28 aprile 2011

Vivere indipendentemente dalla disabilità - Roma 4 e 5 maggio 2011 - Ci sarò...

Vivere indipendentemente dalla disabilità, da superando.it


Questo il titolo scelto per la Conferenza Internazionale sulla Vita Indipendente che si terrà a Roma il 4 e il 5 maggio e che sarà un'importante momento di riflessione e confronto, in cui si parlerà tra l'altro di Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, di esperienze di Vita Indipendente in vari Paesi del Sud Europa, di politiche continentali sulla materia e di alcune esperienze regionali italiane, allo scopo, in quest'ultimo caso, di strutturare meglio un coordinamento nazionale


Mancano ormai pochi giorni a un importante evento che si terrà mercoledì 4 e giovedì 5 maggio Roma (Aranciera San Sisto, Via Valle delle Camene, 11).
Si tratta della Conferenza Internazionale sulla Vita Indipendente, denominata Vivere indipendentemente dalla disabilità, organizzata dall'ENIL (European Network on Independent Living), in collaborazione con l'AVI (Agenzia per la Vita Indipendente) di Roma, l'Associazione Consequor per la Vita Indipendente di Grugliasco (Torino) ed ENIL Italia.
«Sarà un importante momento di riflessione e confronto - spiega Dino Barlaam dell'AVi di Roma - in particolare sull'applicazione dell'articolo 19 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità ["Vita Indipendente ed inclusione nella società", N.d.R.], oltre che per verificare insieme le esperienze dei vari Paesi del Sud Europa. E ancora, sarà l'occasione per proporre idee e azioni possibili, nell'ambito della marcia biennale Freedom Drive, che si terrà a Strasburgo nel prossimo mese di settembre [di quella del 2009 si legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.], in corrispondenza di un confronto con il Parlamento Europeo, anche alla luce del Piano di Azione in Favore della Disabilità 2010-2020, che prevede la promozione dell'assistenza personale, per contrastare l'istituzionalizzazione di migliaia di persone».
Questo dunque, come sintetizzato da Barlaam, il programma sostanziale della prima giornata della Conferenza di Roma, mentre nella seconda verranno messe a confronto alcune esperienze nazionali, con l'obiettivo di strutturare meglio un coordinamento nazionale.

Nel dettaglio, i lavori si apriranno il 4 maggio in mattinata, con un incontro moderato dal consigliere regionale del Lazio Augusto Battaglia, cui prenderanno parteJamie Bolling, direttore esecutivo di ENIL, Javier Arroyo Raffaello Belli, anch'essi rappresentanti di tale organizzazione, Pietro Barbieri, presidente della FISH(Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), Niccolò Rinaldi, europarlamentare e membro del Gruppo Europe of Freedom and Democracy, Silvia CutreraGermano Tosi ed Elisabetta Gasparini, rispettivamente di AVI Roma, di Consequor e del Movimento per la Vita Indipendente del Veneto.
Il successivo incontro, moderato da Angela Guarino dell'Università La Sapienza di Roma, sarà preceduto dalla proiezione del documentario Vite uguali, vite diverse, realizzato dal Centro per la Vita Indipendente di Madrid.
Vi parteciperanno - oltre al già citato Arroyo Milan Saranovic, Aglaia KatsigianniChrysis Michaelides Pedro Oliveira, che parleranno di Vita Indipendente e assistenza personale nei rispettivi Paesi (Spagna, Montenegro, Grecia, Cipro e Portogallo).
La giornata del 5 maggio, moderata da Daniele Ozzimo, vicepresidente della Commissione Politiche Sociali del Comune di Roma, sarà aperta da Jamie Bolling, daEmilia Napolitano di DPI Italia (Disabled Peoples' International) e da Dino Barlaam, prima della consegna delle firme raccolte dal Movimento Italiano per la Vita Indipendente, in collaborazione con ENIL, per una legge nazionale sulla materia e per l'adozione di misure di deistituzionalizzazione di migliaia di persone con disabilità.
Sono previsti, quindi, gli interventi della deputata Ileana Argentin, di Mario Dany De Luca, responsabile Nazionale per l'Italia dei Valori sulla disabilità, di Lorenzo Gasparini di Domina, l'Associazione Nazionale di Datori di Lavoro Domestico, di Marinella Sciocco e Marco Espa, consiglieri regionali rispettivamente di Abruzzo e Sardegna, di Aldo Forte e Claudio Cecchini, assessori alle Politiche Sociali della Regione Lazio e della Provincia di Roma e di Antonio Guidi, consulente del Sindaco di Roma per la Disabilità.
Il successivo momento culturale si comporrà della presentazione dei libri L'uomo a-vitruviano di Claudio Roberti e Andare oltre l'assistenza di Nicola Laezza, oltre che del premio per la drammaturgia Teatro e Disabilità (prima edizione), di cui si occuperà Vittorio Pavoncello.
Infine, la sessione conclusiva della Conferenza sarà quella dedicata agli Aspetti regionali (Piemonte, Molise, Lombardia, Toscana, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia), con gli interventi di Gianni Pellis, per ENIL Italia e Consequor, di Domenico Costantino del MO.V.I. molisano (Movimento per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità), dell'avvocato Maria Cariello, di Ida Sala del Comitato Lombardo Vita Indipendente, di Calogero Lumetta dell'AVI Toscana, di Nicolino Di Domenica del Movimento per la Vita Indipendente dell'Abruzzo e di Stefano Baldini dell'Associazione IDEA.

«Tema centrale dell'evento - si legge nella presentazione - sarà proprio l'assistenza personale autogestita che rappresenta - anche a livello europeo - unaprecondizione, soprattutto per le persone con disabilià grave, per poter vivere in modo indipendente. Assistenza personale intesa come: poter disporre in modo diretto di un finanziamento per scegliere un assistente di propria fiducia; sistema responsabile di gestione delle risorse pubbliche, attraverso l'impegno da parte della persona con disabilità alla giustificazione delle spese sostenute, con documenti e rendiconti; personalizzazione avanzata e razionalizzazione economica della spesa; riconoscimento della funzione attiva della persona con disabilità grave. Lo Stato, le Regioni e i Comuni devono prendere atto che la partecipazione delle persone con disabilità alle scelte legislative non può e non deve essere relegata a una funzione decorativa. Per questo il Movimento Nazionale per la Vita Indipendente - in collaborazione con ENIL Europa - ha promosso una raccolta di firme per promuovere e sostenere l'approvazione di una legge nazionale sulla Vita Indipendente e l'adozione di misure di deistituzionalizzazione di migliaia di persone. Questa scelta deriva dall'esigenza di riconsiderare il welfare, passando da una funzione riparatoria ad opportunità di vita che mettano al centro la persona e introducano il discorso sul personal budget allargato alla fruizione dei vari servizi. Insomma, liberi di scegliere il proprio destino!». (S.B.)

Il movimento italiano per la Vita Indipendente
Il movimento italiano per la Vita Indipendente si sviluppa in Italia grazie alla spinta di ENIL (European Network on Independent Living) e alla nascita nel 1991 diENIL Italia. Con l'avvio dei primi programmi - come il SAVI (Servizio di Aiuto alla Vita Indipendente) e il progetto europeo che finanziò in Toscana la prima Agenzia per la Vita Indipendente - in alcune Regioni italiane vengono finanziati i primi progetti personalizzati di assistenza in forma indiretta.
Dopo diversi anni di riflessione sull'effettiva possibilità della realizzazione del diritto di scelta dell'assistenza personale - finalizzata alla Vita Indipendente per le persone con disabilità - il movimento si organizza, prendendo atto dell'esigenza diffusa, manifestata in diverse Regioni dalle stesse persone con disabilità. Per questo si cerca di organizzare e di costituire un Movimento Nazionale per la Vita Indipendente, nuovo soggetto che intende integrarsi nel panorama nazionale dell'associazionismo, dando voce a un nuovo modo di considerare il sociale, passando dalla logica dei servizi a quella dei bisogni.
Al centro dell'interesse di tale Movimento c'è la persona con disabilità quale soggetto di diritti pieni, attraverso l'esercizio del diritto di scelta e l'autodeterminazione del proprio destino. In altre parole, il superamento della logica assistenzialistica che vede la persona come "utente passivo", beneficiario di servizi che non sono da lui decisi e in alcun modo condizionati al suo gradimento.
Per andare oltre la logica dell'"internamento gentile", anche l'ONU ha ormai riconosciuto, con l'articolo 19 della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, il diritto di vivere in modo indipendente all'interno della società.

Il programma completo della Conferenza è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: AVI Roma, tel. 06 98184861, agvitaindipendente@libero.it.
Ultimo aggiornamento (mercoledì 27 aprile 2011 17:41)

14 aprile 2011

Sanità, il numero unico di prenotazione funziona malissimo, provare per credere. Interrogazione in Consiglio Regionale


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 499/A

INTERROGAZIONE ESPA, con richiesta di risposta scritta, sul malfunzionamento del numero unico regionale di prenotazione sanitaria 1533 e dei CUP (Centri unificati di prenotazione).

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Il sottoscritto,

premesso che le prestazioni specialistiche e diagnostiche ambulatoriali prescritte devono essere prenotate secondo le seguenti modalità:
- telefonicamente, tramite il numero unico regionale di prenotazione sanitaria 1533;
- telefonicamente, tramite i CUP;
- di persona, recandosi negli sportelli appositamente dedicati nelle ASL, nelle aziende ospedaliere e negli ospedali in genere;

avendo appreso che:
- dal mese di dicembre 2010 gli utenti che chiamano il centro unificato hanno grandissime difficoltà ad ottenere risposta;
- di conseguenza il carico di richieste si ripercuote sui centri unificati di prenotazione con l'effetto che tutti gli operatori risultano sempre occupati e le chiamate degli utenti vengono sistematicamente disconnesse,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza di tale malfunzionamento del numero unico regionale di prenotazione sanitaria 1533 e dei CUP;
2) non ritengano opportuno destinare maggiori risorse umane ai centri unificati di prenotazione, in modo da garantire ai cittadini un servizio efficiente;
3) non ritengano indispensabile attivare un servizio di attesa per le chiamate, in modo da consentire agli utenti che non riescono a mettersi immediatamente in contatto con l'operatore di non perdere la priorità acquisita.




6 aprile 2011

Comunicato stampa: ESPA (PD): rifugiati Tunisini a Cagliari, non abbiamo paura degli stranieri, noi non siamo leghisti, deleghizziamo la Sardegna.

Comunicato di Marco Espa, Vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali del Consiglio Regionale della Sardegna

Ancora una volta il Governo nazionale prende a schiaffi la Sardegna decidendo la locazione dei rifugiati tunisini in barba alle decisioni delle autorità sarde.
Il governo Berlusconi chiede ai comuni sardi di anticipare le spese per i minori rifugiati e nel frattempo taglia i fondo sociale a regioni e comuni, vergognosamente.

Ma attenzione: nonostante tutta la spocchia di Berlusconi e Maroni e le loro politiche fallimentari questa è l'occasione per la Sardegna di deleghizzarci dalla paura dello straniero che non appartiene alla cultura della Sardegna, è l'occasione per mobilitarci e dare accoglienza e relazioni a persone in fuga, per una vita migliore. Noi tifiamo per la democrazia in nord Africa e dobbiamo fare la nostra parte di accoglienza, per persone che tra l'altro sono qui casualmente, non vedono l'ora di avere un permesso di soggiorno provvisorio per potersi recare in Francia. Essere orgogliosamente sardi vuol dire anche essere solidali, come sempre nella nostra tradizione. Senza se e senza ma.
 
E che ci sia dalla Sardegna un segnale nazionale in controtendenza, popolare: che la chiesa, le parrocchie, la Caritas, le organizzazioni di volontariato, le imprese sociali, i movimenti e le associazioni democratiche, tutti uniti, mettano in gioco il loro capitale sociale, relazionale, diano un forte segnale di vicinanza, gli stranieri non sono delinquenti, basta con la paura che ci è stata indotta dello straniero. E l'accoglienza non è solo una questione che riguarda le Istituzioni, la rivoluzione di primavera ci riguarda, riguarda ognuno di noi, è alle porte di casa nostra.