29 marzo 2011

SANITA': RIFORMA AVANTI ADAGIO IN CONSIGLIO REGIONALE ESPA (PD), NO RIFORMA NO NOMINA MANAGER ASL, ANCORA COMMISSARI?

SANITA': RIFORMA AVANTI ADAGIO IN CONSIGLIO REGIONALE
ESPA (PD), NO RIFORMA NO NOMINA MANAGER ASL, ANCORA COMMISSARI?

(ANSA) - CAGLIARI, 29 MAR - Altro piccolo passo in avanti per
la Riforma sanitaria in commissione sanita' in Consiglio
regionale. Questa mattina e' stato approvato l'articolo 7
riguardante l'istituzione dei distretti sanitari e socio
sanitari, che rimangono in vigore dopo che l'organismo ha
approvato un emendamento presentato dalle opposizioni. Stasera
si prosegue con l'esame dell'articolato e, secondo una stima, la
riforma dovrebbe vedere la luce non prima della settimana
prossima, oltre la scadenza prevista del 31 marzo, quando
terminera' la proroga dei commissariamenti delle Asl e Aziende
ospedaliere. ''La maggioranza e la giunta hanno mancato anche
questo appuntamento - dice il vicepresidente della commissione,
Marco Espa (Pd)- oltretutto sarebbe un atto arbitrario nominare
i manager delle Asl senza avere approvato la pseudoriforma, che
sarebbe dovuta essere alla base, cosi' ci era stato detto, dei
commissariamenti. Ora cosa succedera'? - si chiede -
proseguiranno i commissariamenti?''. (ANSA)

18 marzo 2011

Cagliari: per una nuova cultura, per un'applicazione vera della Convenzione ONU

Con azione analoga a quelle svolte a Nuoro e a Sassari, infatti, il Consiglio Comunale di Cagliari discuterà il 18 marzo un Ordine del Giorno firmato dai capigruppo di tutte le forze politiche, che adottando ufficialmente la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, delinea una serie di azioni volte a favorire l'inclusione sociale delle persone con disabilità. Un'iniziativa che rende a questo punto la Sardegna uno dei principali punti di riferimento nel nostro Paese, rispetto alla concreta attuazione della Convenzione. Ospite del dibattito vi sarà anche il presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) Pietro Barbieri

«Adottare i principi della Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità, ponendoli alla base di ogni azione politica futura rivolta ad esse, applicando le norme della stessa nei regolamenti, nelle politiche e nei servizi di propria competenza»; ma anche «chiedere al Governo e al Parlamento, con la Ratifica della Convenzione ONU, di incrementare il Fondo nazionale per le Politiche Sociali e di garantire risorse economiche al Fondo per la Non Autosufficienza»; e infine «promuovere l'informazione, la sensibilizzazione e la formazione al fine di favorire una nuova cultura sulla disabilità basata sul rispetto dei diritti umani, la rimozione di barriere, ostacoli e discriminazioni, l'abbattimento dello stigma legato alla disabilità, il sostegno alla piena inclusione e partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità [grassetti nostri nelle citazioni, N.d.R.]».

Sono questi alcuni dei passaggi più qualificanti dell'Ordine del Giorno firmato dai capigruppo di tutte le forze politiche presenti nel Consiglio Comunale di Cagliari, che verrà discusso in seduta straordinaria sabato 18 maggio, con l'apertura affidata a Marco Espa, Consigliere comunale e regionale, vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali del Consiglio Regionale della Sardegna (primo firmatario dell'ODG sottoscritto dai capigruppo consiliari di tutti i partiti) e l'intervento anche di Pietro Barbieri, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e di Sandrino Porru, presidente della Consulta Comunale di Cagliari delle Associazioni di Disabili (COADI).

Un passaggio che dopo quello analogo avutosi poco più di un anno fa a Nuoro (se ne legga nel nostro sito cliccando qui) e successivamente anche a Sassari, rende a questo punto la Sardegna uno dei principali punti di riferimento rispetto alla concreta attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, andando ben oltre la formale adesione, come testimonia il testo integrale degli impegni assunti nel citato Ordine del Giorno (lo si può leggere cliccando qui).
La presenza del presidente della FISH a Cagliari è legata tra l'altro alla sua partecipazione, il giorno successivo, alla cerimonia di premiazione delle Chiavi di Scuola, quarta edizione del concorso voluto dalla stessa FISH sin dal 2007, per premiare le scuole protagoniste di progetti ritenuti particolarmente efficaci nel promuovere buone prassi di inclusione educativa (se ne legga cliccando qui). (S.B.)

Ricordiamo ancora che il testo integrale dell'Ordine del Giorno che verrà discusso il 18 marzo presso il Consiglio Comunale di Cagliari è disponibile cliccando qui.

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da www.superando.it

10 marzo 2011

Inaugurano il SAPEI a Latina: un altro schiaffo alla Sardegna

COMUNICATO STAMPA (ufficio stampa Consiglio Regionale)

Interrogazione  urgente Marco Espa, Giuseppe Cuccu, Franco Sabatini, Mario Bruno, Pietro Cocco, Marco Meloni, Giampaolo Diana “sull’evento per l’inaugurazione del cavo sottomarino SAPEI a Latina in concomitanza con le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia alla presenza del ministro Romani” 

Cagliari, 10 marzo 2011. “L’incredibile inaugurazione del Sapei fuori dal territorio sardo è un altro schiaffo alla Sardegna da parte del Governo italiano, proprio il giorno in cui è stata impugnata la nostra legge finanziaria”. Lo ha affermato l’on. Marco Espa (Pd) che, assieme ai consiglieri regionali del Pd, on. Giuseppe Cuccu, o. Franco Sabatini, on. Mario Bruno, on. Pietro Cocco, on. Marco Meloni e on. Gianpaolo Diana, ha presentato un’interrogazione urgente, con richiesta di risposta scritta, al presidente della Regione e agli assessori dei Lavori pubblici e dell’Ambiente  “sull’evento per l’inaugurazione del cavo sottomarino SAPEI a Latina in concomitanza con le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia alla presenza del ministro Romani” (primo firmatario Espa).  “La Terna spa aveva, già previsto l’inaugurazione nell’Isola dell’elettrodotto, poi misteriosamente – ha proseguito critico l’on. Espa – è stato tutto annullato per, poi, vedere oggi la decisione di scegliere Latina come sede per inaugurare il collegamento sottomarino tra la Sardegna e il Lazio”.  

Il Sapei (acronimo di Sardegna Penisola Italia), che garantirà un collegamento energetico sottomarino tra la Sardegna e il Lazio,- è scritto nell’interrogazione – è stato programmato e realizzato, dopo aver concluso le procedure di concertazione con le amministrazioni coinvolte, in particolare la Sardegna, dalla Terna spa, titolare delle attività di trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica nella Rete elettrica di Trasmissione nazionale.

Il Sapei è il secondo collegamento più lungo del mondo (435  chilometri) e il primo per il livello di profondità a cui sono stati posati i cavi (1600 metri). Consentirà un aumento della sicurezza del sistema elettrico sardo con un collegamento elettrico sottomarino in corrente continua a tensione 500 kV che trasmetterà a regime 1000 MW da e per la Sardegna (1000 MW del Sapei corrispondono a oltre il 50 per cento del fabbisogno dell’Isola). Le due stazioni di conversione sono a Fiume Santo e Latina.

L’opera consentirà di esportare verso il continente produzione termoelettrica delle centrali sarde e produzione da fonte rinnovabile, in particolare eolica, in forte sviluppo. Gli operatori elettrici della Sardegna potranno partecipare con minori vincoli di scambio alle contrattazioni del Mercato elettrico nazionale e quindi ridurre il prezzo del Mwh. In particolare gli esponenti del Partito democratico chiedono di interrogare il presidente della Giunta e gli assessori dei Lavori Pubblici e dell’Ambiente per sapere:

“quale logica di condivisione con le istituzioni locali e la Regione sia stata posta in essere dal Ministero dello Sviluppo Economico in occasione del’inaugurazione di un’opera strategica alla cui realizzazione la Regione Sardegna ha costruttivamente e fattivamente contribuito.

 Quale valore simbolico, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, si voglia attribuire all’inaugurazione di un collegamento energetico tra due regioni italiane, Sardegna e Lazio, che sarà celebrato solo a Latina e non a Fiumesanto, dove nessuna autorità rappresenterà la laboriosità e la professionalità del popolo sardo.

Se sia stato previsto nel protocollo un momento di silenzio in ricordo degli operai morti nel cantiere di Fiumesanto durante la realizzazione dell’opera”. (E.L.N.)
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ecco il testo integrale

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

QUATTORDICESIMA LEGISLATURA

INTERROGAZIONE URGENTE Marco ESPA, Giuseppe CUCCU, Franco SABATINI, Mario Bruno, Pietro COCCO, Marco MELONI, Giampaolo DIANA, con richiesta di risposta scritta, sull’evento per l’Inaugurazione del cavo sottomarino SAPEI (Sardegna Per Isola Italia) a Latina in concomitanza con le celebrazioni per i 150 dell’Unità d’Italia alla presenza del Ministro Romani.

 

I sottoscritti,

 

Premesso che:

 

-       La Società Terna S.p.a – costituita in attuazione all’art 13 del D.lgs 16.03.1999 n° 79 (Decreto Bersani),  è titolare delle attività di trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica nella Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale

-       Nell’ Autunno 2005 la Terna S.pa ha avviato le procedure di concertazione condivise con tutte le amministrazioni coinvolte,  in particolare con la Regione Sardegna, che si conclusero in soli 12 mesi ( un record ) per la realizzazione del  SA.PE.I.  una delle opere strategiche più importanti programmate da Terna per potenziare il sistema elettrico nazionale.

-       Con suoi 750 milioni di euro il SA.PE.I  è il fiore all’occhiello degli investimenti di Terna

-        SA.PE.I è l’ acronimo di abbreviazione del nome esteso SARDEGNA PENISOLA ITALIA

-       Il SAPEI  un’opera strategica  per il sistema elettrico nazionale. Con le sue dimensioni è destinato a entrare nel Guinness dei primati con numeri da record: 1.600 metri di profondità, la più alta mai raggiunta al mondo per la posa del doppio cavo sottomarino. 435 km di lunghezza totale:  il secondo collegamento più lungo al mondo. Un collegamento elettrico sottomarino in corrente continua a tensione 500 kV che trasmetterà a regime 1000 MW da e per la Sardegna . Le due stazioni di conversione sono ubicate a Fiume Santo (Sassari)  e  Latina

-       L’opera determinerà un aumento della sicurezza del sistema elettrico sardo ( 1.000 MW del SAPEI corrispondono a oltre il 50% del fabbisogno dell’isola). Consentirà di esportare verso il continente produzione termoelettrica delle centrali Sarde e produzione da fonte rinnovabile, in particolare eolica, in forte sviluppo.  Gli operatori elettrici della Sardegna potranno  partecipare con minori vincoli di scambio alle contrattazioni del Mercato Elettrico Nazionale e quindi ridurre il prezzo del MWh

-       I lavori iniziati nell’Ottobre 2006 con indagini geofisiche e geotecniche sul fondale marino si sono conclusi a Febbraio 2011 dopo parziale attivazione del cavo.

Considerato che:

-       Il  17 marzo, in concomitanza con le celebrazioni per i 150 dell’Unità d’Italia, l’elettrodotto SAPEI sarà inaugurato  alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, del presidente e dell’a.d. di Terna, Luigi Roth e Flavio Cattaneo  e la cerimonia si svolgerà nella località Borgo Sabotino, in provincia di Latina.

-       Che nessun “battesimo” del ponte elettrico che collega la Sardegna al continente è stata prevista in Sardegna

chiede di interrogare

il Presidente della Regione, l'Assessore dei lavori pubblici e l'Assessore della difesa dell’ambiente per sapere :

-       quale logica di condivisione con le istituzioni locali e la Regione Sardegna  sia stata posta in essere dal Ministero dello Sviluppo  Economico in occasione della inaugurazione di un’opera strategica alla cui realizzazione la Regione Sardegna ha costruttivamente e fattivamente contribuito.

-       Quale valore simbolico, in occasione delle celebrazioni  per i 150 dell’Unità d’Italia, si voglia attribuire alla inaugurazione di un collegamento energetico tra due Regioni Italiane, Sardegna e Lazio, che sarà celebrato solo a Latina e non a Fiumesanto dove nessuna autorità rappresenterà la laboriosità e la professionalità del popolo Sardo.

-       Se sia stato previsto nel protocollo un momento di silenzio in ricordo degli operai morti nel cantiere di Fiumesanto durante la realizzazione dell’opera.

 

Cagliari, 10 marzo 2011

4 marzo 2011

Su Tuvixeddu dichiarazione ESPA - DEPAU


La vicenda Tuvixeddu, con l'ultima sentenza del Consiglio di stato dà ragione a chi, come noi, aveva denunciato l'incapacità dell'amministrazione comunale di Cagliari di governare un processo di tutela delle sue bellezze ambientali ( come da noi denunciato nell'Unione sarda del 28 gennaio 2007). Registriamo con soddisfazione la legittimità della tutela introdotta dalla giunta Soru con anche la garanzia del Ppr, perché di tipo paesaggistico e blindata anche dal codice Urbani.  Ma quello che ci preme sottolineare è il fallimento della classe dirigente di questa città, incapace di capire che non bastava trincerarsi dietro l'interesse di una parte, rimanendo spettatrice anonima di un bene che si voglia o no, le appartiene, lasciando che decidessero i Tribunali. Lo stesso errore fatto con lo scempio del Poetto. 
Non meritano più di governare, perchè non governano...

Marco Espa
Ninni Depau
consiglieri comunali di Cagliari

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Testo integrale dell'intervento comparso nell'Unione  nel gennaio 2007

ciao

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Non è stata una bella immagine per Cagliari vedere il suo Sindaco partecipare ad una conferenza stampa promossa da Coimpresa per protestare contro la decisione della Regione di mettere i sigilli al cantiere di Tuvixeddu.

L'impresa ha tutto il diritto di far valere i suoi legittimi interessi nel modo che ritiene più opportuno.

E' del tutto improprio, però, che il Sindaco invece di svolgere il proprio ruolo istituzionale, tanto più necessario nel momento in cui si profila un potenziale conflitto fra interessi pubblici e privati, associ la sua immagine ad altri interessi che necessitano di ruoli e responsabilità diverse.

E' importante capire che ruolo vogliono svolgere gli Amministratori della città, nel momento in cui appare sempre più evidente che la scelta dell'accordo di programma su Tuvixeddu (giusta o sbagliata che fosse, secondo noi era sbagliata) è in contrasto con la sensibilità ambientale e culturale sempre più estesa.

Il Sindaco dovrebbe, a nostro avviso, essere il più felice per l'intervento della Regione: in questo modo si salvaguarda un parco di enorme valore storico-culturale ed è curioso che un'Amministrazione che ha fatto del ruolo di Cagliari nel Mediterraneo un suo cavallo di battaglia (facendola diventare addirittura capitale) non colga la straordinaria attrattiva che può esercitare la più grande necropoli punica del Mediterraneo; né si può pensare che sia sufficiente salvare le tombe e costruirci tutt'intorno una corona di palazzi.

A nostro avviso ci sono tutte le condizioni per un accordo di più alto livello fra Regione, Comune e privati che, tenendo conto delle nuove sensibilità dei cagliaritani, delle nuove leggi e normative di tutela ambientale, dei nuovi beni a disposizione della città, blocchi le costruzioni a Tuvixeddu e individui altre zone per lo sviluppo di un'edilizia abitativa che vada incontro ai diversi strati sociali della città.

Oggi Cagliari ha la straordinaria opportunità di ridisegnare completamente il proprio futuro: le grandi aree dismesse grazie all'accordo fra la Regione e il Ministero della Difesa, possono rappresentare quello che per Milano e per Torino hanno rappresentato Bicocca o il Lingotto.

Ripensare Cagliari, per una classe dirigente che voglia essere tale, non è soltanto un problema urbanistico; significa ripensare la città a partire dalle sue risorse umane, contrastando il suo progressivo spopolamento e invecchiamento; significa fare una politica di sviluppo che ricomponga le fratture fisiche ma anche sociali, economiche e ambientali presenti all'interno della città.

Noi crediamo che si possa aprire una bella stagione per Cagliari, e se ci è permesso dirlo, anche per il centrosinistra della città nell'obiettivo di fare di Cagliari una città colta, accogliente, con un forte tessuto produttivo e sociale, inserita in un'area urbana il cui sviluppo è essenziale per l'intera regione.

Marco Espa Ninni Depau

Consiglieri dell'Ulivo Consiglio Comunale Cagliari


Sanità, la Giunta regionale fa marcia indietro. Sulle assunzioni avevamo ragione noi


Apprendiamo con soddisfazione la notizia odierna dell’Assessore alla sanità Antonello Liori sullo sblocco delle assunzioni a tempo indeterminato presso la ASL n. 1 di Sassari e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari e sull’affermazione che il lavoro interinale costa di più come più volte da noi denunciato attraverso gli atti ispettivi e gli interventi in Aula.
Dal 23 giugno 2010 con l’interrogazione n. 320/A dei sottoscritti ESPA – DIANA Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, sulle procedure di assunzione di personale presso l’Azienda ospedaliera G. Brotzu di Cagliari , con l’interpellanza n.166/A a firma BRUNO – URAS – SALIS – ESPA – DIANA Giampaolo – CARIA – MARIANI – MELONI Valerio – BARRACCIU sul continuo ricorso a lavoratori interinali da parte della ASL n. 8 e dell’Azienda ospedaliera G. Brotzu di Cagliari in presenza di graduatorie concorsuali in vigore dell’11 Novembre 2010 e con i vari interventi nell’Aula consiliare stiamo denunciando una situazione fortemente sbilanciata verso il lavoro interinale a danno delle graduatorie concorsuali effettuate e in vigore .
All’A.O. Brotzu si è potuto verificare che per quanto riguarda gli Operatori Socio Sanitari i lavoratori interinali superano quelli che sono stati chiamati dalla graduatoria concorsuale, con un danno economico superiore del 30% rispetto alle assunzioni a tempo indeterminato.
Chiediamo quindi all’Assessore Liori di estendere lo sblocco delle assunzioni a tempo indeterminato anche nell’A.O. Brotzu e presso la ASL N.8 di Cagliari , dove da troppo tempo esiste una vertenza in corso degli idonei nelle graduatorie in attesa di essere assunti, dopo anche una recente promessa dello stesso Presidente Cappellacci in occasione della visita in Sardegna del Ministro Fazio.

GIAMPAOLO DIANA Vicecapogruppo PD
MARCO ESPA Vice Presidente Commissione Sanità

3 marzo 2011

Consiglio Regionale Espa (PD): Sanità una battaglia vinta sul Microcitemico, marcia indietro della maggioranza. "Abbiamo difeso il Microcitemico e il suo prezioso lavoro di eccellenza

Comunicato stampa
No all'accorpamento del Mcrocitemico
Sanità una battaglia vinta, marcia indietro della maggioranza. abbiamo difeso il Microcitemico e il suo prezioso lavoro di eccellenza

Oggi in Commissione Sanità è passato l'emendamento predisposto 10 mesi fa dal centrosinistra (a firma Espa, Caria, Mariani, Valerio Meloni) per ribaltare la decisione della giunta (di un anno fa) che aveva previsto l'accorpamento dell'Ospedale Microcitemico con il Brotzu
Grande soddisfazione viene espressa dal Vicepresidente della Commissione, Marco Espa: "Non abbiamo mai condiviso l'idea che per razionalizzare si mettesse a rischio un'esperienza di cura e ricerca riconosciuta in ambito internazionale rappresentata dal presidio dell'ospedale Microcitemico di Cagliari. Lo diciamo stando dalla parte non solo degli scienziati che lì ci lavorano, ma anche da quella della voce dei malati che hanno ottenuto grandi benefici in questi anni di attività."
Abbiamo pensato alla grande preoccupazione dei talassemici per il loro futuro, le persone colpite da malattie rare, così come abbiamo assistito alle vibrate proteste dei genitori dei bambini leucemici che temono per il futuro dei propri figli. Il merito di questo risultato è anche il loro.

Per questo ritengo molto positivo che anche la maggioranza abbia presentato oggi un analogo emendamento al nostro, permettendoci quindi di chiudere una pagina potenzialmente pericolosa di accorpamento tra il Microcitemico e il Brotzu. "

Non si potrà quindi spazzare per presunte esigenze di razionalizzazione una pagina così importante della storia della sanità sarda di grande crescita e miglioramento.
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