio

Tocca a noi proteggere il cambiamento. Marco Espa è il Consigliere Regionale più votato del PD e del Centrosinistra in Provincia di Cagliari

aprile 

Il disegno di legge di Marco per la messa in sicurezza definitiva del territorio di Capoterra

maggio

Gli emendamenti alla 
Finanzia 2009 indennizzi per rimborsi alle persone colpite alle persone colpite dall'alluvione lo scorso ottobre 2008. Leggi anche  l'articolo sull'emendamento approvato definitivamente dal collegato alla finanziaria; Scuola, fondi aggiuntivi agli Enti locali per gli studenti con disabilità; finanziamenti alle due Federazioni regionali delle persone con disabilità FISH e FAND

giugno

Vertenza con il Governo per il diritto allo studio

luglio

Consiglio regionale - Scuola: la battaglia necessaria

settembre

La mozione del PD contro l'accordo Gelmini Baire sulla scuola sarda

ottobre

Un voto per sentirsi cittadini. La mozione presentata  al Comune di Cagliari sul  voto agli stranieri

INTERROGAZIONE sull'impiego dei fondi per la prevenzione e dispersione scolastica

dicembre

Gli emendamenti presentati per la finanziaria 2010
emendamento fondo non autosufficienza legge 162/98
emendamento per il fondo assistenza legale alle famiglie che ricorrono al TAR  per tutelare il diritto allo studio dei loro figli
emendamento per la formazione agli operatori che assistono malati di SLA

28 gennaio 2010

Convocazione Consiglio Regionale lunedì 1° febbraio 2010, Primo punto Mozione contro i tagli di 1000 euro L. 162

Consiglio Regionale della Sardegna

Servizio Assemblea 

Come già annunciato dal Presidente nella seduta pomeridiana del 27 gennaio 2010, si conferma che:

 

PROT. 1218. IL CONSIGLIO REGIONALE È CONVOCATO, IN SEDUTA STATUTARIA, IL LUNEDI 1° FEBBRAIO 2010 ALLE ORE 10 COL SEGUENTE ORDINE DEL GIORNO diretta video internet su http://www.consregsardegna.it/diretta_video.asp

MOZ. N. 33 (ESPA E PIÙ) sui tagli effettuati ai progetti personalizzati per persone in situazione di handicap grave ai sensi della legge n. 162 del 1998, leggi sotto;

MOZ. N. 17 (SALIS E PIÙ) sulla necessità di adottare misure straordinarie per avviare il superamento della drammatica crisi del comparto agro-zootecnico sardo;

MOZ. N. 34 (MULA E PIÙ) sulla emergenza idrico sanitaria del Rio Cedrino e dei comuni della bassa Baronia;

MOZ. N. 24 (PORCU E PIÙ) sull'aumento di richieste alle amministrazioni competenti di parchi eolici nel territorio della Sardegna e sulla necessità di legare il rilascio delle autorizzazioni alle effettive esigenze energetiche della Sardegna e alla compatibilità con una attenta salvaguardia dei valori ambientali, naturalistici e storico-culturali del territorio sardo.

 

I LAVORI PROSEGUIRANNO NEL POMERIGGIO, MEDESIMO ORDINE DEL GIORNO, E MARTEDÌ 2 FEBBRAIO ALLE ORE 16.30 CON IL SEGUENTE ORDINE DEL GIORNO:

 

DICHIARAZIONI del Presidente della Regione, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento consiliare, in attuazione dell'ordine del giorno n. 19 (BRUNO - DIANA Mario - DIANA Giampaolo - MILIA - VARGIU - SANNA Giacomo - FLORIS Mario - SALIS - URAS sulla crisi occupazionale e industriale della Sardegna), sullo stato dell'apparato produttivo industriale sardo e sul suo progressivo indebolimento, sulla natura, intensità e prospettiva delle vertenze in atto, nei diversi poli industriali e nei diversi stabilimenti, nonché sulle necessarie misure di sostegno e sviluppo, comunitario, nazionale e regionale, finalizzate alla difesa della produzione e del lavoro industriale

 

QUALORA NON ESAURITO L'ORDINE DEL GIORNO, I LAVORI PROSEGUIRANNO NEI GIORNI SUCCESSIVI.

 

CAGLIARI, 28 GENNAIO 2010

CLAUDIA LOMBARDO

PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE

----------------- 

 

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

QUATTORDICESIMA LEGISLATURA

N. 33

MOZIONE ESPA - BRUNO - URAS - SALIS - AGUS - BARRACCIU - BEN AMARA - CARIA - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SECHI - SOLINAS Antonio - SORU - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU sui tagli effettuati ai progetti personalizzati per persone in situazione di handicap grave ai sensi della legge n. 162 del 1998, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che il 16 dicembre scorso è stata approvata la delibera della Giunta regionale n. 55/33 sui piani di sostegno personalizzati di cui alla legge n. 162 del 1998 nella quale si evidenzia la decisione, visto l'aumento degli utenti aventi diritto, di operare un taglio di euro 1.000 su ogni progetto personalizzato rispetto al livello di finanziamento degli anni precedenti;

CONSIDERATO che:

-       conseguentemente a questa decisione i tagli ai finanziamenti dei piani personalizzati raggiungono anche il 66,6 per cento rispetto ai contributi erogati nell'anno 2009; tutti i 28.351 piani approvati avranno una decurtazione, e tra questi ben 11.000 piani avranno una riduzione del finanziamento del 33 per cento, 6.000 piani avranno il taglio di circa il 44 per cento e circa 1.000 il taglio del 50 per cento o più;

-       le persone che hanno avuto il finanziamento ridotto nei casi più gravi sono a rischio di istituzionalizzazione, ovvero le famiglie con meno ore di assistenza potrebbero rivolgersi alle strutture residenziali che costano alle casse pubbliche da 4 a 10 volte rispetto ad un progetto personalizzato ai sensi della legge n. 162 del 1998 (che come è noto è incompatibile con qualsiasi forma di residenzialità);

RILEVATO che:

-       l'attuazione della legge n. 162 del 1998 in Sardegna è un'esperienza positiva ed innovativa, perchè prevede la coprogettazione di piani personalizzati di sostegno tra persone con disabilità e loro famiglie e le istituzioni, prevede la possibilità della scelta degli operatori professionali da parte dei diretti interessati;

-       la stessa esperienza sarda è ormai diventata una buona pratica di eccellenza nazionale e internazionale, come dimostrano gli studi e le recenti pubblicazioni, il "modello sardo" è stato indicato tra le buone prassi (sono state scelte solo 5 in tutta Italia), nel Rapporto di monitoraggio del Piano d'azione nazionale per l'inclusione sociale 2003-2005 a cura del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, e come buona pratica di "welfare plurale sociale" è stato oggetto di ricerca da parte dell'Osservatorio nazionale ministeriale sulla famiglia, che ha pubblicato il libro, editrice F. Angeli, "BP Buone pratiche e servizi innovativi per la famiglia"; ancora è stata oggetto di seminari e ricerche all'Università degli studi di Milano, Facoltà di scienze politiche; considerata buona prassi a Berlino nel giugno 2007, alla 15° Conferenza europea dei servizi sociali organizzata da dall'European social network in cooperazione con l'Unione europea; è stata oggetto di menzione dall'Agenzia del Governo italiano per le Onlus che ha pubblicato un approfondito studio nella propria rivista "Aretè" classificandola come prassi di eccellenza (n. 2/2009);

CONSIDERATO che:

-       per quanto sopra descritto, consapevoli dei traguardi ottenuti grazie anche ai finanziamenti stanziati sino ad oggi, la Regione Sardegna ha contribuito realmente a garantire una migliore qualità della vita alle persone con disabilità e alle loro famiglie e dato risposte adeguate a misura delle persone con disabilità, specie a quelle in situazione di gravità, con il sostegno dato in continuità a percorsi di vita di vera inclusione sociale, compresi quelli per la "vita indipendente", attivando un processo di sussidiarietà che renda i finanziamenti erogati non mera assistenza ma una vero e proprio investimento in quanto vengono rese disponibili risorse umane ed economiche aggiuntive da parte delle famiglie;

-       per la prima volta in dieci anni la Giunta regionale ha introdotto criteri di attribuzione dei finanziamenti a posteriori, cioè riducendo i contributi solo dopo che gli enti locali, le persone con disabilità e le famiglie avevano già avuto indicazioni predeterminate sui finanziamenti da assegnare, creando grande sconcerto nei beneficiari ma anche presso tutte le strutture dei servizi socio assistenziali dei comuni sardi, che avevano già quantificato i contributi assegnati a ogni singolo progetto, in base al punteggio ottenuto e dunque in base alla gravità della persona e della situazione familiare;

-       per quanto evidenziato sopra sono necessarie più risorse da mettere in campo nel 2010 perché i tagli della spesa sociale non incidano proprio sui piani per i bambini e ragazzi per i giovani e le persone con handicap grave, alle loro famiglie che devono gran parte della loro qualità di vita alla legge n. 162 del 1998;

CONSIDERATA la mobilitazione degli enti locali che, attraverso mozioni e ordini del giorno, invitano la Regione a reintegrare i fondi necessari per il mantenimento del livello dei contributi erogati negli anni precedenti;

CONSIDERATO che il taglio crea un grave danno anche per i Comuni, l'istituzione più vicina al cittadino che deve dare adeguate risposte alle esigenze legittime della propria comunità e in particolare delle persone più deboli e verso i quali le famiglie non potranno che richiedere assistenza suppletiva creando profonda instabilità a livello locale nella rete dei servizi alla persona e nel sistema di sicurezza sociale;

RILEVATO inoltre, che:

-       per 21.000 famiglie sarde si calcola, rispetto agli anni precedenti, una diminuzione di circa 3 milioni, complessivamente, in ore di assistenza, creando difficoltà reali per gli operatori professionali che sono impegnati nei compiti di cura ed educativi (si valuta intorno a 14.000 operatori, dei quali migliaia, grazie alla legge n. 162 del 1998, "usciti" dal lavoro nero spesso piaga dei servizi alla persona e che ora contribuiscono invece alla fiscalità generale come tutti i lavoratori);

-       le fasce degli importi di finanziamento per i singoli progetti sono bloccati dal 2005, mentre nel frattempo c'è stato l'aumento dei costi orari del personale (tabelle INPS e contratti collettivi di lavoro) che hanno di fatto già eroso la quantità dei servizi a disposizione di ogni singola persona con disabilità grave,

impegna la Giunta regionale

1)        a salvaguardare il livello essenziale di assistenza sociale, raggiunto in 10 anni di ottima applicazione della legge, per i 28.321 sardi in situazione di handicap grave aventi diritto ai finanziamenti dei progetti personalizzati e coprogettati tra istituzioni locali, famiglie e persone con disabilità della legge n. 162 del 1998 di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 55/33 del 16 dicembre 2009 attraverso il reintegro del taglio di euro 1.000 per ciascun progetto;

2)        a proporre nel DL n. 78 (Disposizioni nei vari settori di intervento - collegato alla manovre economica finanziaria 2010) uno stanziamento di risorse integrative adeguate al raggiungimento dello scopo di cui al punto 1) almeno pari a euro 28.321.000;

3)        in previsione degli stanziamenti per l'anno 2011, ad attivare un percorso di studio, verifica e monitoraggio sull'applicazione della legge, per poter non solo creare un efficiente sistema di controllo atto a colpire eventuali abusi (compresa la verifica dei criteri del sistema di certificazione da parte delle commissioni che attestano l'handicap grave e i ritardi nell'erogazione dei rimborsi che ancora persistono da parte di alcuni comuni), ma anche a valorizzare i progetti di qualità, tra cui i progetti di vita indipendente, le buone prassi fino ad ora attuate, ottimizzando e rendendo sempre più efficienti gli interventi, con priorità per i nuclei familiari con più componenti disabili e per le persone in situazione di gravità estrema, attraverso la collaborazione attiva della Commissione consultiva prevista dalla legge n. 162 del 1998 articolo 1 comma b) composta, oltrechè dai rappresentanti degli enti locali, anche dalle associazioni delle persone con disabilità e loro familiari, per continuare il processo virtuoso della spinta dal basso del sapere sociale dei diretti interessati e delle loro famiglie;

4)        a verificare la possibilità di rendere i progetti personalizzati almeno biennali, con una programmazione che dia tranquillità alle persone con disabilità grave e alle famiglie affinché non debbano essere sottoposte a trafile burocratiche impegnative ogni anno.

Cagliari, 13 gennaio 2010

f.to    Espa, Bruno, Uras, Salis, Agus, Barracciu, Ben Amara, Caria, Daniele Secondo Cocco, Pietro Cocco, Cucca, Cuccu, Giampaolo Diana, Lotto, Manca, Mariani, Marco Meloni, Valerio Meloni, Moriconi, Porcu, Sabatini, Gian Valerio Sanna, Sechi, Antonio Solinas, Soru, Massimo Zedda, Zuncheddu

 

21 gennaio 2010

da Superando: Sardegna: contro quei tagli una mobilitazione ampia, spontanea, dal basso

(a cura di Luisanna Loddo* e Rita Polo*)
Sono i tagli ai progetti individuali per le persone con disabilità grave, ai sensi della Legge 162/98, da dieci anni vero "fiore all'occhiello" del welfare in Sardegna, che un recente provvedimento generale ha deciso di ridurre indiscriminatamente di mille euro per oggi progetto. Ma il 19 gennaio, a Cagliari, la risposta delle famiglie, delle persone con disabilità e delle associazioni è stata davvero importante, con una mobilitazione che segna quasi certamente un "punto di ritorno" anche rispetto a un passaggio fondamentale: «No alle mere erogazioni, sì alla qualità dei progetti, al loro monitoraggio e ai controlli seri, anche sulle Commissioni che accertano la gravità dell'handicap!»

19 gennaio 2010: la manifestazione davanti al Consiglio Regionale della Sardegna (foto di ABC Sardegna)
19 gennaio 2010: la manifestazione davanti al Consiglio Regionale della Sardegna (foto di ABC Sardegna)
Un evento importante e un segnale assai preciso: questo è stata la manifestazione del 19 gennaio a Cagliari contro i tagli ai piani personalizzati per le persone con disabilità grave (Legge 162/98), cui hanno partecipato oltre quattrocento persone con  disabilità e i loro familiari, operatori, volontari e amministratori locali, con un sit-in sotto il Consiglio Regionale e un'assemblea aperta ai familiari nel pomeriggio.
Tra voci e interviste, cartelloni e slogan, le associazioni dei familiari di tutta l'Isola sono dunque "scese in piazza". Per il nord della Sardegna capofila è stata l'Associazione Pensiero Felice di Alghero, seguita dal Gruppo Genitori di Ittiri e dalla Sorgente di Sassari, subito sostenute dall'ABC Sardegna (Associazione Bambini Cerebrolesi) e dal rinvigorito Comitato dei Familiari per l'Attuazione della Legge 162 in Sardegna, che era nato nel 2000, proprio per promuovere l'applicazione di quella norma nella Regione, in termini di personalizzazione, partecipazione dei diretti interessati e coprogettazione con le istituzioni.
E poi la Delfino di San Gavino Monreale (Medio Campidano), l'Associazione Sindrome di Williams, i Genitori Tosti, l'AISISD (Associazione Italiana per lo Sviluppo dell'Integrazione Sociale dei Disabili) di Quartu Sant'Elena (Cagliari), Diversamente ONLUS, Dopo di Noi di Senorbì (Cagliari), Il Girotondo di Terralba (Oristano), Is Angelus di Sinnai (Cagliari), il Centro Down, l'Associazione X-Fragile Sardegna, l'Associazione Papa Giovanni XXIII, l'ASARP (Associazione Sarda per la Riforma Psichiatrica), l'ASBI (Associazione Spina Bifida e Idrocefalo), l'AVIDICAF per l'Integrazione Sociale di Disabili, Ipovedenti, Ciechi Anziani e loro Famiglie e l'UIC (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e il Tribunale dei Diritti del Malato-Cittadinanzattiva.
Un elenco lungo, ma necessario, per dare un'idea della grande partecipazione spontanea - e pacifica - che ha potuto contare anche sulla presenza di famiglie e persone con disabilità coinvolte tramite il gruppo creato in pochi giorni in Facebook (lo si raggiunge cliccando qui), denominato No ai tagli indiscriminati di 1000 euro ai piani 162, che ha già raccolto più di 4.000 adesioni e un'ampia e partecipata discussione online.

La richiesta è stata forte, per la necessità di difendere la Legge 162 in Sardegna e di reintegrare i mille euro a piano, fondi che la Giunta Regionale - con la Deliberazione n. 55/33 del 16 dicembre scorso - dato «l'aumento degli utenti aventi diritto», aveva appunto ridotto di mille euro ad ogni progetto personalizzato, rispetto al livello di finanziamento degli anni precedenti.
Una rappresentanza delle persone con disabilità e dei loro familiari è stata quindi ricevuta dalle principali autorità istituzionali del Consiglio Regionale - tra cui i capigruppo di maggioranza e opposizione - i quali hanno confermato la straordinarietà del funzionamento della Legge (sono oltre 28.000 i progetti personalizzati per il 2010), non tacendo per altro le difficoltà di trovare le risorse adeguate e la necessità di rivedere tutto il sistema con estrema attenzione.
Spazio anche per l'ironia negli slogan dell'Associazione Pensiero felice di Alghero (Sassari) (foto di ABC Sardegna)
Spazio anche per l'ironia negli slogan dell'Associazione Pensiero felice di Alghero (Sassari) (foto di ABC Sardegna)
Davanti alla richiesta dei familiari di «non recuperare economie sulla pelle dei deboli» e su una legge che, al contrario, fa risparmiare le istituzioni perché è in favore dell'inclusione ed evita l'istituzionalizzazione (quest'ultima costerebbe almeno quattro volte tanto), sia gli esponenti del governo che dell'opposizione regionale (la quale ha proposto una mozione unitaria) hanno dichiarato di volersi concretamente impegnare ad affrontare la questione e a risolvere i problemi, un impegno che per il ripristino dei fondi è stato fornito dall'assessore alla Sanità e dal direttore generale alle Politiche Sociali. Quest'ultimo ha partecipato all'assemblea del pomeriggio con le famiglie, ascoltandone le istanze ed esprimendo la volontà di aprire il confronto e il dialogo con le stesse e con le associazioni, per proposte e collaborazioni.
Da segnalare che all'iniziativa ha aderito con forza anche la Consulta delle Associazioni della Provincia di Cagliari, composta da ben trentasei organizzazioni e presieduta dal magistrato Giorgio Latti, che ha sollecitato subito anche l'azione politica della Provincia, con la presentazione e l'approvazione unanime di una mozione e di un documento che ne impegna la Giunta a intervenire presso la Regione, per la salvaguardia del livello essenziale di assistenza sociale raggiunto in dieci anni di ottima applicazione della Legge 162/98, oltre al reintegro di mille euro a piano.

Certamente grande è stata la capacità politica delle famiglie e del Comitato di mobilitare le Istituzioni
: mozioni approvate in due Province (la prima in quella del Medio Campidano), convocazione del Consiglio Regionale per il 1° febbraio, con la richiesta di una mozione urgente sulla Legge 162 e anche ordini del giorno dei Comuni e assemblee, senza contare la grande eco avuta sulla stampa e sui mass media in genere o la partecipazione di sindaci e di decine di consiglieri regionali presenti agli incontri.
Il tavolo dei relatori all'assemblea pubblica di Cagliari (foto di ABC Sardegna)
Il tavolo dei relatori all'assemblea pubblica di Cagliari (foto di ABC Sardegna)
Una manifestazione e una battaglia che sembrano già dare dei frutti, con le parole comunicate all'assemblea dei familiari da parte del direttore alle Politiche Sociali Roberto Abis, secondo il quale l'assessore alla Sanità Antonangelo Liori sarebbe in procinto di elaborare un emendamento al Collegato alla Finanziaria Regionale - che presto andrà in discussione -  così come chiesto dalle famiglie e dal Comitato. Insieme a ciò anche la conferma della convocazione di federazioni e associazioni.

In sostanza, le famiglie hanno voluto ribadire con forza di «non potere fare passi indietro nella qualità di vita raggiunta dalle persone, nella storia di questa buona prassi attuata nella Regione Sardegna», frutto quasi decennale proprio della collaborazione tra i diretti interessati (persone con disabilità e loro famiglie) e le loro organizzazioni che, con un'amministrazione pubblica ricettiva, hanno avviato un percorso virtuoso sin dal 2000, politicamente bipartisan, che ha favorito la crescita di tutto il sistema sociale. Infatti, lo sviluppo e la promozione dei servizi a sostegno delle famiglie hanno portato - oltre al superamento di un'antica mentalità assistenzialistica - anche a benefìci occupazionali per le comunità.
No, quindi, alle mere erogazioni monetarie, sì alla qualità dei progetti, ai controlli e ai monitoraggi, ai quali ultimi le stesse famiglie hanno dichiarato di voler collaborare, chiedendo ad esempio seri controlli e verifiche sulla Commissione preposta alla concessione della certificazione di handicap grave, per evitare abusi che ricadono sulle spalle proprio delle persone in situazione di maggior gravità.
«Riteniamo fondamentale - è stato il senso di quanto rivendicato durante l'assemblea pubblica - l'azione delle nostre famiglie con e per i nostri figli con disabilità grave e gravissima, nell'attuazione del "Nulla su di Noi Senza di Noi" e in particolare rispetto ai piani personalizzati della Legge 162/98 per le persone con handicap grave, fiore all'occhiello del nostro welfare e "modello" per qualsiasi iniziativa di crescita e miglioramento dei servizi e delle politiche sociosanitarie per le persone non autosufficienti. Ora, dunque, seguiremo ancor più, insieme a tutti coloro che vorranno unirsi alla nostra battaglia, le varie fasi rivendicative e propositive, continuando ad operare tutti i giorni, più forti, per migliorare la qualità dei servizi alle persone con disabilità grave della nostra Regione, a vantaggio dell'intera nostra comunità».

*Comitato dei Familiari per l'Attuazione della Legge 162/98 in Sardegna.

Il documento presentato il 19 gennaio dal Comitato dei Familiari per l'Attuazione della Legge 162/98 in Sardegna è disponibile cliccando qui. Per eventuali adesioni al Comitato stesso: comitatofamiglie162@gmail.com.

Sulle vicende di queste settimane in Sardegna, segnaliamo anche - sempre nel nostro sito - i seguenti testi:
- «Regalo di Natale» alle famiglie della Sardegna, disponibile cliccando qui.
- È inaccettabile il taglio di quei piani personalizzati in Sardegna, disponibile cliccando qui.
- Chiediamo una nuova fase per i progetti personalizzati in Sardegna, disponibile cliccando qui.
Ultimo aggiornamento (giovedì 21 gennaio 2010 12:36)

http://www.superando.it/content/view/5481/112/


15 gennaio 2010

Il dovere del testamento biologico: per il diritto di vivere "bene"?

il mio intervento al convegno sul testamento biologico dell'ottobre scorso, con gli interventi di Mario Melazzini, presidente AISLA, l'associazione dei malati di SLA, il mio compagno di partito Ignazio Marino, Salvatore Usala e Paolo Castaldi, il primario di rianimazione dell'Ospedale Marino organizzatore del 10 convegno nazionale di anestesia e rianimazione.

Il testamento biologico viene comunemente visto come lo strumento che ogni persona sceglie per garantirsi una buona morte. Ma dal punto di vista dei gravissimi, può essere uno strumento per garantire alle persone in situazione estrema una vita di qualità? Per chi, come Melazzini o Usala e tante altre persone in situazione estrema che magari non possono rappresentarsi da sole e rischiano di ritrovarsi soli alla morte dei loro genitori, il testamento biologico deve garantire il diritto per vivere, per vivere bene con adeguati supporti e risorse dello Stato.
Non certo tagliando il fondo per la non autosufficienza a livello nazionale o mille euro al mese ai progetti personalizzati in Sardegna, diminuendo il sostegno...


14 gennaio 2010

Mozione urgente dell' Opposizione: No ai tagli ai piani sulle disabilità gravi. Espa: Aggiornare le risorse necessarie

Mozione urgente dell' Opposizione: No ai tagli ai piani sulle disabilità gravi. Espa: Aggiornare le risorse necessarie

Cagliari, 14 gennaio 2010 - Ufficio stampa del Consiglio Regionale -

No ai tagli sui piani di sostegno personalizzati per i portatori di handicap gravi. Lo affermano i consiglieri dell'intera opposizione che hanno presentato una mozione urgente (primo firmatario Marco Espa) con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio regionale.

La mozione è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa e punta a salvaguardare il livello essenziale di assistenza sociale raggiunto per gli oltre 28 mila portatori di handicap grave che fino ad oggi usufruiscono dei piani di sostegno personalizzati (Legge 162/98). Come ha spiegato il primo firmatario Marco Espa, il numero delle persone che necessitano di assistenza è inesorabilmente destinato a crescere. Fino ad oggi, da dieci anni a questa parte, la Regione ha sempre aggiornato le risorse da destinare in funzione delle reali esigenze. "Non si può –ha detto Espa- all'improvviso tagliare di mille euro per ciascun progetto le risorse necessarie". Per molte persone significherebbe, è stato osservato, una riduzione del 50 per cento del sostegno garantito fino a questo momento, mentre i Comuni interessasti non hanno risorse sufficienti per coprire i tagli della Regione.

"In questi giorni si parla di Governo opaco, ma è tutta la maggioranza opaca –ha detto il capogruppo Pd, Mario Bruno- Tagliare sulle disabilità è una vergogna. Questa è una Giunta senza idee che non guarda agli interessi della Sardegna".

"Questa situazione era stata preannunciata quando si è discussa la Finanziaria", ha aggiunto ancora Marco Espa, che nell'illustrare una serie di dati ha affermato come "i piani personalizzati rappresentino di fatto un investimento per l'intero sistema assistenziale". Alla conferenza stampa, è intervenuto anche il coordinatore dell'IDV, Federico Palomba, in rappresentanza dei consiglieri del suo partito che non hanno potuto partecipare. Palomba ha ricordato l'interrogazione del consigliere Daniele Cocco sul medesimo argomento. Di "politica come inganno" ha parlato Radhouan Ben Amara. Mentre Massimo Zedda ha sottolineato la gravità del problema soprattutto "perchè i comuni non hanno risorse per integrare i tagli regionali".

La mozione, oltre a rivendicare la salvaguardia dei livelli di assistenza sociale , propone uno stanziamento di risorse integrative adeguate al raggiungimento degli obiettivi della legge "162". Inoltre si chiede che, in previsione degli stanziamenti per il 2011, si proceda ad una verifica sull'applicazione della legge, attraverso un monitoraggio,, al fine di mettere in atto un sistema di controllo atto a colpire eventuali abusi. Infine viene avanzata la proposta di rendere biennali "con una programmazione che dia tranquillità alle persone con disabilità grave ed alle famiglie".

(lp)

I TAGLI ALLA L.162 - DISABILI:REGIONE, MOZIONE OPPOSIZIONI PER CONSIGLIO STRAORDINARIO

Convocazione straordinaria del Consiglio regionale per discutere dei tagli effettuati ai progetti personalizzati per le persone in situazione di handicap grave. Lo chiede il centrosinistra con una mozione (Marco Espa primo firmatario) illustrata questa mattina dai rappresentanti di tutti i gruppi di opposizione. "Si sta avverando - ha detto il capogruppo Pd, Mario Bruno - quanto avevamo denunciato in sede di approvazione della finanziaria. La Giunta, con una delibera di fine anno, ha tagliato mille euro a progetto, dimostrando la sua inadeguatezza a far fronte ai problemi dei più deboli. Anche la maggioranza in Consiglio dimostra di non avere cultura di governo, rifiutando di aprire almeno un dialogo nel merito della proposta. E' vero - ha aggiungo Bruno - che questo esecutivo è opaco, come tutto il centrodestra, e non presta attenzione a chi non ha voce". Marco Espa (PD) ha ricordato la battaglia fatta nel corso della discussione della manovra finanziaria e gli emendamenti ("presentati da tutto il centrosinistra") bocciati dalla maggioranza. Secondo i dati forniti da Espa, le principali città sarde, Cagliari e Sassari, hanno in meno rispettivamente 2.097.000 euro e 1.267.000 euro. Le province hanno tagli di oltre 8 milioni (quella di Cagliari), 5 milioni 687 mila euro (Sassari), poco più di 4 milioni per la Provincia di Oristano. Nuoro ha visto una riduzione di 3 milioni 632 mila euro, quasi 2 milioni e mezzo per la Provincia di Carbonia Iglesias, un milione e 330 mila euro in meno per l'Ogliastra, un milione 374 mila per Olbia Tempio, quasi un milione e 800 mila in meno per il Medio Campidano. "La mobilitazione - ha detto Espa - parte dagli utenti: mille euro in meno sono 100 ore di assistenza tagliate a disabile. E chi si ritrova con 500 euro è destinato ad entrare in istituto, con costi decisamente maggiori per la collettività. Non bisogna inoltre dimenticare che la legge 162 ha permesso l'emersione dal lavoro nero: sono circa 14 mila i lavoratori impiegati grazie ai piani personalizzati". Espa ha pronto un emendamento al collegato alla finanziaria che nelle prossime settimane arriverà in Consiglio. "Chiediamo lo stanziamento di 28 milioni necessari per reintegrare di mille euro ciascuno dei progetti già approvati e finanziati: ci risulta che la Giunta abbia una sorta di tesoretto per nuove iniziative. Da lì proponiamo venga garantita la copertura ai piani personalizzati". In rappresentanza dell'Italia dei Valori è intervenuto il coordinatore regionale, Federico Palomba: "Siamo sensibili ad ogni intervento a sostegno dei più deboli - ha detto - e compatti nell'opposizione alla Giunta Cappellacci". Radouan Ben Amara (Comunisti italiani) ha proposto "un sit in davanti al palazzo della Regione, con i disabili e le associazioni", mentre Massimo Zedda (Sinistra ecologia e libertà) ha sottolineato le difficoltà dei comuni " che non hanno risorse per integrare i fondi per l'assistenza tagliati dalla Regione". esp