1 febbraio 2011

La riforma è ferma, ma aumentano i primariati. La sanità vergognosa dell'era Cappellacci

I tempi infiniti di approvazione di una riforma sanitaria che metta d'accordo tutte le componenti della maggioranza e che permetta di superare la fase vergognosa di commissariamento delle aziende sanitarie, non sono più compatibili con le stesse logiche clientelari che stanno caratterizzando l'attuale gestione delle ASL.

Si spiega così l'esigenza della Giunta Regionale di adottare la recente deliberazione (n. 3/14 del 26/1/2011) con la quale si creano dal nulla tre nuovi primariati in altrettante aziende sanitarie (Sassari, Cagliari e Azienda Brotzu).
pierluigi
Ancora una volta la Giunta Cappellacci anziché occuparsi di delineare le linee di programmazione regionale in grado di ricercare le soluzioni più appropriate per contrastare il progressivo calo della qualità dell'assistenza e il crescente disavanzo nella spesa sanitaria regionale, è alacremente occupata a risolvere questioni "particolari", come la nascita di tre nuove strutture e il successivo conferimento di incarichi primariali.

I provvedimenti adottati dalla Giunta oltre che essere "sospetti" in ragione della straordinarietà della procedura amministrativa adottata, si caratterizzano per essere completamente avulsi rispetto alla stessa programmazione dei servizi sanitari che l'Azienda Sanitaria, sulla base delle norme regionali, è tenuta a illustrare in precisi atti che sono portati alla valutazione da parte  della Conferenza dei Sindaci dei Comuni della Provincia.

Questo provvedimento è la conferma dello stile di gestione del centrodestra: distratto nel definire le regole di governo del sistema sanitario, ma morbosamente e geneticamente attratto dalle operazioni che consentono di rafforzare i rispettivi feudi elettorali. 

Mario Bruno, Marco Espa, Pierluigi Caria, Valerio Meloni

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