"Al suo messaggio - prosegue - irradiatosi da Trento nei tragici anni della seconda guerra mondiale segnata dagli orrori del fascismo e capace di raggiungere donne e uomini in ogni parte del mondo, dobbiamo guardare oggi con grande attenzione, quando con maggiore intensità avvertiamo le lacerazioni generate dalle grandi questioni del nostro tempo, quando più intimamente la nostra coscienza è interrogata sulla via da percorrere per restituire la convivenza umana ad una condizione di accoglienza e di pace".
"Esiste un terreno di idee, progetti e valori comuni - sottolinea Bertinotti - sui quali è possibile per tutti confrontarsi e riconoscersi reciprocamente: un terreno costruito attraverso la pratica quotidiana di un confronto aperto a tutte le religioni, ma anche a tutti coloro che non credono. In questa coraggiosa risposta alle inquietudini proprie della condizione umana sta l'eredità più preziosa e duratura che Chiara Lubich ci ha affidato, illuminata da una straordinaria passione e da una grande umanità. A voi tutti giungano i sentimenti del più profondo cordoglio e della più intensa vicinanza in un passaggio tanto difficile".
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