DOMENICA, 20 DICEMBRE 2009 Pagina 9 - la Nuova Sardegna
Il Pd: «A rischio i programmi di assistenza per le persone non autosufficienti»
CAGLIARI. «Il Fondo regionale per la non autosufficienza non è in grado di soddisfare la domanda e occorrono altri 24 milioni di euro, oltre a quelli previsti in Finanziaria». Il Pd ribadisce la sua posizione sul Fondo per la disabilità.
La denuncia è stata fatta dai consiglieri del Pd, Mario Bruno, Marco Espa e Pier Luigi Caria. «La mancata copertura nella Finanziaria di tutti i programmi personalizzati di assistenza in famiglia delle persone con grave disabilità la pagheranno in prima persona i Comuni, già alle prese con le ristrettezze di bilancio e incaricati di erogare i contributi», sostiene Marco Espa. Il Pd stima in almeno settemila il numero di coloro che vedranno respinta la domanda. Nel disegno di legge collegato alla manovra 2010, l’opposizione ribadirà la richiesta di aumentare i fondi di almeno 24 milioni di euro. In alternativa, ma sarebbe una soluzione pur sempre limitativa, il rischio è che per ogni paziente vengano ridotte le ore di lavoro degli operatori che sono circa 12.000. I tre consiglieri del gruppo pd, Bruno, Espa e Caria, hanno sollecitato, infine, un controllo serrato sulle modalità con cui operano le commissioni che certificano gli stati di grave disabilità, a dimostrazione che qualcosa, benchè non sia provata, non sembri funzionare per il verso giusto: «Devono essere serie e molto severe». Un’altra proposta riguarda l’estensione della durata dei programmi di assistenza, da uno a due anni, che - ha concluso Marco Espa - sono un modello tutto sardo già imitato altrove.
R. R.
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