17 novembre 2014

...a viso aperto, con grandissima fiducia!

...a viso aperto, con grandissima fiducia! 
Ciao care e cari. Prima che domani lo sappiate dalla stampa... volevo darvi un aggiornamento importante: questa mattina sono andato, volontariamente e non su richiesta, dagli inquirenti che si occupano delle indagini sul mio caso per approfondire, dettagliare e fornire ogni notizia utile all'accertamento della verità. 
L'avrei fatto molto molto prima... ma nel frattempo sono successe "cose" fondamentali della mia vita nelle quali mi sono "immerso" con tutto me stesso. 
Quindi... grazie di cuore a tutti coloro che mi sono strenuamente e affettuosamente vicini!

14 ottobre 2014

Famiglia e disabilità: vita impossibile? In merito all'ultimo omicidio suicidio. di Marco Espa



Famiglia e disabilità: vita impossibile? In merito all'ultimo omicidio suicidio.

a distanza di più di 10 anni ripubblico il mio intervento introduttivo al convegno dell'ABC  di novembre 2003.

la notizia è di ieri: un nonno dopo aver ammazzato il nipotino disabile, si suicida. 


 E' insopportabile che i mass media, a partire da Repubblica fino ai TG nazionali parlino di "atto d'amore". fa venire i brividi, si lavano la coscienza di una responsabilità collettiva, perché queste storie sono sempre uguali, famiglie lasciate SOLE senza uno sputo di sostegno, e i media parlano di atto d'amore... una morte bianca.

mi vengono i brividi, che ignoranza, che vergogna. 

Ecco cosa avevo scritto, e mi vengono i brividi nel pensare che c'è qualche irresponsabile che, nella sua immensa ignoranza, pensa che bisogna tagliare i fondi dei progetti personalizzati in Sardegna, forse vuole vedere riprendere gli omicidi suicidi che in Sardegna (guarda un po e sperando bene, è sempre difficile) mancano da almeno 15 anni? NON MOLLIAMO, NOI! 

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Intervento di Marco Espa 

apertura Congesso

Associazione Bambini Cerebrolesi

Famiglia e disabilità: una vita possibile!

Cagliari 31 ottobre 1 novembre 2003 


Eccoci ancora una volta insieme in questa sala, dopo i congressi del 1996 e quello del 1999 che vi avevano visti così numerosi:  non posso che esprimere la mia felicità e quella di tutte le famiglie della nostra associazione per la risposta che avete voluto dare al nostro invito. Vi chiedo scusa per tutti i disguidi che si sono verificati all'accoglienza ma spero che tutto si risolva in mattinata. 

Ringrazio in particolar modo gli ospiti stranieri, i congressisti e le numerose famiglie venute dal continente per partecipare con noi a quest'evento, tutti coloro che provengono da i comuni più distanti della Sardegna, i nostri relatori, tutti i volontari che ci aiutano e sono a disposizione per qualunque vostra necessità.

Per chi entra in contatto con noi per la prima volta voglio sottolineare che l'abc è una associazione di puro volontariato, un organizzazione di auto aiuto tra famiglie di persone con disabilità grave e gravissima, diretta dalle famiglie. La nostra scelta è stata quella di non gestire direttamente servizi, di competenza delle istituzioni, delle imprese sociali pubbliche e private. Il ruolo che ci siamo scelti è di auto aiuto, appunto, per la difesa dei diritti civili dei nostri cari e per contribuire a sviluppare un modello sociale che permetta a tutti di vivere nel territorio, in qualunque situazione esso sia, con il diritto di ciascuno alla famiglia e alla vita indipendente, contro ogni forma di istituzionalizzazione.

Quando nel 1990 abbiamo fondato l'abc eravamo dei ragazzini spesso devastati e sconvolti da un evento durissimo come la nascita di una figlia o un figlio con lesioni cerebrali. Il dolore per questa situazione era accompagnato da un clima sociale che ci faceva capire che eravamo solo dei poveretti, sfortunati, che non potevamo farci carico di un problema come questo, che dovevamo delegare ad altri il destino dei nostri figli, che in famiglia la disabilità rendeva la vita impossibile.

Ma è vero questo? Famiglia e disabilità uguale vita impossibile?

Molti ci hanno invitato ad essere realisti. Se guardiamo le cose dall'osservatorio del buon senso, della buona vita vista come mancanza di problemi, dove il modello imperante per far strada è quello dell'apparenza, del vita mia morte tua, dove chi si ferma è escluso dalla sociètà, la realtà è proprio questa: vita impossibile, è proprio vero, famiglia con disabilità uguale vita impossibile. Vita impossibile: oltre a tutto il carico che giorno e notte devi affrontare in solitudine per i compiti di cura, ti toccherà chiedere favori, rivolgerti al buon cuore delle persone, non potrai essere un cittadino come gli altri: hai bisogno di un pizzico di aiuto, in famiglia, senza rinunciare al tuo ruolo di genitore? Beh, insomma vedremo, ci sono i tagli…. vuoi l'assistente comunale per la comunicazione o hai bisogno di un insegnante di sostegno? Magari puoi provare a protestare….. ma non chiedermi questo diritto dal primo giorno di scuola…hai bisogno di assistenza domiciliare personalizzata? Non ci sono più fondi…vorresti fare una vacanza il più possibile serena? Non ci sono strutture accessibili… il mio genitore anziano non è più autosufficiente? Ti propongo un istituto, avrai meno problemi… e poi quando qualcuno di noi si butta dalle finestre con il proprio familiare perché dopo aver lottato tutta la vita per non ricoverare il proprio caro in un istituto ma poi non ce la si fa più, completamente abbandonati e senza servizi, cosa leggiamo nei giornali di questo fatto? È stato un atto di amore… 

Ci si libera così la coscienza di un dramma che riguarda tutta la comunità, le sue istituzioni, i suoi servizi cercando di giustificarlo con l'ovvietà della cosa e come se la cosa riguardasse solo quella famiglia: è disabile, quindi….poveri genitori…..

Nessuno che denuncia la mancanza di servizi che permettessero pari opportunità a quella famiglia, nessuno che denunci la discriminazione subita quotidianamente per conquistarsi il diritto alla cittadinanza, sempre una battaglia dietro l'altra…

Ma per motivi che a noi risultano ancora molto misteriosi e che devo dire forse dipendono da una certa testardaggine insita nel popolo sardo le famiglie non hanno più creduto a questo presunto destino che ci aspettava. 

Abbiamo cercato di provare a sbarrare quelle due prime lettere della parola impossibile, provare a vedere se era solo un luogo comune dovuto dalla mancanza di opportunità.

Molti di voi sanno che siamo molte volte veramente intransigenti, talebani direi, quando un diritto dei nostri figli viene violato. Non ci sono compromessi e chi sbaglia deve pagare. Perché l'esperienza di auto aiutarci tra famiglie ci faceva capire che il dramma nella vita con i nostri cari non risiede in essi. Loro sono la nostra felicità, i figli prediletti che creano alla fine in noi e negli ambienti che ci circondano la vita, la solidarietà, la partecipazione. E non possiamo tollerare la discriminazione.

E questa consapevolezza ha  sicuramente rafforzato in noi un esigenza di impegno sociale, qualcosa doveva cambiare non solo per noi ma per tutti. Non potevamo solo giocare in difesa ma potevamo cercare di attaccare. Non potevamo essere, di fronte a questa vita impossibile come ce la raccontavano spettatori passivi, ma avevamo maturato nella nostra vita quotidiana una coscienza sociale propositiva e che quindi fosse arrivato il momento di cercare alleanze, condivisione, lavoro per gettare ponti tra noi e la società nel suo complesso, portare a vita pubblica l'esperienza della vita dura e meravigliosa che conduciamo con i nostri figli perché diventasse un'occasione di crescita, sicuri che centinaia di professionisti del sociale e dell'educazione sono pronti a collaborare per costruire percorsi condivisi, coprogettati e che questi professionisti devono essere da noi famiglie valorizzati e sostenuti, devono diventare classe dirigente dei propri settori di appartenenza.

Lasciatemelo dire, la Politica, quella con la P maiuscola assume un ruolo strategico nel permettere che questo obiettivo sia centrato. Come spero si sia capito, non cerchiamo parcheggi per i nostri figli, ma vera partecipazione: nessuna decisione per noi senza di noi. 

Per questo l'alleanza con i vari attori sociali è la protagonista del sostegno alla famiglia: quando si favorisce la coprogettazione dei piani sociali, quando ci si dà l'opportunità di lavorare con le istituzioni, quando si discute anche animatamente ma senza che nessuno si rinchiuda dietro la rigidità del proprio ruolo, vi posso garantire l'entusiasmo e la gioia delle famiglie per poter far emergere il progetto di vita del proprio figlio. 

Progettare con la famiglia, pur se comporta maggior impegno significa per gli assistenti sociali di un Comune, per un operatore professionale o per un Assessore diventare professionisti più competenti e capaci e secondo noi anche con maggiori soddisfazioni professionali.

Un esempio: Il nostro più importante successo che dimostra tra l'altro che non è assolutamente vero che le famiglie non si vogliono far carico dei loro cari ma che vogliono invece essere soggetti attivi nei processi decisionali è stata l'applicazione della legge 162 in Sardegna. Questo è un forte esempio di politica sociale realmente a sostegno della famiglia, dove questa è protagonista attiva e non puro oggetto fruitore di un servizio. In particolare abbiamo ottenuto il controllo delle modalità di realizzazione di piani personalizzati, con la possibilità di gestirli in forma indiretta, con verifica delle prestazioni erogate e della  loro efficacia da parte – e in collaborazione – con l'Ente locale. Il grande vantaggio è che si conferisce qualità al servizio stesso perché realmente il servizio viene valutato nella sua qualità dai diretti interessati (cioè noi) e dagli operatori dei servizi: questo meccanismo si sta rivelando, come era previsto, un metodo di promozione della qualità del servizio stesso; il gradimento manifestato da tutte le famiglie che hanno fin ora usufruito del servizio (testimoniato dalla crescente presentazione delle domande negli anni: si è passati da 123 nel 2000, a 688 nel 2001 sino ai circa 1650 del 2002 e ben 2600 del 2003!) - (ndr: nel 2014 sono più di 38 mila con un investimento di circa 150 mil. di euro) riguarda non solo i destinatari e le famiglie, ma anche gli operatori coinvolti che svolgono il loro lavoro in collaborazione con le famiglie, sperimentano soluzioni nuove, applicazioni creative, mettono in campo tutta la propria competenza, dell'essere e del saper fare, ottenendo notevole gratificazione e crescita professionale.  Insomma un trionfo della Politica, promossa da un soggetto debole, ma che ha alzato la testa: e che pur tra mille difficoltà sta riuscendo a fare in modo che, con l'alleanza di tutti, quelle prime due lettere  di quella parola che vedete nel tabellone non siano solo sbarrate, ma cancellate per sempre non solo nei discorsi ma con strumenti sociali concreti che permettano ad una persona con disabilità grave e alla sua famiglia di preparare un progetto di vita inclusivo e sostenuto. Ed è per questo che oggi siamo qui, per fare insieme questa battaglia. Perché aumentando la qualità di vita dei cosiddetti "deboli" si aumenta la qualità di vita di tutti, di tutta la comunità.

Grazie per essere qui con noi

Marco Espa


5 ottobre 2014

L'Unione Sarda: legge 162, il Comune anticipi i pagamenti.


Cronaca di Oristano - 5 ottobre 2014

L'associazione Abc: «La Regione tarda? Il Comune anticipi i pagamenti»

La grande beffa ai disabili

Settecento famiglie sono in attesa dei rimborsi da tre mesi



Da legge "esempio nazionale" a paradosso tutto (o quasi) oristanese. La 162 è un modello per altre regioni, ma il ritardo dei rimborsi per persone con grave disabilità ormai è un diventato caso: i soldi non arrivano mai regolarmente. E settecento famiglie oristanesi aspettano, con il rischio di dover rinunciare all'assistenza per i propri figli. «Non si capisce cosa succeda a Oristano - sostengono dall'Associazione bambini cerebrolesi (Abc) - ma il Comune deve fare uno sforzo e anticipare i soldi a meno che non sia in bancarotta». 
IL CASO I fondi della legge 162 sono destinati ai piani personalizzati per disabili gravi. Quest'anno il finanziamento complessivo della Regione è stato di 150 milioni di euro: risorse che periodicamente vengono girate ai Comuni e infine assegnate ai cittadini. Nei giorni scorsi è stata approvata anche una delibera che conferma i finanziamenti, ma a Oristano restano i problemi. Dall'inizio dell'anno ci sono stati numerosi intoppi e le famiglie aspettano ancora i rimborsi di luglio. I PROBLEMI Oltre 400 mandati di pagamento sono bloccati, ma all'associazione risultano ben 714 piani personalizzati come legge 162 (ben 2 milioni 250 mila euro). Nei giorni scorsi il vicesindaco Giuseppina Uda e l'assessore ai Servizi sociali Maria Obinu hanno convocato un vertice con i dirigenti per cercare una soluzione. «Se a Oristano ci sono problemi particolari, il Comune si deve organizzare per accelerare le pratiche - va avanti - e soprattutto fare scelte chiare». LE REAZIONI Qualche problema è stato registrato anche in altri comuni dell'Isola, in particolare quest'anno nella fase di passaggio legata alle elezioni. Ma ci sono anche comuni virtuosi come Monserrato, Capoterra e anche Cagliari dove qualche rallentamento si è registrato d'estate. «Le famiglie hanno diritto ad avere i rimborsi mensilmente - sostiene Marco Espa ex consigliere regionale e componente dell'Abc - purtroppo quest'anno si pagano errori del passato a iniziare dal fatto che la Regione non eroga subito tutti i soldi ai comuni». Questo può creare qualche difficoltà ma «è anche vero che le amministrazioni possono anticipare senza problemi le risorse - va avanti - perché si tratta di fondi già assegnati e che arriveranno di sicuro nelle casse». IL FUTURO Dall'associazione la speranza che «per il futuro ci sia una programmazione biennale, abbinata all'erogazione dei fondi subito dopo l'approvazione della finanziaria regionale». 
VALERIA PINNA





4 ottobre 2014

5 ottobre Rai RadioUno ore 9 (Sardegna) - Intervista a Marco Espa

Ciao!  
Domani domenica 5 ottobre Rai RadioUno ore 9 Serena Schiffini (Radio Rai Sardegna) mi intervista nella trasmissione "Navigazione di prima mattina".

"...Politica e social network. Di questo parliamo domenica 5 ottobre, puntuali alle 9 su Radio Rai Sardegna - Radio 1. L'ospite della settimana è Marco Espa, fondatore dell'associazione ABC Sardegna a sostegno dei bambini con disabilità , ex consigliere regionale: discuteremo di campagne elettorali in 140 caratteri, di violenza verbale su facebook, di articolo 18; siamo felici soprattutto di poter parlare con Marco di impegno politico per i disabili e di quanto ancora c'è da fare anche in Sardegna. Ascoltateci!..."

 


25 luglio 2014

Ciao Chiara, Grazie! - Speciale Newsletter Marco Espa 25 luglio 2014




A Chiara - di Sean Scaccia - Luglio 2014

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Dalla Redazione

Ciao a tutte e a tutti
 
alcuni di voi avranno già saputo ma ci curiamo di informare tutti a nome di Marco: Chiara Espa, la figlia amatissima di Marco e Ada e tra le fondatrici dell'ABC Associazione Bambini Cerebrolesi, ci ha lasciato il 15 luglio scorso. 

Non vogliamo, noi, dilungarci con troppe parole, vi vogliamo raccontare e aggiornare sulle cose successe e dette da Marco nei social network e l'ampia eco che queste hanno avuto su stampa e web, e con la partecipazione di più di 1000 persone ai suoi funerali, con migliaia di testimonianze,  video e impressioni rilasciati dagli amici ma anche da persone sconosciute. 
Chiara, possiamo dirlo, ha tracciato un percorso che va molto al di là del privato, e che è diventato di tutti; e che ora non si vuole interrompere, ma anzi rafforzare, perchè nulla finisca, ma continui a crescere. Per usare le parole di Marco, il suo impegno per le tante persone e le loro famiglie che fanno parte di questo percorso continuerà ad essere massimo, fortificato proprio da Chiara e con Chiara, con lo stesso entusiasmo per i diritti di tutti e di ciascuno.

Ciao Chiara, Grazie!!

L'indirizzo personale di Marco, ve lo ricordiamo, è marco.espa@gmail.com


Il messaggio di Marco: "Grazie Chiara! Sembra incredibile il bene che hai fatto in questi  intensissimi 27 anni vissuti insieme. Dovevi vivere meno di un anno, ma avevi un disegno speciale, migliorare la vita di migliaia di persone. Noi non abbiamo fatto nulla, ti abbiamo solo seguito. E continueremo a farlo. Ciao amore nostro, amore mio."




​Marco e Chiara 1993 - da Facebook

Decine di migliaia i messaggi di solidarietà a Marco e sua moglie Ada anche sul portale di Facebook, per chi volesse leggerne qualcuno può cliccare su questa pagina




Guarda il video che hanno dedicato a Chiara Ada e Marco  "Diritti non favori"  - realizzato dalla  Cooperativa Sociale Le Api - clicca sull'immagine

​dal Video su Youtube della Cooperativa "Le Api" - 
Ada e Chiara 2007 





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Ciao Chiara, Grazie!...messaggi

In questa pagina abbiamo raccolto solo alcuni dei messaggi e testimonianze su Chiara apparse su Facebook.it. Sono accessibili anche a chi non è connesso con il social network.
Se volete leggere i migliaia di bellissimi messaggi cliccate sul numero come indicato dalla freccia qui sotto


 
 
 



16 luglio 2014

Grazie Chiara! Sembra incredibile il bene che hai fatto in questi intensissimi 27 anni vissuti insieme. Dovevi....

26 giugno 2014

Legge 162 Sardegna - Partono i progetti personalizzati!



1 aprile 2014

Marco Espa eletto nella Giunta nazionale della FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap)

26 marzo 2014

Sardegna: un modello da difendere e rilanciare sempre, di Marco Espa

20 febbraio 2014

Espa: «Resto a disposizione anche fuori dal Consiglio»



L'Unione Sarda 20 febbraio 2014

L'esponente del Pd: ha pesato il clima di giustizialismo diffuso, ma sono sereno
Espa: «Resto a disposizione anche fuori dal Consiglio»

L'esperienza in Consiglio regionale si è conclusa dopo una sola legislatura. Ma Marco Espa giura che le sue battaglie continueranno anche fuori dalle istituzioni. «Ho il dovere di proteggere i risultati che ho ottenuto in cinque anni di battaglie per i disabili. Me lo chiedono loro, che sanno quanto mi sono battuto e temono di non essere più tutelati nella massima istituzione sarda. Chi vuole utilizzare la mia esperienza sappia che sono a disposizione».
Rispetto al 2009, quando conquistò 5021 preferenze, l'ex consigliere del Pd ha perso 2111 voti fermandosi a quota 2910. Verrebbe da dire che ha pesato la vicenda giudiziaria (è indagato per peculato assieme ad altri 52 colleghi, altri 13 sono a processo) ma il ragionamento cozza col fatto che altri indagati sono stati rieletti e col fatto che anche non indagati del suo partito non sono rientrati in Consiglio.
Che spiegazione si è dato?
«Non penso che abbia pesato l'avviso di garanzia, semmai il clima giustizialista».
Beh, vi accusano di aver usato soldi pubblici per faccende private.
«Io sono andato dai magistrati a spiegare tutto. E sono fiducioso. Ritengo che la magistratura sia un avversario solo per i ladri e per Berlusconi non per me».
Il suo elettorato di riferimento, il mondo delle disabilità, l'ha tradita?
«No, sanno che ho lavorato duro e ho ottenuto risultati importanti e concreti».
Quali?
«Oltre 140 milioni di euro per i progetti personalizzati sono un risultato, come i posti di lavoro creati attorno a questo modello che ci stanno copiando in tutta Italia. Guardate la mia pagina facebook e vedrete che cosa ho prodotto».
Che cosa è andato storto, allora?
«Io non tengo gli elettori al guinzaglio, non ho un'organizzazione militarizzata come molti miei colleghi».
Lei non ha sbagliato niente?
«Non ho niente da rimproverarmi anche se non ho potuto fare la campagna elettorale come avrei voluto. Ho avuto gravi problemi familiari che me lo hanno impedito»
Che cosa resta di questa esperienza?
«Ho fatto tutto quello che dovevo e potevo fare anche se sono stato all'opposizione, ma la mia esperienza non è finita».
Che cosa farà?
«Continuerò a fare le mie battaglie fuori dalle istituzioni e sono a disposizione per dare consigli su cose che ho costruito. Lo faccio perché ci credo e perché me lo chiede tanta gente. Il mio lavoro riguarda la pelle di 36 mila persone che temono di essere abbandonate. Questo non lo permetterò».
Fabio Manca

19 febbraio 2014

Ciao! Non sono stato eletto..... clicca qui




14 febbraio 2014

Da Marco Espa: ...mi sostieni con il tuo voto? :-)




Ciao care e cari!

allora, domenica 16 febbraio si vota (ATTENZIONE solo domenica! dalle 7 alle 22). 
La campagna elettorale giunge al termine e vi chiedo trasparentemente ed esplicitamente il voto, sempre nella logica del patto eletto elettore. Abbiamo fatto come sempre un lavoro pulito, faticoso ma anche bello e positivo, sempre senza imbrogliare le persone con false promesse, con rigore e mostrando i fatti concreti e i risultati ottenuti in questi anni, come ad esempio 

 
o come 

 
con ottimi risultati anche per l'occupazione 


e per il risparmio nella spesa per tutti noi....




tutto il resto delle cose fatte potete leggerlo qui sotto!

Dalla redazione

Leggi e scarica la Brochure elettorale di Marco.

Leggi qui il Dossier approfondito di Marco sulle attività politiche e istituzionali di questi 5 anni in Consiglio Regionale.

Ciao, allora ti aspetto domenica per il voto! Puoi votarmi così:



è sufficiente scrivere a fianco del simbolo del PD il nome ESPA

Marco Espa sostiene Francesco Pigliaru Presidente

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Per vedere l'intera attività istituzionale di Marco in Consiglio Regionale, con tutti i documenti, clicca qui

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30 gennaio 2014

ESPA (PD): Consiglio Regionale - oggi Commissione Straordinaria Istruzione, BOCCIATE LINEE REGIONE GUIDA DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO


oggi la Commissione Istruzione del Consiglio Regionale è stata convocata straordinariamente per il voto sulle Linee Guida del Dimensionamento scolastico predisposte dalla Giunta: con 5 voti contrari e 4 favorevoli, sono state bocciate. 
"avevamo lanciato l'allarme già il 16 gennaio  " dichiara Marco Espa, membro della Commissione Istruzione, che insieme ai colleghi del PD di Sel e di Rifondazione Comunista ha votato contro - con una nostra interrogazione, si veda sotto, le linee guida predisposte quest'anno non hanno tenuto conto dei rilievi della commissione dello scorso anno ne di quelli del TAR. 
Avevamo chiesto di tenere conto lo scorso anno unitariamente del parere di tutte le parti sociali, delle famiglie, degli studenti, ma la giunta ha riproposto criteri fotocopia, che erano state sottoposte a giudizio negativo del TAR. 

Ora gli Enti locali che troppo frettolosamente hanno proceduto al dimensionamento dovranno fare marcia indietro, tenendo conto che i loro atti si basano appunto su una delibera bocciata in commissione e che il TAR non potrà che ritenere illegittima. 

Questo modo caotico di procedere senza tener conto delle specificità della Sardegna ci lascia basiti e dimostra come in questi 5 anni la giunta Cappellacci non abbia voluto fare una legge sull'istruzione, come da noi presentate, che avrebbe sicuramente di poter fare un dimensionamento non ragionieristico, con criteri da Val Padana, ma tenendo conto delle specificità della Sardegna, ben diverse dal resto d'Italia. "


---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Consiglio Regionale - Marco Espa <marco.espa@gmail.com>
Date: 16 gennaio 2014 13:24
Oggetto: COMUNICATO STAMPA: ESPA, EMERGENZA DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, SI RISCHIA DI NUOVO IL CAOS. INTERROGAZIONE AL PRESIDENTE CAPPELLACCI
A:


CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE - (interrogazione allegata)



COMUNICATO STAMPA – ESPA: “Scuola, Emergenza Dimensionamento. Si rischia in particolare a Cagliari il caos. La Giunta Cappellacci non tiene conto della sentenza del TAR e impone tempi stretti agli enti locali.

Subito le consultazioni per il nuovo Piano di Dimensionamento Scolastico  2014/2015 per evitare altri contenziosi” - Interrogazione al presidente Cappellacci

 

E’ stata presentata  da Marco Espa e altri Consiglieri della Commissione Istruzione del Consiglio Regionale un’interrogazione urgente sul nuovo Piano di Dimensionamento scolastico per l’anno 2014 2015, affinché si dia subito il via alle consultazioni obbligatorie con le parti interessate – “La giunta Cappellacci rischia di creare di nuovo il caos, soprattutto a Cagliari, il primo errore è che manca il parere favorevole della Commissione Consiliare Permanente sull’Istruzione, della quale sono membro, come obbligatorio dalla sentenza del TAR. In più i tempi sono troppo brevi per tutte le altre consultazioni”-  prosegue Espa – il limite del 20 gennaio è assurdo, troppo vessatorio per gli Enti Locali. Le consultazioni devono essere fatte non solo con gli Enti Locali, le Direzioni scolastiche, i Sindacati, ma soprattutto gli utenti direttamente interessati e chi li rappresenta ovvero le loro famiglie. E’ necessario infatti costruire percorsi partecipati per arrivare alla predisposizione di linee guida condivise come da me proposto in Commissione l’anno scorso e condiviso da tutti: ricordo che proprio la mancanza di questi confronti ha portato lo scorso anno ai ricorsi al TAR da parte delle famiglie che con più Sentenze (a partire da agosto sino a quella recente dello scorso 24 dicembre) da parte dei giudici amministrativi che hanno bocciato il piano di Dimensionamento 2013, hanno visto rispettati i loro Diritti e costretto l’Amministrazione Regionale a fare marcia indietro”.

In particolare è stata alla ribalta delle cronache la dura ma vincente battaglia dei genitori delle Scuole di via Sant’Alenixedda, dell’Istituto Grazia Deledda e dell’Azuni di Cagliari in particolare, che ho seguito personalmente spendendomi affinché venisse tutelato il diritto degli alunni e studenti coinvolti insieme alle loro famiglie.

Purtroppo – continua Espa – la Giunta Regionale rischia di commettere quest’anno lo stesso errore, infatti ha Deliberato lo scorso 20 dicembre le Linee Guida del piano di Dimensionamento scolastico (n.53/73) senza sentire nessuno, come denunciato quest’anno anche dallo stesso Vicedirettore Regionale Feliziani, con una lettera aperta alla Giunta Regionale Sarda pubblicata sui quotidiani lo scorso sabato 11 gennaio, nella quale invita proprio la Giunta Regionale al confronto per non esporre tutta la procedura a rischio di annullamento in quanto ritenuta già illegittima dai Tribunali nelle recentissime Sentenze del 2013, e non costringere le famiglie – conclude Espa – ad ulteriori contenziosi.

 

In allegato l’Interrogazione in Consiglio Regionale appena depositata.



ESPA (PD): "Inaugurazione" Microcitemico usata solo per propaganda elettorale


Lascia stupefatti l'operazione di propaganda politica della Giunta Cappellacci che ha voluto forzatamente inaugurare la nuova struttura dell'Ospedale Microcitemico di Cagliari. 
Un progetto nato con la nostra precedente Giunta e che in barba ad ogni NORMALE consuetudine istituzionale la giunta Cappellacci ha voluto inaugurare (si fa per dire) SENZA INVITARE NESSUNO DEI CONSIGLIERI REGIONALI DELLA COMMISSIONE SANITA' DI OPPOSIZIONE. 

E dove l'assessore candidato, dopo altri interventi tecnici, ha voluto fare un discorso tutto elettorale, lasciando basiti molti degli gli ospiti presenti. 
Dispiace che i progetti comuni, gli sforzi che tutti hanno fatto, a partire dalla Giunta Soru, con Assessore Nerina Dirindin vengano squalificati per una campagna elettorale, "inventando" in maniera del tutto inadeguata una inaugurazione di parte  per un bene comune che invece appartiene a tutti, senza distinzioni. 




17 gennaio 2014

L'allarme di Espa (Pd) sul nuovo piano di dimensionamento

Scuola, in arrivo i ricorsi

Unione Sarda del 17 gennaio 2014

Contro il piano di dimensionamento scolastico per l'anno 2014/2015 rischia di abbattersi una pioggia di ricorsi. 
L'allarme è stato lanciato dal consigliere regionale del Pd, Marco Espa, che assieme a Carlo Sechi, Giuseppe Cuccu e Mario Bruno ha presentato un'interrogazione urgente alla Giunta regionale perché si proceda alle consultazioni obbligatorie con le parti interessate. Cioè, non solo con gli enti locali, le direzioni scolastiche e i sindacati, ma anche con le famiglie. Il 20 dicembre scorso, infatti, la Giunta ha deliberato le linee guida del piano di dimensionamento scolastico «senza sentire nessuno - ha spiegato Espa - come denunciato quest'anno anche dal vicedirettore regionale Feliziani con una lettera aperta alla Giunta e pubblicata sui quotidiani lo scorso sabato 11 gennaio, nella quale invitava l'amministrazione regionale al confronto per non esporre tutta la procedura a rischio di annullamento e non costringere le famiglie ad ulteriori contenziosi». Espa ha aggiunto che «è necessario costruire percorsi partecipati per arrivare alla predisposizione di linee guida condivise, come da me proposto in Commissione l'anno scorso e condiviso da tutti. Ricordo che proprio la mancanza di questi confronti ha portato lo scorso anno ai ricorsi al Tar da parte delle famiglie che hanno ottenuto il rispetto dei loro diritti e costretto l'amministrazione regionale a fare marcia indietro. I giudici amministrativi, infatti, con più sentenze (a partire da agosto sino a quella recente dello scorso 24 dicembre), hanno bocciato il piano di dimensionamento 2013». 
Inoltre, secondo il consigliere regionale del Pd, la procedura sarebbe viziata perché manca il parere favorevole della commissione consiliare permanente sull'Istruzione, («della quale sono membro»), come reso obbligatorio dalla sentenza del Tar. E poi, ha concluso, «il limite di tempo del 20 gennaio, imposto agli enti locali per l'invio dei piani di dimensionamento approvati, è assurdo». (ro. mu.)
 
 
 
 

16 gennaio 2014

COMUNICATO STAMPA: ESPA, EMERGENZA DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, SI RISCHIA DI NUOVO IL CAOS. INTERROGAZIONE AL PRESIDENTE CAPPELLACCI

COMUNICATO STAMPA – ESPA: "Scuola, Emergenza Dimensionamento. Si rischia in particolare a Cagliari il caos. La Giunta Cappellacci non tiene conto della sentenza del TAR e impone tempi stretti agli enti locali.

Subito le consultazioni per il nuovo Piano di Dimensionamento Scolastico  2014/2015 per evitare altri contenziosi" - Interrogazione al presidente Cappellacci

 

E' stata presentata  da Marco Espa e altri Consiglieri della Commissione Istruzione del Consiglio Regionale un'interrogazione urgente sul nuovo Piano di Dimensionamento scolastico per l'anno 2014 2015, affinché si dia subito il via alle consultazioni obbligatorie con le parti interessate – "La giunta Cappellacci rischia di creare di nuovo il caos, soprattutto a Cagliari, il primo errore è che manca il parere favorevole della Commissione Consiliare Permanente sull'Istruzione, della quale sono membro, come obbligatorio dalla sentenza del TAR. In più i tempi sono troppo brevi per tutte le altre consultazioni"-  prosegue Espa – il limite del 20 gennaio è assurdo, troppo vessatorio per gli Enti Locali. Le consultazioni devono essere fatte non solo con gli Enti Locali, le Direzioni scolastiche, i Sindacati, ma soprattutto gli utenti direttamente interessati e chi li rappresenta ovvero le loro famiglie. E' necessario infatti costruire percorsi partecipati per arrivare alla predisposizione di linee guida condivise come da me proposto in Commissione l'anno scorso e condiviso da tutti: ricordo che proprio la mancanza di questi confronti ha portato lo scorso anno ai ricorsi al TAR da parte delle famiglie che con più Sentenze (a partire da agosto sino a quella recente dello scorso 24 dicembre) da parte dei giudici amministrativi che hanno bocciato il piano di Dimensionamento 2013, hanno visto rispettati i loro Diritti e costretto l'Amministrazione Regionale a fare marcia indietro".

In particolare è stata alla ribalta delle cronache la dura ma vincente battaglia dei genitori delle Scuole di via Sant'Alenixedda, dell'Istituto Grazia Deledda e dell'Azuni di Cagliari in particolare, che ho seguito personalmente spendendomi affinché venisse tutelato il diritto degli alunni e studenti coinvolti insieme alle loro famiglie.

Purtroppo – continua Espa – la Giunta Regionale rischia di commettere quest'anno lo stesso errore, infatti ha Deliberato lo scorso 20 dicembre le Linee Guida del piano di Dimensionamento scolastico (n.53/73) senza sentire nessuno, come denunciato quest'anno anche dallo stesso Vicedirettore Regionale Feliziani, con una lettera aperta alla Giunta Regionale Sarda pubblicata sui quotidiani lo scorso sabato 11 gennaio, nella quale invita proprio la Giunta Regionale al confronto per non esporre tutta la procedura a rischio di annullamento in quanto ritenuta già illegittima dai Tribunali nelle recentissime Sentenze del 2013, e non costringere le famiglie – conclude Espa – ad ulteriori contenziosi.

 

Qui di seguito l'Interrogazione in Consiglio Regionale appena depositata.

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INTERROGAZIONE ESPA , SECHI, CUCCU, BRUNO – Su Piano di Dimensionamento degli Istituti Scolastici del 2014-2015, con richiesta di risposta scritta

 

Vista la Delibera di Giunta n.53/73 del 20 dicembre 2013 con la quale vengono approvate le Linee Guida per il Dimensionamento scolastico e di ridefinizione della rete scolastica e dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2014-2015.

Vista la lettera del Vicedirettore Scolastico Regionale, pubblicata su un quotidiano sardo lo scorso 11 gennaio nella quale lo stesso vicedirettore chiede spiegazioni sulla mancata consultazione da parte della Giunta Regionale, sia dell'USR che della Commissione Consiliare Competente (l'Ottava Commissione Permanente)

Considerato il poco tempo messo a disposizione dalla Giunta per l'invio, da parte degli Enti locali, dei Piani di dimensionamento approvati, ovvero il 20 gennaio prossimo;

Visto che la Delibera citata contiene in sé un vizio di forma che pertanto la renderebbe nulla;

Considerato infatti che la mancata consultazione obbligatoria, ai sensi dell'art. 14 della L.R. n. 31/1984,

della Commissione Consiliare competente e la mancata acquisizione del suo Parere rischierebbe di rendere vano lo stesso Piano di Dimensionamento in corso, visto l' annullamento da parte del TAR con Sentenza del 6 agosto 2013 per lo stesso motivo indicato ovvero l'annullamento della Delibera sul Dimensionamento 2013 n. 24/39 per il mancato passaggio della stessa nella Commissione Consiliare Permanente;

Visto che di recente il Tar, con Sentenza n.970  del 24 dicembre 2013 accoglie il ricorso per l'ottemperanza alla Sentenza che ad agosto aveva già dato ragione alle famiglie ricorrenti;

Considerato che in particolare, i giudici amministrativi con le sentenze T.A.R. Sardegna n. 593, 594 e 597/2013, vengono dichiarati nulli gli atti del Vice Direttore U.S.R. Sardegna n. 4035 del 08/03/2013, 12730 del 09/08/2013, 13658 del 28/08/2013, 14507 del 16/09/2013 e 17711 del 28/11/2013, quest'ultimo nella parte in cui differisce alcuni degli effetti di ripristino, su conforme indicazione ministeriale, all'anno scolastico 2014/2015.

Considerato che la rete scolastica della regione Sardegna, per l'a.s. 2013/14, è stata ripristinata, con effetto immediato in corso di anno scolastico, secondo quanto disposto dalla Sentenza citata, con provvedimento n.42 del 2 gennaio 2014 da parte della Direzione scolastica Regionale;

 

Chiede

 al Presidente della Regione Sardegna e  alla Giunta Regionale

1.     La sospensione della Delibera n. 53/73 del 20 dicembre 2013;

2.     La Convocazione immediata dell'Ottava Commissione Consiliare Permanente per l'acquisizione dell'obbligatorio Parere in merito, ai sensi dell'art. 14 della L.R. n. 31/1984, come indicato nella stessa Delibera;

3.     La consultazione obbligatoria degli organismi interessati, oltre gli Enti locali (Comuni e Province), i Dirigenti Scolastici e i Sindacati, anche degli utenti e di chi li rappresenta ovvero le loro famiglie, affinché vi sia un reale percorso partecipato e si evitino così ulteriori contenziosi.

 

Cagliari, 14  gennaio 2014

F.to

On. Marco Espa

On. Carlo Sechi

On. Giuseppe Cuccu

On. Mario Bruno


ESPA PD. Approvato emendamento contro tagli Fondo non autosufficienza

Legge 162 e ritornare a casa...vaiiii.!!!
passato emendamento, nessun euro sarà tagliato dai progetti personalizzati!
"Finanziaria: si' a fondi per non autosufficienza e continuita'
(AGI) - Cagliari, 15 gen. - C'e' anche l'incremento di 10 milioni di euro dei fondi per i non autosufficienti fra gli interventi previsti dal ddl finanziaria e approvati stasera dal Consiglio regionale. "E' un provvedimento indispensabile per evitare che il prossimo presidente sia costretto a tagliare il fondo da 200 milioni all'anno previsto in finanziaria", ha spiegato Marco Espa del Pd che ha proposto l'emendamento approvato fatto proprio dalla Giunta regionale."




 

13 gennaio 2014

Ciao care e cari, da oggi candidato....






10 gennaio 2014

L’appello di Tore Usala a Pigliaru: “Errore non ricandidare Marco Espa, non cedete al giustizialismo”




Lettera aperta di Salvatore Usala, il malato di Sla segretario del Comitato 16 Novembre Onlus, al candidato governatore del centrosinistra Francesco Pigliaru, in vista delle prossime elezioni regionali. “Caro Francesco, ti scrivo in qualità di segretario nazionale del Comitato 16 Novembre Onlus, nonché segretario di Viva la Vita Sardegna Onlus. Ti voglio parlare dell’amico, e compagno di tante battaglie, Marco Espa. Ho letto nei giornali con preoccupazione – scrive Usala – che qualcuno vuole escluderlo dalle liste, volgarmente, farlo fuori. Non posso più trattenermi e voglio parlare con te. Mi dispiace tanto che il giustizialismo più becero imperversi all’interno di qualche corrente del Partito Democratico, spero pochi irresponsabili, un avviso di garanzia non può essere una condanna. Marco ha dimostrato ampiamente con prove documentali dove sono finiti i 13.000 euro, ma a qualcuno all’interno del PD non basta, la verità è che sono altri i motivi. La realtà è che Marco Espa è una persona scomoda, lotta per i diritti delle persone, senza favori o favoritismi, contro interessi di lobby sanitarie difese da molti politici che vogliono rinchiuderci negli istituti e fare soldi. Le elezioni sono sempre un’incognita, ma senza Marco avete perso sicuramente, sarebbe un autogol, come quella fatta nel 2009 contro del Presidente Renato Soru, anche lui amico di tante battaglie, frutto di faide interna, badate che sarebbe un gravissimo errore”. “Francesco, la guerra contro Marco è nulla in confronto ai danni che creerebbe – conclude Usala – è una persona esemplare, un politico serio ma sopratutto un combattente, uno di noi. Candidato Presidente, ti invito di cuore a chiedere al PD che Espa sia candidato, sarebbe una ingiustizia gravissima, se volete vincere le elezioni avete bisogno dei miei migliaia di amici, familiari, sostenitori, pronti a dare una mano di aiuto se in lista ci sono persone oneste trasparenti e combattenti come Marco”.
Articolo pubblicato il 9 gennaio 2014  su http://www.sardiniapost.it/politica/lappello-di-tore-usala-pigliaru-errore-non-ricandidare-marco-espa-non-cedete-al-giustizialismo/