15 settembre 2011

INTERROGAZIONE ESPA, BARRACCIU, BRUNO con richiesta di risposta scritta, sugli interventi adottati per i residenti in Sardegna reclusi in Ospedale Psichiatrico Giudiziario.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE ESPA, BARRACCIU, BRUNO con richiesta di risposta scritta, sugli interventi adottati per i residenti in Sardegna reclusi in Ospedale Psichiatrico Giudiziario.

I sottoscritti,

premesso:

-        che la Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale ha denunciato negli ospedali psichiatrici giudiziari condizioni di degrado e disumanità inaccettabili (lenzuola non sostituite per settimane, lezzo di urina, sporcizia, umido alle pareti, letti arrugginiti, contenzioni per giorni in letti con materasso forato al centro per la caduta degli escrementi; medici per poche ore a settimana, assenza di medicinali);

-        che il Dlgs. n. 230 del 22 giugno 1999, "Riordino della medicina penitenziaria a norma dell'articolo 5, della legge 30 novembre 1998, n. 419" stabilisce il pieno diritto del detenuto all'assistenza sanitaria, da assicurarsi nelle forme garantite ad ogni cittadino, da realizzarsi anche attraverso il passaggio delle competenze in materia sanitaria dal Ministero della Giustizia a quello della Sanità;

-        che in applicazione del Dlgs. di cui sopra il DPCM del 1 aprile 2008, detta "Le modalità, i criteri e le procedure per il trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale delle funzioni sanitarie, delle risorse finanziarie, dei rapporti di lavoro, delle attrezzature, arredi e beni strumentali relativi alla sanità penitenziaria";

-        che in virtù di questo decreto, a partire dal 15 giugno 2008 sono state trasferite ai Servizi sanitari delle regioni a statuto ordinario tutte le funzioni sanitarie svolte dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e dal Dipartimento della Giustizia minorile del Ministero della Giustizia;

-        che per quanto riguarda il destino dei sofferenti mentali coinvolti nel circuito giudiziario, il DPCM del 2008 (allegato C) prevede un programma articolato di progressiva dismissione degli internati in OPG;

-        che, nonostante la Conferenza Stato Regioni nella seduta del 26 novembre 2009, in attuazione del DPCM del 2008, abbia sancito un accordo in virtù del quale le regioni si impegnavano  a  raggiungere  l'obiettivo  di effettuare circa 300 dimissioni dagli OPG entro la fine del 2010, favorendo il rientro nel territorio di appartenenza degli internati che hanno scontato la misura di sicurezza prevista, questo obiettivo non è stato realizzato e che anche le risorse rese disponibili dal Ministero della Salute (5 milioni di euro) sono state utilizzate solo in parte a causa della mancata attivazione di parte delle regioni;

-        che, stando alle osservazioni del presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale, all'11 aprile del corrente anno su 376 internati dichiarati 'dimissibili' solo 65 sono stati effettivamente dimessi, e che buona parte degli altri non hanno varcato i cancelli dell'OPG perché non hanno ricevuto un progetto terapeutico personalizzato, non hanno una comunità che li accolga o una ASL che li assista;

Considerato:

-        che, sulla base di dati diffusi nel corso di eventi pubblici, per quanto riguarda la Sardegna i cittadini reclusi in OPG (alla data del 23 giugno 2011) sono 33 di cui 31 maschi e 2 donne

-        che per gli internati sardi e le loro famiglie, l'OPG comporta una ulteriore e grave difficoltà, dovuta alla lontananza dai loro luoghi di vita, dagli affetti e dagli interessi, con conseguente recisione dei legami familiari, sociali, di quelli con i servizi di salute mentale e con i servizi sociali del territorio di provenienza;

-        che il previsto passaggio della sanità penitenziaria dal Ministero della Giustizia alla Regione Sardegna, che avrebbe consentito di organizzare al meglio gli interventi per la salute mentale in ambito giudiziario, non è stato ancora attuato a causa della ritardata approvazione delle norme di attuazione prevista per le regioni a statuto speciale secondo i rispettivi statuti;

Atteso:

-        che le DGR n 26/14 del 3.6.2009 e n. 22/12 del 11.6.2010 "Progetti attuativi del Piano sanitario nazionale" prevedono, ai fini dell'accesso al fondo di cofinanziamento dei "Progetti attuativi del Piano sanitario nazionale" la promozione di "attività di integrazione tra dipartimenti di salute mentale e ospedali psichiatrici giudiziari";

-        che, a detta dell'Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale, con l'avvenuta approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il 9 giugno del corrente anno, delle norme di attuazione per il trasferimento delle competenze in materia di sanità penitenziaria al Servizio sanitario regionale della Sardegna si potrà cominciare a programmare, con la collaborazione di tutte le componenti del settore, la definitiva organizzazione del sistema per garantire un adeguato servizio di assistenza ai detenuti;

-        che con Decreto Legislativo n. 140 del 18 luglio 2011, recante Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma della Sardegna in materia di sanità penitenziaria, sono state trasferite definitivamente alla Regione le modalità organizzative e l'esercizio delle funzioni per il superamento degli OPG in coerenza con le linee guida definite nell'allegato C del DPCM 1 aprile 2008;

Verificato:

-        che nel 2004 la Sardegna era la regione che contribuiva maggiormente, in rapporto alla popolazione residente, alla permanenza di cittadini in OPG;

-         che, all'interno del percorso di promozione e riqualificazione degli interventi per la Salute Mentale attuati negli anni 2005-2007 (istituzione dei Dipartimenti di Salute mentale, attivazione dei programmi di territorializzazione della cura, personalizzazione dei trattamenti, sviluppo dei trattamenti alternativi alla detenzione), il numero di persone presenti in OPG si è ridotto dai 74 del 2004 ai 45 del 2007;

-        che l'attività dell'attuale Giunta Regionale risulta improntata ad una colpevole assenza di governo nel settore della Salute Mentale;
Stante la scandalosa e disumana condizione delle persone recluse in OPG i sottoscritti interrogano l'assessore alla Sanità e il Presidente della Regione Sarda per sapere:

-        quanti siano esattamente i cittadini sardi reclusi negli OPG;

-        quanti di questi siano soggetti a misure di sicurezza e quanti ad altre tipologie giuridiche, quali i provvedimenti restrittivi ai quali siano sottoposti e quanti siano in regime di proroga;

-        quale sia l'andamento temporale dei flussi di ingresso/uscita dei residenti in Sardegna dagli OPG negli ultimi cinque anni e con quali esiti (inserimenti familiari, percorsi sociali, decessi);

-        quali siano le condizioni igienico-sanitarie e umane di questi detenuti;

-        quali azioni siano state messe in campo per l'attuazione del concreto e definitivo trasferimento della sanità penitenziaria, nello specifico della salute mentale, al sistema sanitario regionale, con quali risorse, con quale tempistica e con quale organizzazione;

-        che programmi e interventi siano stati adottati per la tutela della salute mentale in carcere e per la predisposizione e attuazione delle dimissioni dagli OPG;

-        quali realtà operative, sociali e sanitarie siano state o siano coinvolte nella predisposizione di un sistema di protezione sociale e sanitario alternativo alla permanenza in tali degradanti e disumane strutture.

 

Cagliari 15 settembre 2011

 

 

 

On. Marco Espa

On. Francesca Barracciu

On. Mario Bruno

14 settembre 2011

Delibera su liste d'attesa: soddisfatto il presidente Contu della Commissione Sanità, critico il vicepresidente Espa

Riduzione dei tempi delle liste d'attesa: soddisfatto il presidente della Commissione Sanità, on. Felice Contu, critico il vicepresidente, on. Marco Espa

Cagliari, 14 settembre 2011. Soddisfazione per il via libera al documento, presentato dalla Giunta regionale, sulla riduzione dei tempi delle liste d'attesa è stata espressa dal presidente della Commissione Sanità, on. Felice Contu (Udc-Fli), che ha giudicato "importante" il provvedimento. Un provvedimento che ha l'obiettivo di ridurre i tempi d'attesa per i malati sardi che hanno bisogno di prenotare una visita specialistica o devono essere sottoposti a un intervento chirurgico. Il piano  prevede uno stanziamento di 21 milioni di euro per il 2011, distribuiti tra tutte le Aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie, e fissa l'elenco delle prestazioni diagnostiche, terapeutiche e riabilitative di assistenza specialistica ambulatoriale e assistenza ospedaliera per le quiali vengono fissati i tempi massimi di attesa.

Forti critiche, invece, sono state espresse dal vicepresidente della Commissione Sanità, on. Marco Espa: "Noi dell'opposizione abbiamo votato contro perché temiamo che sia l'ennesimo spreco di risorse di cui i sardi non hanno avuto benefici. Tra l'altro a noi non è mai stato rendicontato come le risorse, stanziate negli anni scorsi, siano state impiegate per ridurre i tempi d'attesa. Abbiamo visto una distribuzione a pioggia alle varie Asl senza che, a monte, sia stata fatta un'analisi attenta del reale bisogno dei territori e sul perché in alcuni luoghi si facciano 2 tac al giorno e in altri luoghi, con medesime caratteristiche, 10. Rimane, inoltre, sospesa – ha concluso l'on. Espa -  la questione dei Cup, con cui i cittadini ancora non riescono a comunicare correttamente e, quindi, non riescono ad avere risposte e tempi certi". (E.L.N.)


2 settembre 2011

LEGGE ELETTORALE: REFERENDUM, FIRMANO ESPA ED EX SINDACO CAGLIARI

LEGGE ELETTORALE: REFERENDUM, FIRMANO ESPA ED EX SINDACO CAGLIARI 

(AGI) - Cagliari, 1 set. - Il consigliere regionale del Pd Marco Espa e l'ex sindaco di Cagliari Emilio Floris (Pdl) hanno firmato a favore del referendum per abolire l'attuale legge elettorale. Lo riferisce il comitato promotore dei Riformatori, coordinato dall'ex parlamentare Massimo Fantola e cui ha aderito anche il Pli sardo, con il suo coordinatore Roberto Sorcinelli. 

   "Bisogna ridare potere agli elettori", ha detto Espa. "Basta con le segreterie dei partiti che decidono chi va alla Camera e al Senato, rispettare il patto eletto elettori". "Credo che gli eletti alla Camera e al Senato debbano essere davvero rappresentanti del popolo", ha rilevato Floris, "per cui sarebbe bene introdurre le preferenze nelle liste. Se questo non e' possibile, allora va bene anche il collegio uninominale maggioritario. L'importante e' che l'elettore sia protagonista e scelga davvero". 

   Prosegue anche la raccolta di firme del comitato "Sardegna contro il Porcellum", cui oggi ha aderito anche il coordinatore regionale di Sel, Michele Piras: nella prima settimana per il referendum hanno firmato oltre duemila sardi. Stamane a Oristano e' stato presentato il coordinamento provinciale del comitato, con la partecipazioni di esponenti di Sel, Idv e Pd. Domattina si potra' firmare in banchetti allestiti alle 9 ad Assemini (mercato di via Sicilia) e alle 10 a Cagliari (mercato di San Benedetto), dalle 19 alle 21.30 ad Assemini (piazza San Pietro), dalle 18 a Cagliari (anfiteatro di Marina piccola) e a Porto Torres (piazza del Comune). Sabato il comitato sara' a Oristano dalle 10 in piazza Roma e di nuovo a Cagliari al mercato di San Benedetto, alla stessa ora.(AGI) Red-Rob