14 marzo 2008

POL - Lubich, Bondi: Preziosa testimonianza di cui fare tesoro

Roma, 14 mar (Velino) - “Con la morte di Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei Focolarini, scompare un pezzo di generazione italiana che molto ha dato alla Chiesa e alla sua missione nel mondo”. Lo afferma Sandro Bondi, coordinatore di Forza Italia. “Chiara ha interpretato e vissuto la sua vocazione di laica cristiana con una gioia trascinante e un entusiasmo travolgenti, lasciando dietro di sé una scia di bene e di amore che certamente daranno frutti copiosi nel tempo, in questo nostro tempo martoriato dalle contraddizioni della secolarizzazione e, insieme, così carico di aspettative. Chiara aveva poi molto chiaro il nesso tra la fede vissuta e la dimensione pubblica dell’agire del cristiano, fedele com’era alla ‘Christifideles laici’ di Giovanni Paolo II. È sua l’intuizione, che oggi è in pieno sviluppo non solo in Italia, dell’economia di comunione, cioè del principio della fraternità declinato nel contesto della produzione economica e delle relazioni sociali. Dalla fede alla storia e, da quest’ultima, attraversata con l’operosa umiltà di chi vuole dare generosamente tutto ciò che ha e che è, all’economia e alla società. Il principio integrale del cristianesimo vissuto fino in fondo. Preziosa testimonianza di cui fare tesoro”.

FOCOLARINI/ BERTINOTTI: PRESERVIAMO TESTIMONIANZA CHIARA LUBICH

Roma, 14 mar. (Apcom) - "Con profonda commozione ho appreso la notizia della scomparsa di Chiara Lubich. La dolorosa perdita della sua presenza non ci lascia soli: ne preserviamo con sincera riconoscenza gli insegnamenti, le proposte, la testimonianza". E' il messaggio che il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha inviato al Movimento dei Focolari.

"Al suo messaggio - prosegue - irradiatosi da Trento nei tragici anni della seconda guerra mondiale segnata dagli orrori del fascismo e capace di raggiungere donne e uomini in ogni parte del mondo, dobbiamo guardare oggi con grande attenzione, quando con maggiore intensità avvertiamo le lacerazioni generate dalle grandi questioni del nostro tempo, quando più intimamente la nostra coscienza è interrogata sulla via da percorrere per restituire la convivenza umana ad una condizione di accoglienza e di pace".

"Esiste un terreno di idee, progetti e valori comuni - sottolinea Bertinotti - sui quali è possibile per tutti confrontarsi e riconoscersi reciprocamente: un terreno costruito attraverso la pratica quotidiana di un confronto aperto a tutte le religioni, ma anche a tutti coloro che non credono. In questa coraggiosa risposta alle inquietudini proprie della condizione umana sta l'eredità più preziosa e duratura che Chiara Lubich ci ha affidato, illuminata da una straordinaria passione e da una grande umanità. A voi tutti giungano i sentimenti del più profondo cordoglio e della più intensa vicinanza in un passaggio tanto difficile".

Si è spenta Chiara Lubich

E' morta questa notte, all'età di 88 anni, Chiara Lubich, fondatrice nel 1943 del Movimento dei Focolari, che conta oggi oltre 2 milioni di aderenti e simpatizzanti nel mondo. Nelle ultime 24 ore le sue condizioni si erano aggravate e, su sua esplicita richiesta, aveva voluto fare ritorno nella sua abitazione a Rocca di Papa dal Policlinico Gemelli dove era stata ricoverata per una forte insufficienza respiratoria.

Nata a Trento nel 1920 con il nome di battesimo di Silvia, passò i primi anni in estrema povertà dopo che il padre, socialista, aveva perso il lavoro a causa delle sue convinzioni politiche. Mantenendosi agli studi grazie alle lezioni private, si iscrisse all'università a Venezia.

Durante la seconda guerra mondiale, diede avvio ad un'esperienza di condivisione con alcune sue compagne dell'Azione Cattolica. Questo percorso maturò nella scelta, il 7 dicembre del '43, di consacrare la propria vita a Dio e di cambiare il proprio nome in Chiara, in onore della Santa di Assisi: si fa risalire tradizionalmente a quel giorno la nascita del Movimento dei Focolari. Dopo il bombardamento di Trento nel '44, la Lubich incontra una donna impazzita di dolore per la morte dei suoi 4 figli e, secondo il suo racconto, è in quell'occasione che avverte la chiamata ad abbracciare il dolore dell'umanità. All'interno dei Focolari vivono in comune persone che hanno scelto di dedicare interamente a Dio la propria vita, sia celibi sia sposati.

Risale al '62 il primo riconoscimento ecclesiastico del Movimento, da parte di Giovanni XXIII, preludio dell'approvazione definitiva degli statuti avvenuta solo nel '90 con Giovanni Paolo II. Nel '67, la Lubich decide di fondare il Movimento Famiglie Nuove, in risposta alla percepita crisi della famiglia mentre l'anno primo era nato il Movimento Gen (Generazione Nuova), rivolto ai giovani in fermento.

Dopo un viaggio in Brasile nel '91, la Lubich ha l'idea della "Economia di Comunione", una teoria economica basata su una particolare distribuzione degli utili (un terzo per lo sviluppo dell'azienda, un terzo ai poveri, un terzo alla formazione dei membri del movimento) messa in pratica da numerosi aziende e realtà legate al Movimento.

Impegnata negli ultimi anche nel dialogo interreligioso, Chiara Lubich ha visto le sue condizioni di salute aggravarsi a partire dal 2006, con un primo ricovero al Gemelli. Durante l'ultimo ricovero, risalente al 10 marzo, le hanno testimoniato, tra gli altri, la loro vicinanza papa Benedetto XVI con una lettera e il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, che si e' recato a sorpresa in visita al Policlinico Gemelli.

I funerali di Chiara Lubich si svolgeranno martedì prossimo alle 15 nella basilica di San Paolo fuori le mura. Dalle 16 di venerdì 14 marzo sarà aperta la camera ardente nel centro internazionale dei focolarini dove la Lubich risiedeva e dove ha chiesto di essere portata nella notte tra mercoledì e giovedì, quando è stato evidente ai medici del Policlinico Gemelli dove era ricoverata che le sue condizioni erano gravissime.

La città di Trento ha decretato lutto cittadino per la morte della donna ed ha esposto le bandiere a mezz'asta in segno di lutto.

Veltroni: una persona straordinaria, la sua morte mi addolora
“Chiara Lubich era una persona straordinaria. La sua morte mi addolora profondamente. La sua vita è stata dedicata a rafforzare i valori dell’ecumenismo, della comunanza dei destini umani, del dialogo. Le sue parole ‘il dialogo per noi è vita’ sono state la sua stella polare. Di persone come lei tutta l’umanità ha bisogno".

La partenza di Chiara Lubich

13 marzo 2008

Ore di apprensione per Chiara Lubich

Roma. Ore di apprensione per Chiara Lubich. Le condizioni di salute della 88enne fondatrice del Movimento dei Focolari (nella foto all'estrema destra) sono ulteriormente peggiorate. Da giorni Chiara Lubich aveva espresso il desiderio di “tornare a casa”. Ieri sera, spiega una nota del Movimento dei Focolari, è stata presa questa decisione. Dal Policlinico Gemelli dove era ricoverata per una “insufficienza respiratoria che poi si è rivelata grave, è rientrata nella sua abitazione, la Mariapoli di Rocca di Papa”, circondata dall'affetto e dalle preghiere della sua comunità.Il prof. Salvatore Valente, titolare della cattedra di Pneumologia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli ha spiegato che "per suo espresso desiderio Chiara Lubich è stata portata a casa". "Continua a ricevere tutti i supporti farmacologici e ventilatori necessari", assicura Valente, spiegando che "purtroppo allo stato attuale non si rileva alcuna risposta al trattamento applicato".Sino a ieri pomeriggio Chiara Lubich è stata informata dalla sua segretaria personale, Eli Folonari, della corrispondenza arrivata. Questa mattina ha voluto salutare i focolarini e le focolarine che con lei hanno dato inizio al Movimento. "Chiara – fa sapere ancora l'Ufficio Stampa dei Focolari - continua a ispirare grande serenità. L’Opera da lei fondata porta il nome di Opera di Maria, il nome con cui è stato approvato dalla Chiesa il Movimento dei Focolari. Questi momenti sono accompagnati dall’intensa comunione e continua preghiera di tutto il movimento nel mondo".Nei giorni scorsi la Lubich ha ricevuto una lettera personale di Benedetto XVI. "Sono a conoscenza della prova che sta vivendo - scriveva il Papa - e desidero farle giungere in questo momento difficile l’assicurazione del mio ricordo nella preghiera, affinché il Signore le dia sollievo nel fisico, conforto nello spirito e, mostrandole i segni della sua benevolenza, le faccia sperimentare il valore redentivo della sofferenza vissuta in profonda comunione con lui. Con questo auspicio le impartisco una speciale benedizione”. (fonte ADNKronos)