28 febbraio 2011

"Question time" Radiopress con Marco Espa - solo audio

L'intervista fattami oggi a Radiopress da Vito Biolchini, solo audio, abbiamo parlato di un sacco di cose.... Legge 162 progetti personalizzati, PD, Massimo Zedda, Cagliari, accordo di programma, zingari, opposizione, Soru, pubblica amministrazione, connivenze, stampa, vescovo Mani e Vescovo Alberti, Il Portico ecc ecc.... giudicate voi...

23 febbraio 2011

Espa (PD) : bene integrazione Giunta fondi per il ritornare a casa, disabili gravi - ma mancano all'appello ancora 22 milioni di euro

Ben venga l'integrazione del fondo per le persone con disabilità (il programma ritornare a casa) in particolare per i malati di Sla in ventilazione assistita.
Ricordiamo su questo argomento i nostri emendamenti alla finanziaria di quest'anno e dell'anno scorso, sempre bocciati dalla maggioranza , ma è estremamente positivo che sia data ora una prima risposta concreta, in particolare grazie alle strenue battaglie delle stesse persone direttamente interessate.

Ora però l'assessore si ricordi che mancano 22 milioni di euro, rispetto alle risorse stanziate per quest'anno, dai fondi per le persone con disabilità grave, i progetti personalizzati della legge 162. Da 116 milioni di euro di dotazione passiamo a 94 milioni. Una riduzione inaccettabile. 
L'assessore protesti con noi contro l'incredibile soppressione del fondo per la non autosufficienza fatto dal governo Berlusconi, che toglierà alla Sardegna ben 10 milioni di euro. Una vergogna.

I fondi vanno stanziati, subito. E' assurdo che nel collegato alla finanziaria manchino riferimento alla sanita' e alle politiche sociali, fra cui 22 milioni di euro per i progetti personalizzati per i disabili previsti dalla legge 162 del 1998.

Marco Espa
Vicepresidente Commissione Sanità e Politiche sociali 

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DISABILI: DA REGIONE ALTRI 1,5 MLN PER PROGRAMMA RITORNARE A CASA 
(AGI) - Cagliari, 23 feb. - Sara' potenziato con un finanziamento ulteriore di 1,5 milioni di euro quest'anno il programma "Ritornare a casa" per favorire in rientro in famiglia di persone inserite in strutture sociali o sanitarie. L'ha deciso la Giunta regionale su proposta dell'assessore alla Sanita', Antonello Liori. 
   ""Ben venga l'integrazione, in particolare per i malati di Sla in ventilazione assistita", commenta il vicepresidente della commissione Sanita' del Consiglio regionale, Marco Espa (Pd). "Ora, pero', l'assessore si ricordi che mancano 22 milioni di euro, rispetto alle risorse stanziate per quest'anno, dai fondi per le persone con disabilita' grave, i progetti personalizzati della legge 162 del 1998. Dai 116 milioni di euro di dotazione passiamo a 94 milioni. Una riduzione inaccettabile". 
   "L'assessore", esorta Espa, "protesti con noi contro l'incredibile soppressione del fondo per la non autosufficienza decisa dal governo Berlusconi, che togliera' alla Sardegna ben 10 milioni di euro. Una vergogna". (AGI) Red-Rob



18 febbraio 2011

Porto. Consiglio Regionale: Interpellanza bipartisan a Cappellacci sulla recinzione della Capitaneria alla darsena. destra e sinistra unite contro il muro Quasi una rivolta, che unisce centrodestra e centrosinistra, quella contro il muro di recinzion

Domani mattina sabato 19 febbraio dalle 10 e 30 tutti in piazza Darsena a Cagliari a protestare contro la costruzione del muro della Capitaneria di porto, contro una nuova servitù militare! Passaparola...

Porto. Interpellanza bipartisan a Cappellacci sulla recinzione della Capitaneria alla darsena
Destra e sinistra unite contro il muro

  

Quasi una rivolta, che unisce centrodestra e centrosinistra, quella contro il muro di recinzione che la Guardia costiera sta costruendo attorno alla sua sede nel porto storico della città. Marco Espa, consigliere regionale del Partito democratico, ieri ha trasformato la sua interrogazione urgente sul problema, al presidente Cappellacci, in un'interpellanza. Che è subito diventata un documento bipartisan , essendo stato sottoscritto da politici di tutti i gruppi presenti in Consiglio regionale. 
L'atto consiliare di Espa, infatti, è stato firmato anche da Massimo Zedda e Luciano Uras (Sel), Edoardo Tocco, Alessandra Zedda e Teodoro Rodin (Pdl), Franco Meloni (Riformatori), Ignazio Artizzu e Matteo Sanna (Fli), Cesare Moriconi, Antioco Porcu, Marco Meloni e Giampaolo Diana (Pd), Felice Contu (Udc), Adriano Salis (Idv), Claudia Zuncheddu (ex Rossomori), Paolo Maninchedda (Psd'Az) e Roberto Cappelli (Api - gruppo misto). Un atto dalla forte valenza politica che di fatto schiera la Regione contro l'ennesima servitù militare in città.
La recinzione, secondo i consiglieri, «non fa altro che rovinare lo skylinefronte porto, che in questi ultimi decenni è stato rivisitato e rimodulato partendo proprio dall'abbattimento dei muri che impedivano il libero accesso». Esattamente come prevede il piano regolatore del porto che pianifica un «lungomare libero da costruzioni». Infatti è «prevista la demolizione della Capitaneria». Che mercoledì ha spiegato che «il transito pedonale continuerà, come per il passato, ad essere garantito attraverso appositi varchi» e che il muro «serve per le esigenze di sicurezza della sede e delle unità navali ormeggiate davanti». Affermazione che suscita l'ilarità di Espa: «Non capisco come un muretto possa essere d'impedimento per un eventuale - e poco probabile - attentato di Al Qaeda contro la Guardia costiera di Cagliari».
La mobilitazione continuerà sabato alle 11, con una manifestazione di fronte alla Capitaneria, indetta dal Polo civico, la lista che sostiene il candidato sindaco del centrodestra Massimo Fantola, ma che unirà in un fronte comune destra e sinistra, insieme contro l'enneisma servitù militare. (m. g.) - Unione Sarda 18 febbraio 2011
Anche il PD ha chiamato tutti alla protesta, dalle 10 e 30,  stesso luogo

il testo dell'Interpellanza
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CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

QUATTORDICESIMA LEGISLATURA

INTERPELLANZA ESPA,________________________________________________________________________

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sul muro in fase di edificazione in Piazza Deffenu a Cagliari.

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I sottoscritti,

 

Premesso che

In Piazza Deffenu a Cagliari sono visibili i lavori per l'innalzamento di un muro, proprio di fronte allo stabile della Guardia Costiera;

 

L'opera, sulla cui utilità "a prima vista" si nutrono grandi dubbi, non fa altro che rovinare lo skyline fronte porto, che in questi ultimi decenni è stato rivisitato e rimodulato partendo proprio dall'abbattimento dei muri che impedivano il libero accesso e la fruibilità di un area cosi strategica per lo sviluppo turistico ambientale di Cagliari.

 

Avendo appreso che

La Nuova Sardegna, nell'edizione del 15 febbraio u.s. ha riportato le dichiarazioni della Capitaneria, secondo cui l'opera non sarebbe stata né chiesta, né progettata dalla stessa Capitaneria di Porto, ma sarebbe stata prevista, diversi anni fa, dal provveditorato alle opere pubbliche;

 

Sempre secondo quanto riportato da La Nuova Sardegna, il progetto, realizzato dagli uffici dell'ex Genio civile opere marittime, sarebbe stato posto solo ora in esecuzione perché prima non erano disponibili i fondi necessari alla costruzione;

 

L'Unione Sarda di oggi  17 febbraio riporta le dichiarazioni assolutamente contraddittorie della stessa Capitaneria di porto, secondo cui il progetto è stato redatto nel 2006 per le esigenze di sicurezza della loro sede e delle unità navali ormeggiate e per problemi relativi alla security portuale.

 

Tenuto conto che

Le esigenze progettuali contenute nel piano regolatore del porto di Cagliari prevedono il lungomare libero da costruzioni e senza ostacoli.

 

Considerato che

 

Il piano regolatore del porto, già approvato, proprio al fine di valorizzare quanto più possibile l'armonia del lungomare, ha previsto la demolizione dell'edificio della stessa Capitaneria di Porto.

 

Chiede di interpellare il Presidente della Regione Sardegna per sapere

 

Se sia a conoscenza dell'edificazione di quest'opera e dei soggetti che ne hanno disposto la realizzazione;

 

Se non ritenga opportuno intraprendere con il coinvolgimento del Consiglio Regionale una forte vertenza per bloccare immediatamente i lavori, che stanno deturpando il lungomare di Cagliari;

 

Se non ritenga uno spreco intollerabile di risorse pubbliche procedere ad edificare un muro che, per incompatibilità con il piano regolatore del porto, sarà destinato tra breve tempo alla demolizione;

 

Se non ritenga opportuno, comunque, promuovere immediatamente con le autorità militari una vertenza finalizzata a delocalizzare tutte le strutture insistenti sul bacino di via Roma per restituire completamente alla città lo spazio di fronte al mare, così strategico per il proprio sviluppo turistico e ambientale.

 

Cagliari 17 febbraio 2011

 


 


13 febbraio 2011

Consiglio Regionale: ESPA, No ai muri al centro di Cagliari - Interrogazione in Consiglio Regionale: delocalizzare i militari?

Comunicato stampa - no ai muri al centro di Cagliari - Delocalizzare le strutture militari.
 
Ecco, in allegato, il testo dell'interrogazione di Marco Espa -PD- sul muro in fase di costruzione in Piazza Deffenu, proprio all'inizio della passeggiata lungo il porto. Fa seguito all'interrogazione in consiglio comunale del 21 gennaio scorso ed è contemporanea alla giusta iniziativa del PD alla Camera dei deputati.
"Quel muro deve essere abbattuto. E' anacronistico e paradossale che qualcuno, seppure dovesse risultare autorizzato dalla legge, possa edificare un muro al centro di Cagliari imponendo nuovi vincoli a una città e a una Regione già schiacciata dalle servitù militari".
Marco Espa, in qualità anche di consigliere comunale, ha già chiesto l'intervento del sindaco di Cagliari.
"Non ci sembra assolutamente giustificata la costruzione del muro ma se le autorità militari insistessero adducendo motivi di sicurezza - prosegue Espa - non resta che fare una cosa: delocalizzare la struttura militare, trasferendola presso il porto industriale. L'efficienza non ne avrebbe conseguenze mentre la città si libererebbe da un  anacronistico muro: ricordo le battaglie di associazioni e cittadini per l'abbattimento del muro del porto, cosa facciamo torniamo indietro?
Il presidente Cappellacci, anche da cagliaritano si faccia interprete di questa rivendicazione, mentre noi cercheremo di trasformare l'interrogazione in interpellanza o mozione firmata da tutti gli schieramenti politici, sono convinto che su questo argomento ci sarà piena condivisione" 

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INTERROGAZIONE URGENTE Marco Espa con richiesta di risposta scritta, sul muro in fase di edificazione in Piazza Deffenu a Cagliari.

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Il sottoscritto,

Premesso che

In Piazza Deffenu a Cagliari sono visibili i lavori per l'innalzamento di un muro, proprio di fronte allo stabile della Guardia Costiera;

L'opera, sulla cui utilità "a prima vista" si nutrono grandi dubbi, non fa altro che rovinare lo skyline fronte porto, che in questi ultimi decenni è stato rivisitato e rimodulato partendo proprio dall'abbattimento dei muri che impedivano il libero accesso e la fruibilità di un area cosi strategica per lo sviluppo turistico ambientale di Cagliari.

Avendo appreso che

Molto probabilmente la costruzione è stata disposta ed avviata dalle autorità militari per ragioni di sicurezza;

Tenuto conto che

Sono oltre 35 mila gli ettari di territorio sardo sotto vincolo di servitù militare;

Il gravame di servitù militari per la Sardegna risulta significativamente superiore alla media nazionale;

Considerato che

D'intesa con il Ministero della Difesa la Regione Sardegna ha auspicato una rapida accelerazione di ogni cessione riguardante servitù relative a Enti o aree non più di interesse della Difesa in particolare Maddalena, Cagliari e il resto della Regione, al fine di consentirne l'utilizzo civile nell'ottica della crescita economica e dell'occupazione;

Chiede di interrogare il Presidente della Regione Sardegna per sapere

Se sia a conoscenza dell'edificazione di quest'opera e se effettivamente i soggetti che ne hanno disposto la realizzazione sono autorità militari;

Se non ritenga opportuno intraprendere con il coinvolgimento del Consiglio Regionale una forte vertenza per bloccare immediatamente i lavori;

Se non ritenga opportuno impedire che alla Sardegna e a Cagliari sia di fatto imposta una nuova servitù militare e promuovere immediatamente con le stesse autorità una vertenza finalizzata a delocalizzare le strutture insistenti sul bacino fronte via Roma, restituendo così alla città uno spazio vitale per il proprio sviluppo turistico ambientale.



Cagliari 10 febbraio 2011

 

On. Marco Espa

 

 

 
 


11 febbraio 2011

Marco Espa, interrogazione in consiglio regionale su mancati rimborsi alluvionati

Marco Espa, interrogazione in consiglio regionale su mancati rimborsi alluvionati - da capoterra.net

Presentata in Consiglio regionale un'interrogazione per risolvere la terribile ingiustizia a danno delle quattro famiglie capoterresi non ammesse al rimborso per i danni causati dall'alluvione

10 febbraio 2011 - Marco Espa, consigliere regionale del PD, ha presentato oggi un'interrogazione urgente al Presidente della Regione e all'Assessore competente perché sia risolta la situazione delle quattro domande di richiesta contributo per il ripristino delle unità abitative danneggiate presentate oltre il termine stabilito dalla legge Regionale e che furono dichiarate non accoglibili a seguito della Direttiva del Commissario Delegato per l' emergenza alluvione in Sardegna. Successivamente- spiega Espa- con Delibera 33/65 del 30.09.2010 l'Assessore stesso evidenziò che le difficoltà della popolazione dei Comuni colpiti durante l'emergenza e nelle settimane successive poterono causare qualche disguido e ritardo nella presentazione delle domande di contributo e pertanto rese ammissibili tutte le istanze in possesso dei requisiti, pervenute oltre i termini fissati , in quanto erano disponibili le risorse necessari. La Regione stessa con un comunicato stampa dichiarò ammissibili le quattro domande!. Dopo poco tempo, invece,- prosegue Espa- il Servizio Protezione Civile rigettò le quattro richieste perchè la deliberazione della Giunta n° 33/65 non riguardava i contributi per i danni subiti dalle abitazioni ma solamente i danni subiti per il danneggiamento o la perdita dei nei mobili indispensabili. E' assurdo illudere i cittadini con comunicati stampa fuorvianti e vorrei sapere come è possibile che le richieste dei quattro cittadini capoterresi non siano state accolte nonostante i validi motivi che hanno determinato il ritardo. E' una situazione inaccettabile – conclude Espa- è necessario rimediare urgentemente a quella che, più che un'ingiustizia, costituisce una vera e propria discriminazione ai danni di quattro famiglie gravemente lese, oltre che dall'alluvione, da errori burocratici dell'amministrazione regionale.

Leggi il testo integrale dell' Interrogazione


3 febbraio 2011

Il Video - Marco Espa ad Arasolè - Sardegna 1 tv - 2 febbraio 2011


Sla, non autosufficienza, Legge 162, politiche sociali.... Il video con gli interventi di Marco Espa alla trasmissione Arasolè DI CARMINA CONTE, CON SALVATORE USALA - RITA POLO, MASSIMO RODRIGUEZ E MARISA MELIS PER IL COMITATO DEI FAMILIARI PER LA L. 162, L'ON. TEODORO RODIN, CONSIGLIERE REGIONALE, E ANCORA VINCENZO MAXIA E ROSALBA AGUS


1 febbraio 2011

La riforma è ferma, ma aumentano i primariati. La sanità vergognosa dell'era Cappellacci

I tempi infiniti di approvazione di una riforma sanitaria che metta d'accordo tutte le componenti della maggioranza e che permetta di superare la fase vergognosa di commissariamento delle aziende sanitarie, non sono più compatibili con le stesse logiche clientelari che stanno caratterizzando l'attuale gestione delle ASL.

Si spiega così l'esigenza della Giunta Regionale di adottare la recente deliberazione (n. 3/14 del 26/1/2011) con la quale si creano dal nulla tre nuovi primariati in altrettante aziende sanitarie (Sassari, Cagliari e Azienda Brotzu).
pierluigi
Ancora una volta la Giunta Cappellacci anziché occuparsi di delineare le linee di programmazione regionale in grado di ricercare le soluzioni più appropriate per contrastare il progressivo calo della qualità dell'assistenza e il crescente disavanzo nella spesa sanitaria regionale, è alacremente occupata a risolvere questioni "particolari", come la nascita di tre nuove strutture e il successivo conferimento di incarichi primariali.

I provvedimenti adottati dalla Giunta oltre che essere "sospetti" in ragione della straordinarietà della procedura amministrativa adottata, si caratterizzano per essere completamente avulsi rispetto alla stessa programmazione dei servizi sanitari che l'Azienda Sanitaria, sulla base delle norme regionali, è tenuta a illustrare in precisi atti che sono portati alla valutazione da parte  della Conferenza dei Sindaci dei Comuni della Provincia.

Questo provvedimento è la conferma dello stile di gestione del centrodestra: distratto nel definire le regole di governo del sistema sanitario, ma morbosamente e geneticamente attratto dalle operazioni che consentono di rafforzare i rispettivi feudi elettorali. 

Mario Bruno, Marco Espa, Pierluigi Caria, Valerio Meloni