E' morta questa notte, all'età di 88 anni, Chiara Lubich, fondatrice nel 1943 del Movimento dei Focolari, che conta oggi oltre 2 milioni di aderenti e simpatizzanti nel mondo. Nelle ultime 24 ore le sue condizioni si erano aggravate e, su sua esplicita richiesta, aveva voluto fare ritorno nella sua abitazione a Rocca di Papa dal Policlinico Gemelli dove era stata ricoverata per una forte insufficienza respiratoria.
Nata a Trento nel 1920 con il nome di battesimo di Silvia, passò i primi anni in estrema povertà dopo che il padre, socialista, aveva perso il lavoro a causa delle sue convinzioni politiche. Mantenendosi agli studi grazie alle lezioni private, si iscrisse all'università a Venezia.
Durante la seconda guerra mondiale, diede avvio ad un'esperienza di condivisione con alcune sue compagne dell'Azione Cattolica. Questo percorso maturò nella scelta, il 7 dicembre del '43, di consacrare la propria vita a Dio e di cambiare il proprio nome in Chiara, in onore della Santa di Assisi: si fa risalire tradizionalmente a quel giorno la nascita del Movimento dei Focolari. Dopo il bombardamento di Trento nel '44, la Lubich incontra una donna impazzita di dolore per la morte dei suoi 4 figli e, secondo il suo racconto, è in quell'occasione che avverte la chiamata ad abbracciare il dolore dell'umanità. All'interno dei Focolari vivono in comune persone che hanno scelto di dedicare interamente a Dio la propria vita, sia celibi sia sposati.
Risale al '62 il primo riconoscimento ecclesiastico del Movimento, da parte di Giovanni XXIII, preludio dell'approvazione definitiva degli statuti avvenuta solo nel '90 con Giovanni Paolo II. Nel '67, la Lubich decide di fondare il Movimento Famiglie Nuove, in risposta alla percepita crisi della famiglia mentre l'anno primo era nato il Movimento Gen (Generazione Nuova), rivolto ai giovani in fermento.
Dopo un viaggio in Brasile nel '91, la Lubich ha l'idea della "Economia di Comunione", una teoria economica basata su una particolare distribuzione degli utili (un terzo per lo sviluppo dell'azienda, un terzo ai poveri, un terzo alla formazione dei membri del movimento) messa in pratica da numerosi aziende e realtà legate al Movimento.
Impegnata negli ultimi anche nel dialogo interreligioso, Chiara Lubich ha visto le sue condizioni di salute aggravarsi a partire dal 2006, con un primo ricovero al Gemelli. Durante l'ultimo ricovero, risalente al 10 marzo, le hanno testimoniato, tra gli altri, la loro vicinanza papa Benedetto XVI con una lettera e il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, che si e' recato a sorpresa in visita al Policlinico Gemelli.
I funerali di Chiara Lubich si svolgeranno martedì prossimo alle 15 nella basilica di San Paolo fuori le mura. Dalle 16 di venerdì 14 marzo sarà aperta la camera ardente nel centro internazionale dei focolarini dove la Lubich risiedeva e dove ha chiesto di essere portata nella notte tra mercoledì e giovedì, quando è stato evidente ai medici del Policlinico Gemelli dove era ricoverata che le sue condizioni erano gravissime.
La città di Trento ha decretato lutto cittadino per la morte della donna ed ha esposto le bandiere a mezz'asta in segno di lutto.
Veltroni: una persona straordinaria, la sua morte mi addolora
“Chiara Lubich era una persona straordinaria. La sua morte mi addolora profondamente. La sua vita è stata dedicata a rafforzare i valori dell’ecumenismo, della comunanza dei destini umani, del dialogo. Le sue parole ‘il dialogo per noi è vita’ sono state la sua stella polare. Di persone come lei tutta l’umanità ha bisogno".
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