24 ottobre 2009

Gelmini sconfitta davanti al Tar ...

La Nuova Sardegna del 24-10-2009

Gelmini sconfitta davanti al Tar ...

Per ogni studente disabile un singolo docente di sostegno. Soddisfatti i genitori, le dirigenti dell'Associazione per la difesa dei bambini cerebrolesi e il consigliere regionale Marco Espa (Pd)

SASSARI. Handicap a scuola: prima vittoria degli studenti disabili e dei loro genitori nella battaglia di fronte al Tar di Cagliari. Sconfitta Mariastella Gelmini. In via sospensiva il Tribunale amministrativo ha bloccato i provvedimenti che escludevano l'assistenza in un rapporto 1 a 1 tra alunno e insegnante di sostegno. Disposizioni ministeriali avevano infatti minato questo diritto all'aiuto diretto e individuale in parecchi casi. E, per quanto riguarda i ricorsi, in 6 situazioni: ad Alghero, Decimo, Carbonia, Selargius, Quartu, Villasalto.
Ora l'idoneità del sostegno dovrà venire ripristinata. Nel frattempo le famiglie discriminate sono pronte a chiedere «un risarcimento dei danni esistenziali». Ma i giudici decideranno nel merito solo in aprile. Per il 4 novembre l'Abc, Associazione per la difesa dei bambini cerobrolesi, è stata intanto convocata a Roma: incontro con la Consulta ministeriale proprio su questi temi.
Soddisfazione per le decisioni del Tar viene espressa dalle dirigenti dell'Abc Sardegna Francesca Palmas e Luisanna Loddo, oltre che dall'avvocato che segue la causa, Giuseppe Andreozzi.
«L'importante successo conseguito» è inoltre messo in rilievo dal consigliere regionale del Pd Marco Espa: «Si ritorna a uno stato di legalità nei confronti degli alunni più bistrattati dallo Stato, a cui si voleva togliere anche il diritto all'istruzione e all'integrazione».
L'ultima clamorosa polemica sull'assistenza negata ai portatori di handicap aveva riguardato un caso differente, poi preso in esame dall'Ufficio scolastico regionale: a Villacidro 6 studenti disabili in una sola classe formata in tutto da 23 iscritti e 5 in un'altra. (pgp)


Argomenti correlati: Scuola 

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23 ottobre 2009

La newsletter di Marco Espa - Speciale Primarie 2009 - Manifestazione di chiusura domani sabato 24 ottobre Fiera Cagliari



 
Ciao a tutte e a tutti!

mentre giunge la bella notizia del TAR di Cagliari che ha dato ragione a 6 bambini con disabilità sardi ai quali era stato dimezzato il sostegno per puri calcoli ragionieristici voluti dalla riforma Gelmini (leggi la notizia cliccando qui) , ci apprestiamo a partecipare all'evento democratico della scelta del segretario nazionale e regionale del PD, tramite le primarie. Il PD è l'unico partito in Europa che sceglie la sua classe dirigente attraverso un voto popolare, e non con le solite scelte riservate a pochi intimi all'interno dei partiti. Questa newsletter è dedicata sopratutto agli elettori e simpatizzanti del PD, anche non iscritti, che sono chiamati a partecipare liberamente al voto domenica 25 ottobre in tutti i comuni italiani. Con gli altri mi scuso anticipatamente.Troverete anche tutte le informazioni su dove e come si vota.

Io sostengo Francesca Barracciu e Dario Franceschini

Ho deciso di sostenere Francesca Barracciu (insieme a tanti come Renato Soru, Mario Bruno, Antonello Soro, Chicco Porcu, Rita Corda, Roberto Murru ed altri) quale candidata alla Segreteria regionale del PD e Dario Franceschini sul livello nazionale. Credo di essere garantito da loro sul tasso di continuo rinnovamento che i partiti devono avere per non diventare autoreferenziali. Ho spiegato domenica scorsa la mia posizione all' Hotel Mediterraneo e se volete potete vedere il video di due minuti con le mie motivazioni cliccando qui

Votare è semplice: sono candidato come capolista per la Barracciu nella circoscrizione di Cagliari 2. Quindi se volete votare Francesca e me nella scheda rosa che vi verrà consegnata ai seggi sbarrate la lista "Scegli il futuro" (vedi immagine sotto), un solo segno, non si esprimono preferenze.


 
 


La lista "Scegli il futuro" è presente in tutta la Sardegna. Votiamola.

Vi verrà consegnata anche una scheda azzurra, per l'elezione del candidato segretario nazionale. Io voterò così
 
 





Riassumendo:
ti verranno consegnate due schede al seggio, una rosa e una azzurra. Se abiti nei comuni di BURCEI, CAGLIARI, MARACALAGONIS, MONSERRATO, QUARTUCCIU, QUARTU S. E., SINNAI, VILLASIMIUS il facsimile della scheda rosa per l'elezione di Francesca Barracciu (con Chiara Cortese, Roberto Murru e Luca Clemente) lo trovi cliccando qui
Per votare Dario Franceschini (con Renato Soru capolista)negli stessi comuni trovi il facsimile della scheda azzurra cliccando qui

Se abiti in qualunque altro comune della provincia di Cagliari e in tutti i comuni della provincia di Carbonia Iglesias
vedi il fac simile della scheda di voto per Francesca Barracciu e Marco Espa, insieme a Rita Corda,  Veronica Pinna, Dolores Leori, cliccando qui
Per votare Dario Franceschini negli stessi comuni facsimile cliccando qui

Dove si vota: per sapere dove è situato il seggio più vicino a casa tua puoi chiamare il numero di telefono 848.88.88.00 (uno scatto), o cliccando qui. Si vota dalle ore 7 alle ore 20 di domenica 25 ottobre. Bisogna portarsi appresso la tessera elettorale e un documento di identità.
Possono votare anche i ragazzi dai 16 anni in poi, gli stranieri comunitari ed extracomunitari con permesso di soggiorno.
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La manifestazione di chiusura di Francesca Barracciu, domani sabato 24 ottobre alle ore 18, Palazzo dei Congressi Fiera campionaria, Cagliari. E' anche una festa, non manchiamo!
 
 









Superando.it -TAR di Cagliari: contano le effettive esigenze

22 ottobre 2009

Comunicato stampa: ESPA (PD): SCUOLA, OGGI il TAR di Cagliari "bacchetta" la Gelmini - Sei alunni con disabilità sardi vincono il primo round contro il Ministero

ESPA (PD): SCUOLA, il TAR di Cagliari "bacchetta" la Gelmini - sei alunni con disabilità sardi vincono il primo round contro il Ministero

Cagliari, 22 ottobre 2009 - Importante successo di sei famiglie sarde di alunni con disabilità della Sardegna.
Il Tar di Cagliari ha emesso ieri ben sei ordinanze cautelative contro il Ministero dell'Istruzione, con responsabile il Ministro Mariastella Gelmini, accogliendo i loro ricorsi aventi come oggetto il taglio delle ore degli insegnanti di sostegno stabiliti in base all'attuazione della riforma.
Si tratta di sei bambini con disabilità delle scuole di Decimomannu, Carbonia, Selargius, Quartu S.Elena, Villasalto e di una scuola Media di Alghero, difesi dall'avvocato Giuseppe Andreozzi e sostenuti dall'ABC Sardegna - che hanno vinto la prima battaglia per il riconoscimento del rapporto 1 a 1 delll'insegnante di sostegno, ridotto invece a causa della riforma che impone il rapporto medio di 1 insegnante ogno 2 studenti, a prescindere dalla diagnosi che lo staff medico fa individualmente per ogni bambini.
Si ritorna - dichiara Marco Espa che in Consiglio Regionale è stato il primo firmatario della mozione contro l'applicazione della riforma Gelmini in Sardegna - in uno stato di legalità nei confronti degli alunni più bistrattati dallo Stato ai quali si vuole togliere anche il diritto all'istruzione e all'integrazione, gli alunni con disabilità. Bravissime le loro famiglie e chi li ha sostenuti.
La battaglia non finisce qui, riportiamo l'argomento nel Consiglio Regionale di via Roma, l'assessore regionale Baire tenga conto dei pronunciamenti dei tribunali e non si faccia ordinare da Roma le linee di attuazione di una riforma che fa acqua chiaramente da tutte le parti. Difenda gli alunni con disabilità sardi, anche quelli che non hanno i soldi e la forza di ricorrere ai TAR,  evitando che le famiglie, già duramente impegnate nella loro vita, si debbano sobbarcare centinaia di ricorsi e di giudizi che, seppur potenziamente vincenti, sono un forte carico emotivo e psicologico che non mi sembra degno di una nazione civile caricare sulle famiglie che difendono i diritti dei loro bambini con disabilità.
Nel merito nelle ordinanze del Tar di Cagliari si accoglie il principio del rispetto individuale dei diritti degli alunni e delle sue condizioni personali che non possono essere legate a meri calcoli ragioneristici come voluto dalla riforma Gelmini. Ora il Ministero, in attesa della sentenza definitiva prevista per il prossimo anno,  sarà costretto a rivedere le sue decisioni ed a integrare subito, con l'assunzione di nuovi insegnanti, il sostegno per i bambini vincitori delle cause contro il Ministro.

Nell'ordinanza del TAR di Cagliari, depositata ieri in Segreteria e pubblicata oggi, si legga:

" ...considerato

a) che ad un primo sommario esame che l'art. 2, comma 413, della legge 24/12/2007 n. 244 - nello stabilire un rapporto medio nazionale fra insegnanti di sostegno e alunni diversamente abili – non escluda attente valutazioni caso per caso, al fine di assicurare pieno soddisfacimento delle "effettive esigenze rilevate" (cfr Cons. Stato VI Sez., ord. 24/2/2009 n°1037);

b) che, nel caso di specie, le esigenze in questione risultino adeguatamente specificate nella documentazione medica in atti, a cui debbono prioritariamente ispirarsi i provvedimenti in materia di sostegno scolastico;

P.Q.M.

Accoglie la proposta domanda cautelare ai fini del riesame del provvedimento impugnato, in termini conformi ai principi specificati in motivazione......"



17 ottobre 2009

Incontro con Dario Franceschini e Francesca Barracciu, domani domenica a Cagliari ore 17




 
 
Ciao a tutti!

E' tempo di primarie, è molto bello sapere che il PD è l'unico grande partito europeo che sceglie la propria classe dirigente tramite un suffragio aperto non solo agli iscritti ma anche agli elettori e ai simpatizzanti non iscritti.

Domani Domenica 18 ottobre dalle ore 17 fino alle ore 19,30 all'Hotel Mediterraneo di Cagliari in viale Colombo siamo invitati ad un incontro con Dario Franceschini e Francesca Barracciu, candidati alla segreteria del Partito Democratico, in Italia come in Sardegna. Insieme a me Renato Soru, Antonello Soro, Chicco Porcu, Mario Bruno, Rita Corda, Chiara Cortese, Roberto Murru, Veronica Pinna, Dolores Leori, Luca Clemente, Stefania Spiga e tutti coloro che hanno deciso di mettere la loro faccia per supportarli in questa nuova avventura democratica.

Io li sostengo e sono candidato per loro nel collegio Cagliari 2, ma di questi particolari e varie informazioni su dove e come votare in una prossima email. Prime informazioni su http://www.partitodemocratico.it/primarie09/

Vi aspetto domani per presentarvi Francesca e Franceschini!

Ciao Marco Espa

www.marcoespa.it
Marco Espa Blog






14 ottobre 2009

Comunicato stampa: ESPA (PD): Alluvione Capoterra, bene i 35 milioni di euro, ora in aula il progetto di legge per la messa in sicurezza


  ESPA (PD): Alluvione Capoterra, bene i 35 milioni di euro stanziati, ora subito in aula il nostro progetto di legge per la messa in sicurezza.
Perchè Capoterra non diventi una nuova Messina

Ieri la Giunta regionale ha deliberato fondi tutti per la messa in sicurezza del Rio San Girolamo per più di 35 milioni di euro.
Una dichiarazione di Marco Espa, consigliere regionale del Partito Democratico residente nei territori colpiti dall'alluvione nell'ottobre del 2008

con preghiera di pubblicazione
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Bene  i 35 milioni di euro stanziati dalla Giunta regionale per la messa in sicurezza del territorio di Capoterra, in particolare proprio del bacino idrografico del rio San Girolamo.
E' l'esito - ricorda Marco Espa - in grandissima parte della ripartizione dei fondi presenti nel bilancio regionale aumentati dagli emendamenti proposti dal PD alla finanziaria regionale del 2009, con me primo firmatario, e dalla Giunta e votati all'unanimità dall'aula, cosi come la nostra proposta di effettuare i lavori 24 ore su 24, votato sempre dall'aula nella legge suddetta.

Ora il Commissario straordinario per l'alluvione deve esercitare i suoi poteri procedendo con la massima urgenza all'inizio dei lavori, tutti i giorni vediamo nel nostro territorio che basta una minima pioggia per mettere in crisi le nostre zone cosi duramente colpite un anno fa, mettendo paura ai suoi abitanti. Noi continuamo a chiedere la proroga del suo incarico, in scadenza, da parte del governo nazionale per almeno un altro anno.

Contemporaneamente il Consiglio regionale dia il via alle procedure per esaminare il nostro progetto di legge, PL N. 6 - ESPA - SANNA Gian Valerio e più - Interventi strutturali per la messa in sicurezza dell'area interessata dagli eventi alluvionali nel Comune di Capoterra, che vogliamo diventi unanime, per completare le opere. I 10mila abitanti del territorio ancora a rischio esondazione, tutti cittadini con regolari licenze, vittime anch'essi della spregiudicata politica urbanistica lottizzatoria del tempo, ne hanno diritto: non vogliamo che Capoterra diventi una nuova Messina, dove dopo solo due anni si è ripetuto un intervento catastrofico in mancanza di interventi di messa in sicurezza. In Sardegna sembra possiamo evitarlo, se saremo capaci e veloci, dispiace constatare che giustamente il governo Berlusconi vuole stanziare 1 miliardo di euro per Messina mentre per la nostra Sardegna per il disastro 2008 solo 6 miseri milioni di euro. Non possiamo sicuramente ringraziare.

PROPOSTA DI LEGGE N. 6

presentata dai Consiglieri regionali

ESPA - SANNA Gian Valerio - PORCU

il 2 aprile 2009

Interventi strutturali per la messa in sicurezza dell'area interessata dagli eventi alluvionali nel Comune di Capoterra



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RELAZIONE DEI PROPONENTI

La presente proposta di legge intende colmare un vuoto normativo in materia di urgenti interventi strutturali per la messa in sicurezza delle aree interessate agli eventi alluvionali nel Comune di Capoterra.

In questo momento, dopo l'immediata azione pubblica di ristoro dei danni subiti dai privati, bonifica e primo ripristino delle aree interessate, rimane estremamente urgente la definitiva messa in sicurezza del bacino idreogeologico del Rio San Girolamo onde poter dare nuova serenità, oggi mancante, alla popolazione del territorio a rischio che si può stimare intorno alle 20.000 persone.

Capoterra è un territorio che, in particolare negli ultimi 50 anni, ha visto fenomeni di vasta antropizzazione: ricordiamo un solo dato significativo, la superficie occupata dall'edificato interno del bacino del Rio San Girolamo è passata da 10,29 ettari del 1960 a 278,22 del 2006 con un aumento di più del 2.500 per cento in così pochi anni.

Oggi si manifesta la necessità di dare seguito con estrema urgenza, sulla base degli studi nel frattempo portati avanti dalle strutture della Regione e in corso di realizzazione, a tutti quegli interventi di messa in sicurezza di lungo periodo, di sistemazione idraulica ed idrogeologica dell'area che resta, sotto il profilo generale, ancora vulnerabile ed a rischio. Manca, peraltro, un piano di protezione civile in grado di riportare le popolazioni insediate a livelli accettabili di qualità della vita in rapporto al rischio.

L'articolo 2 prevede a tal fine la redazione di un Piano straordinario di interventi infrastrutturali in grado di risolvere in via definitiva, e per le condizioni oggettive dei luoghi, le condizioni di rischio mediante la previsione di opere idrauliche, urbanistiche ed architettoniche adeguate. In particolare, per ridare sicurezza e serenità alla vita quotidiana della popolazione sono previsti, al comma 3 dell'articolo 2, interventi di informazione costante, attraverso tecnologie che prevedano l'uso della messaggistica istantanea (sms) e tutti i sistemi atti a tenere aggiornati i cittadini dell'evoluzione degli eventi climatici considerati a rischio.

L'articolo 3 prevede, infine, una dotazione finanziaria straordinaria al Comune di Capoterra per il ripristino ambientale, le opere viarie ed i servizi generali necessari alla ricostruzione urbanistica degli insediamenti investiti dall'alluvione e densamente abitati, comprese le infrastrutture dei condomini delle località colpite, danneggiate non solo dall'alluvione, ma anche dall'uso necessario dei mezzi pesanti di soccorso. Propone inoltre la costituzione del "Parco fluviale San Girolamo" al fine di ridare vivibilità al territorio e agli di una zona così duramente colpita.

Le procedure previste nella presente proposta di legge sono in gran parte in capo al commissario delegato per l'alluvione e vengono approvate dall'Autorità di bacino regionale.

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TESTO DEL PROPONENTE

 

Art. 1
Finalità e oggetto della legge

1. La Regione Sardegna, per far fronte all'evento eccezionale del 22 ottobre 2008 che ha interessato il territorio di Capoterra, predispone un Piano straordinario di interventi, nelle aree ricadenti nel bacino idrografico del Rio San Girolamo, in cui sono ricompresi interventi di messa in sicurezza, sistemazione e riassetto idrogeologico ed interventi di edilizia residenziale per le abitazioni da delocalizzare. Predispone, altresì, un piano di protezione civile per l'intero territorio del Comune di Capoterra, che individua le modalità di allarme ed evacuazione della popolazione nei casi di situazioni di emergenza.

 

Art. 2
Natura degli interventi

1. Il Piano straordinario di interventi predisposto dal Commissario delegato per l'alluvione sulla base degli studi già a disposizione dell'Amministrazione regionale e di quelli in via di acquisizione, avviati dopo l'evento del 22 ottobre 2008, è approvato dal Comitato istituzionale dell'Autorità di bacino unico regionale e prevede gli interventi in deroga alle norme vigenti.

2. Il Piano straordinario individua gli interventi di riassetto idrogeologico e le abitazioni ricadenti in aree a rischio per cui si rende necessaria l'eventuale delocalizzazione. Gli interventi di riassetto idrogeologico ricompresi nel Piano sono approvati e realizzati con procedure di urgenza. Per la delocalizzazione delle abitazioni la Regione, anche attraverso il recupero di risorse finanziarie nazionali e comunitarie, si fa carico del 100 per cento degli oneri incidenti sui privati.

3. Il Servizio di Protezione Civile entro un mese dalla entrata in vigore della presente legge predispone il Piano di protezione civile per il Comune di Capoterra che è approvato dalla Giunta regionale. Il Piano deve prevedere, individuando forme di coordinamento tra i livelli istituzionali preposti alla protezione civile, le modalità:
a) di informazione, prevenzione e formazione della popolazione;
b) di allarme anche attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate comprensive di adeguati sistemi di messaggistica istantanea e di allertamento;
c) di intervento per l'evacuazione preventiva della popolazione in caso di previsione di situazioni di emergenza, in particolare legate a eventi meteorologici e idrogeologici di rilevante problematicità.

 

Art. 3
Contributo straordinario al Comune di Capoterra - Costituzione del Parco fluviale San Girolamo

1. Al Comune di Capoterra è concesso un contributo straordinario di euro 10.000.000 per le opere di ripristino ambientale, della viabilità e infrastrutturali site nel territorio comunale anche all'interno delle pertinenze comuni condominiali private delle località e frazioni di Frutti d'oro, Rio San Girolamo e Poggio dei Pini e per promuovere e costituire il "Parco fluviale San Girolamo", anche attraverso modalità partecipative di coinvolgimento diretto della popolazione e delle associazioni di cittadini e del territorio formalmente costituite.

 

Art. 4
Norma finanziaria

1. Le spese previste per l'attuazione della presente legge sono valutate in euro 40.000.000 per l'anno 2009.

2. Alla relativa spesa iscritta nel bilancio della Regione per l'anno 2009 si fa fronte con quota parte delle entrate proprie della Regione di cui al titolo III dello Statuto speciale per la Sardegna.

 

Art. 5
Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna.

 









13 ottobre 2009

Partecipo al convegno su TESTAMENTO BIOLOGICO sabato 17 ottobre 2009 - Cagliari - Invito

Convegno "TESTAMENTO BIOLOGICO"
Sabato 17 Ottobre 2009 Sala Monica ( 16.00 - 19.30) Hotel Caesar Cagliari
aperto al pubblico

Oreganizzato da AIMOS - AAROI all'interno de 10° CONGRESSO REGIONALE DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE


Presidente:   Dott. Paolo Castaldi - Presidente AIMOS

Moderatori: On. Marco Espa - Vice Presidente Commissione Sanità del Consiglio Regionale

                       Dott. Demetrio Vidili - Vice Presidente AAROI EMAC Sardegna

 

ore 15.20       Apertura dei lavori e saluti delle autorità

                       On. Antonello Liori Assessore dell'Igiene e Sanità e Assistenza Sociale Regione Autonoma della Sardegna

 

ore 15.30       Tutela della libertà personale e della salute degli incapaci

                       Prof. Carlo Pilia - Docente Università degli Studi di Cagliari

 

ore 16.00        Il testamento biologico

                        Sen. Ignazio Marino - Senato della Repubblica Italiana, Roma

 

ore 16.30        Diritto alla buona morte o ad una vita di qualità?

                        On. Marcoo Espa - Vice Presidente Commissione Sanità del Consiglio Regionale

 

ore 17.00       Il pensiero dell'Aisla

                       Dott. Mario Melazzini - Presidente Nazionale AISLA

 

ore 17.30       Il documento della Fnomceo

                      Dott. Luigi Arru - Presidente Ordine dei Medici di Nuoro

 

ore 18.00      Il pensiero teologico

                      Padre Prof. Giacomo Rossi - Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna

 

ore 18.30      Il pensiero delle nostre società scientifiche

                      Dott. Paolo Castaldi - Direttore Rianimazione P.O. Marino Asl Cagliari

 

ore 19.00 Discussione

ore 19.45 Chiusura dei lavori

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http://www.stelnet.com/sla

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Con una giornata dedicata all'approfondimento della malattia neuromuscolare, Duchenne e SLA, sugli aspetti scientifici ma anche organizzativi, lungo l'integrazione ospedale-territorio e sanità-sociale, si aprirà il 10* Congresso di Anestesia e Rianimazione a Cagliari presso il Caesar's Hotel, il giorno 15 ottobre 2009. Il 17 sera giornata sul testamento biologico

L'evento accreditato per anestesisti, fisiatri, pediatri di libera scelta, medici di medicina generale, neurologi, infermieri vedrà la partecipazione di esperti nazionali e dei migliori centri regionali, rappresentanti delle associazioni Parent Project e Aisla.

Il tema verrà affrontato in tre sessioni che impegneranno il mattino ed il pomeriggio ed in una lunch session per le esercitazioni sulla tosse assistita. Si metteranno a fuoco le novità nel campo della diagnosi e cura, le problematiche nell'assistenza quotidiana, l'organizzazione regionale di assistenza domiciliare, i piani personalizzati.

3 ottobre 2009

Comunicato stampa: ESPA (PD): Alluvione, che Capoterra non diventi la nuova Messina: ci vuole subito la legge SALVA case


ESPA (PD) - Alluvione, che Capoterra non diventi la nuova Messina: ci vuole subito in Consiglio la discussione della legge per la messa in sicurezza del territorio, la legge SALVA case
Non fateci dire (sulla nostra pelle) ve l'avevamo detto. Non sia mai.

Mentre in Consiglio Regionale prosegue la discussione sul piano casa, la drammatica alluvione su Messina a distanza da soli 2 anni dalla precedente (300 mm di pioggia in due ore, a Capoterra 400mm in tre ore nel 2008) hanno fatto capire come i fenomeni metereologici straordinari possono ripetersi a breve distanza di anni
Capoterra non vuole essere la nuova Messina

con preghiera di pubblicazione
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"La drammatica alluvione di Messina - dichiara Marco Espa - ci fa capire come i fenomeni metereologici possono ripetersi a brevissima durata di tempo. L'appello del Capo dello Stato Napolitano chiede che si facciano subito le opere di messa in sicurezza idrogeologica del territorio, non certo spese faraoniche per opere di dubbia utilità come il ponte di Messina.
Ecco lo Stato, il Governo non si deve dimenticare dell'alluvione in Sardegna del 2008. Il governo ha stanziato SOLO 6 milioni di euro fino ad oggi. Nulla per la messa in sicurezza.
 A Capoterra siamo a rischio come a Messina: 10 mila persone sono a rischio nel bacino di Rio San Girolamo, possono essere direttamente colpite. Non fateci dire (sulla nostra pelle, di noi abitanti del territorio) ve l'avevamo detto, non sia mai!

E' piovuto relativamente poco e il nostro territorio è andato nei giorni scorsi nuovamente in crisi: Frutti d'oro, su Loi, su Spantu, Rio san Girolamo. Mentre in Consiglio regionale si discute del piano casa (che nulla dice sul dissesto irogeologico), Capoterra ha bisogno di discutere di una legge SALVA case, per salvare le case di chi le ha già, e la vita dei 10 mila residenti da possibili nuove alluvioni.

Urge  la discussione del nostro progetto di legge (che vogliamo sia firmato unitariamente da tutto il Consiglio) tutto relativo non a contributi ma alla definitiva messa in sicurezza del territorio, presentato ad aprile e che ancora giace in Consiglio regionale. E' urgente discuterlo, la gente ha paura, sa che non ci sono risorse per la messa in sicurezza definitiva del territorio. L'unico strumento è l'urgente discussione del progetto di legge che prevede stanziamenti per 40 milioni di euro e che sarà sicuramente provvidenziale per finanziare lo studio per la sicurezza del territorio che presto sarà consegnato agli organi regionali.
Serve inoltre che ci sia la proroga dei poteri al commissario straordinario per l'alluvione, attualmente Ugo Cappellacci, in corso di scadenza per almeno un altro anno"

Qui sotto il progetto di legge, l'unico giacente in Consiglio, pronta ad essere discussa e votata

PROPOSTA DI LEGGE N. 6

presentata dai Consiglieri regionali

ESPA - SANNA Gian Valerio - PORCU

il 2 aprile 2009

Interventi strutturali per la messa in sicurezza dell'area interessata dagli eventi alluvionali nel Comune di Capoterra



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RELAZIONE DEI PROPONENTI

La presente proposta di legge intende colmare un vuoto normativo in materia di urgenti interventi strutturali per la messa in sicurezza delle aree interessate agli eventi alluvionali nel Comune di Capoterra.

In questo momento, dopo l'immediata azione pubblica di ristoro dei danni subiti dai privati, bonifica e primo ripristino delle aree interessate, rimane estremamente urgente la definitiva messa in sicurezza del bacino idreogeologico del Rio San Girolamo onde poter dare nuova serenità, oggi mancante, alla popolazione del territorio a rischio che si può stimare intorno alle 20.000 persone.

Capoterra è un territorio che, in particolare negli ultimi 50 anni, ha visto fenomeni di vasta antropizzazione: ricordiamo un solo dato significativo, la superficie occupata dall'edificato interno del bacino del Rio San Girolamo è passata da 10,29 ettari del 1960 a 278,22 del 2006 con un aumento di più del 2.500 per cento in così pochi anni.

Oggi si manifesta la necessità di dare seguito con estrema urgenza, sulla base degli studi nel frattempo portati avanti dalle strutture della Regione e in corso di realizzazione, a tutti quegli interventi di messa in sicurezza di lungo periodo, di sistemazione idraulica ed idrogeologica dell'area che resta, sotto il profilo generale, ancora vulnerabile ed a rischio. Manca, peraltro, un piano di protezione civile in grado di riportare le popolazioni insediate a livelli accettabili di qualità della vita in rapporto al rischio.

L'articolo 2 prevede a tal fine la redazione di un Piano straordinario di interventi infrastrutturali in grado di risolvere in via definitiva, e per le condizioni oggettive dei luoghi, le condizioni di rischio mediante la previsione di opere idrauliche, urbanistiche ed architettoniche adeguate. In particolare, per ridare sicurezza e serenità alla vita quotidiana della popolazione sono previsti, al comma 3 dell'articolo 2, interventi di informazione costante, attraverso tecnologie che prevedano l'uso della messaggistica istantanea (sms) e tutti i sistemi atti a tenere aggiornati i cittadini dell'evoluzione degli eventi climatici considerati a rischio.

L'articolo 3 prevede, infine, una dotazione finanziaria straordinaria al Comune di Capoterra per il ripristino ambientale, le opere viarie ed i servizi generali necessari alla ricostruzione urbanistica degli insediamenti investiti dall'alluvione e densamente abitati, comprese le infrastrutture dei condomini delle località colpite, danneggiate non solo dall'alluvione, ma anche dall'uso necessario dei mezzi pesanti di soccorso. Propone inoltre la costituzione del "Parco fluviale San Girolamo" al fine di ridare vivibilità al territorio e agli di una zona così duramente colpita.

Le procedure previste nella presente proposta di legge sono in gran parte in capo al commissario delegato per l'alluvione e vengono approvate dall'Autorità di bacino regionale.

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TESTO DEL PROPONENTE

 

Art. 1
Finalità e oggetto della legge

1. La Regione Sardegna, per far fronte all'evento eccezionale del 22 ottobre 2008 che ha interessato il territorio di Capoterra, predispone un Piano straordinario di interventi, nelle aree ricadenti nel bacino idrografico del Rio San Girolamo, in cui sono ricompresi interventi di messa in sicurezza, sistemazione e riassetto idrogeologico ed interventi di edilizia residenziale per le abitazioni da delocalizzare. Predispone, altresì, un piano di protezione civile per l'intero territorio del Comune di Capoterra, che individua le modalità di allarme ed evacuazione della popolazione nei casi di situazioni di emergenza.

 

Art. 2
Natura degli interventi

1. Il Piano straordinario di interventi predisposto dal Commissario delegato per l'alluvione sulla base degli studi già a disposizione dell'Amministrazione regionale e di quelli in via di acquisizione, avviati dopo l'evento del 22 ottobre 2008, è approvato dal Comitato istituzionale dell'Autorità di bacino unico regionale e prevede gli interventi in deroga alle norme vigenti.

2. Il Piano straordinario individua gli interventi di riassetto idrogeologico e le abitazioni ricadenti in aree a rischio per cui si rende necessaria l'eventuale delocalizzazione. Gli interventi di riassetto idrogeologico ricompresi nel Piano sono approvati e realizzati con procedure di urgenza. Per la delocalizzazione delle abitazioni la Regione, anche attraverso il recupero di risorse finanziarie nazionali e comunitarie, si fa carico del 100 per cento degli oneri incidenti sui privati.

3. Il Servizio di Protezione Civile entro un mese dalla entrata in vigore della presente legge predispone il Piano di protezione civile per il Comune di Capoterra che è approvato dalla Giunta regionale. Il Piano deve prevedere, individuando forme di coordinamento tra i livelli istituzionali preposti alla protezione civile, le modalità:
a) di informazione, prevenzione e formazione della popolazione;
b) di allarme anche attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate comprensive di adeguati sistemi di messaggistica istantanea e di allertamento;
c) di intervento per l'evacuazione preventiva della popolazione in caso di previsione di situazioni di emergenza, in particolare legate a eventi meteorologici e idrogeologici di rilevante problematicità.

 

Art. 3
Contributo straordinario al Comune di Capoterra - Costituzione del Parco fluviale San Girolamo

1. Al Comune di Capoterra è concesso un contributo straordinario di euro 10.000.000 per le opere di ripristino ambientale, della viabilità e infrastrutturali site nel territorio comunale anche all'interno delle pertinenze comuni condominiali private delle località e frazioni di Frutti d'oro, Rio San Girolamo e Poggio dei Pini e per promuovere e costituire il "Parco fluviale San Girolamo", anche attraverso modalità partecipative di coinvolgimento diretto della popolazione e delle associazioni di cittadini e del territorio formalmente costituite.

 

Art. 4
Norma finanziaria

1. Le spese previste per l'attuazione della presente legge sono valutate in euro 40.000.000 per l'anno 2009.

2. Alla relativa spesa iscritta nel bilancio della Regione per l'anno 2009 si fa fronte con quota parte delle entrate proprie della Regione di cui al titolo III dello Statuto speciale per la Sardegna.

 

Art. 5
Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna.

 









AGI - ESPA (PD), SUBITO LEGGE SALVACASE IN AULA - ALLUVIONE CHE CAPOTERRA NON SIA UNA NUOVA MESSINA

(AGI) - Cagliari, 3 ott. - "Non si deve dimenticare dell'alluvione in Sardegna del 2008. Il governo ha stanziato solo 6 milioni di euro fino ad oggi. Nulla per la messa in sicurezza. A Capoterra siamo a rischio come a Messina: 10 mila persone sono a rischio nel bacino di Rio San Girolamo, possono essere direttamente colpite. Non fateci dire (sulla nostra pelle, di noi abitanti del territorio) ve l'avevamo detto". Il consigliere regionale del Pd Marco Espa sollecita la discussione in Aula della proposta di legge di sei articoli presentato nell'aprile scorso per stanziare 40 milioni di euro per la messa in sicurezza dell'area del Cagliaritano attorno a Capoterra colpita dall'alluvione dell'ottobre 2008. A Messina, dove ancora si contano i morti, sono caduti 300 millimetri di pioggia in due ore - sottolinea Espa, direttamente colpito dall'evento calamitoso e primo firmatario della proposta di legge, assieme ai colleghi Gian Valerio Sanna e Chicco Porcu - mentre a Capoterra l'anno scorso ne sono arrivati 400 in tre ore. "Finora e' piovuto relativamente poco e il nostro territorio e' andato nei giorni scorsi nuovamente in crisi: Frutti d'oro, su Loi, Su Spantu, Rio San Girolamo", prosegue l'esponente dell'opposizione. "Mentre in Consiglio regionale si discute del piano casa (che nulla dice sul dissesto idrogeologico), Capoterra ha bisogno di discutere di una legge salvacase, per salvare le case di chi le ha gia' e la vita dei 10 mila residenti da possibili nuove alluvioni. Urge la discussione del nostro progetto di legge (che vogliamo sia firmato unitariamente da tutto il Consiglio) tutto relativo non a contributi ma alla definitiva messa in sicurezza del territorio, presentato ad aprile e che ancora giace in Consiglio regionale. La gente ha paura, sa che non ci sono risorse per la messa in sicurezza definitiva del territorio". "Serve inoltre", conclude Espa, "che ci sia la proroga dei poteri al commissario straordinario per l'alluvione, attualmente Ugo Cappellacci, in corso di scadenza per almeno un altro anno". (AGI) Red-

1 ottobre 2009

Marco Espa: un voto per sentirsi cittadini - La Nuova Sardegna 1 ottobre 2009

GIOVEDÌ, 01 OTTOBRE 2009 -  La Nuova Sardegna
 
Pagina 1 - Cagliari
 
«Un voto per sentirsi cittadini»
 
Marco Espa: «Chi lavora ed è regolare, venga eletto nelle circoscrizioni»
 
 
 
IMMIGRATI Comune, una mozione del centrosinistra per il diritto a partecipare agli extracomunitari
 



di Roberto Paracchini 
 CAGLIARI. Facciamo votare gli immigrati alle elezioni circoscrizionali. La proposta è stata presentata in Comune dal centrosinistra, ma mai discussa. «Per questo l'abbiamo riproposta in questi giorni. E imporremo che si discuta», sottolinea Marco Espa (Pd), primo firmatario.
 La partecipazione è vista dagli esperti come una ricetta per responsabilizzare le persone e renderle più interessate al lavoro che fanno o all'ambiente in cui vivono. Da qui la proposta del centrosinistra: il voto a chi vive, lavora e paga le tasse a Cagliari, abbia la pelle bianca, nera o gialla; provengano dallo Stati Uniti o dalla Svizzera, dal Senegal o dalla Nigeria, dalla Bielorussia o dalla Cina, dall'Argentina o dal Giappone. «Si tratta di un passo importante per la città», spiega Espa. In termini generali il voto per le rappresentanze politiche ha bisogno di una legge specifica, ma «la scheda infilata nell'urna può anche non essere politica e avere una funzione partecipativa - sottolinea Espa - così come avviene nella circoscrizioni, che hanno un valore consultivo. Da qui la richiesta al Comune di permettere l'accesso alle urne per i parlamentini di quartiere anche agli immigrati in regola con le norme nazionali tuttora esistenti». La mozione era stata presentata una prima volta nella precedente consiliatura, addirittura nel 2004. «Ma allora il centrodestra fece ostruzionismo e non riuscimmo a discuterla - spiega - ed è per questo che l'abbiamo riproposta, ma nonostante giaccia già dal 2006 nella presidenza, non è ancora arrivata alla discussione dell'assemblea».
 Nella mozione viene chiesto al sindaco Emilio Floris di estendere il «diritto di elettorale attivo e passivo agli stranieri extracomunitari residenti ai fini della costituzione dei consigli circoscrizionali». Si tratta di un diritto «da regolare nelle modalità del suo esercizio con apposito regolamento che prenda in considerazione le opportune osservazioni formulate dallo stesso Consiglio di Stato».
 Oggi il dibattito sugli immigrati è sempre più intenso, anche nell'isola soprattutto da quanto la Sardegna è diventata una delle rotte privilegiate dei mercanti di uomini che vivono sfruttando la disperazione e la speranza di tante persone extracomunitarie. Le leggi esistenti hanno posto un tetto al numero delle persone che possono arrivare e che possono essere regolarizzate. Nello stesso tempo, però, aumenta sempre più la consapevolezza che l'immigrazione, sia dai Paesi africani che da quelli dell'Est, è un fenomenmo storico che tende ad aumentare. Ed è anche un evento ciclico.
 Molti hanno dimenticato che tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento sono stati ventisei i milioni di italiani che si sono recati all'estero. A questa prima fascia di emigrazione fu interessata quasi tutta la penisola, con un esodo particolarmente forte verso l'America da parte del nord Italia, ma anche verso il Belgio e la Germania. Dopo la seconda guerra mondiale vi fu una nuova ondata di emigrazione, dal sud Italia verso il nord.
 Ora, precisa Espa, va rilevato che «il voto agli extracomunitari nelle circoscrizioni non contrasta, come precisato da un parere del Consiglio di Stato, con gli articoli 48 e 51 della Costituzione, che riservano ai cittadini il diritto di elettorato attivo e passivo nonchè l'accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive». Infatti «lo straniero elettore a livello circoscrizionale - si legge nella mozione - non è chiamato a determinare le scelte di fondo dell'ente (...), ma soltanto a far valere le proprie esigenze in forma partecipativa e consultiva in materia di servizi di base, ferma restando nella competenza del consiglio comunale e degli altri organi la funzione di indirizzo e di controllo». Un piccolo passo avanti.


Fermo alla Regione il disegno di legge (primo firmatario Espa) e la sua copertura di 40 milioni

«Basta studi, ora aprite i cantieri»
Unione Sarda 1 ottobre 2009
Non solo studi ma opere concrete. A un anno dall'alluvione ancora irrealizzati i ponti sul fiume e l'ampliamento del letto del San Girolamo.
Capoterra. Diecimila abitanti col cuore in gola e lo sguardo verso il cielo. Piove, su Capoterra. Mentre il 22 ottobre si avvicina e la memoria degli abitanti corre veloce riportando davanti agli occhi il disastro, lo scempio e la morte di quel maledetto giorno di dodici mesi fa.
Un anno dopo qualcosa si è fatto. Molto, troppo resta ancora da fare per restituire sicurezza a un territorio sconvolto dalla cementificazione-killer degli anni Settanta che ha contribuito, insieme all'eccezionalità di quel “ciclone tropicale” capace di scaraventare sulla terra, in un'area limitatissima e dalle 5,30 alle 8,30 del mattino, ben 380 millimetri d'acqua. 
Sicurezza, chiedono ancora a Capoterra e in particolare a Poggio dei Pini, a Rio San Girolamo, a Frutti d'Oro. 
Lo studio idrogeologico affidato con una gara d'appalto all'Agenzia distretto idrografico e finanziato con 500 mila euro dovrebbe essere ormai definito. Doveva, dovrà costituire la base di partenza per la predisposizione un progetto di messa in sicurezza dell'intera fascia attraversata dal fiume-assassino . Da monte a valle. Ma per ora le indicazioni messe nero su bianco dagli esperti sono sconosciute. 
Il sindaco Giorgio Marongiu non ha molta voglia di perdersi in chiacchiere. Ancora meno in questi giorni dove il cielo sulla Sardegna ha fatto i capricci. «Noi abbiano un dato: quello del 22 ottobre. Da lì si deve partire. Non servono studi e poi ancora studi, servono un progetto vero, l'appalto la sua copertura finanziaria. Quattrini che, sia chiaro, non vuole gestire il Comune. Non siamo e non vogliamo essere un'amministrazione famelica, esistono gli enti competenti come il Genio civile, abbiamo anche chiesto che a far le cose ci fosse anche il Consorzio di bonifica che tra l'altro a Capoterra ha già eseguito altri importanti progetti come i canali di guardia», dice Marongiu. «C'è la possibilità di allargare il gretto del rio San Girolamo, possiamo farlo visto che in questi anni non abbiano consentito la realizzazione di nuove lottizzazioni. Va adeguata la sezione idraulica ai dati del 22 ottobre scorso, dobbiamo realizzare i ponti, quello a Rio San Girolamo e quello di Pauliara, l'unico per ora ad essere finanziato. Poi gli altri a monte come quello dell'Hidrocontro. E poi c'è il piano di messa in sicurezza del litorale, quelle barriere anti-erosione ormai indispensabili. Ecco, di questo bisogna parlare e non d'altro».
Intanto tra due settimane dovrà chiudere il cantiere del Genio civile all'altezza della foce del rio San Girolamo. Dove sono stati innalzati gli argini per fermare la piena e proteggere le abitazioni. Interventi parziali - come hanno spiegato gli stessi tecnici del Genio civile - che non preservano certo le lottizzazioni costiere in caso di alluvioni violente come quella dell'ottobre 2008.
«La verità è che nei giorni scorsi è piovuto relativamente poco ma il nostro territorio è andato in crisi», commenta Marco Espa, consigliere regionale residente a Frutti D'Oro II° e primo firmatario della proposta di legge per la messa in sicurezza del territorio. Una norma rimasta però ancora indiscussa in Consiglio regionale. «È davvero urgente che l'assemblea regionale la discuta, come è urgente che venga votata la proroga dei poteri al commissario straordinario per l'alluvione, ruolo ricoperto da Ugo Cappellacci, in corso di scadenza. Tra l'altro nello strumento legislativo avevamo previsto una copertura di 40 milioni, mentre per l'alluvione di Capoterra lo Stato, fino ad oggi, ha concesso incredibilmente appena sei milioni».
ANDREA PIRAS 

01/10/2009