(AGI) - Cagliari, 8 nov. - "Questa mattina il sindaco di Cagliari ha denunciato un taglio di risorse da parte dello Stato di ben 5 milioni di euro. Il sindaco non si e' accorto che, in base alle nuove direttive regionali della Giunta sui progetti personalizzati per le persone con disabilita' L.162, Cagliari ricevera' per i suoi cittadini con disabilita' grave e gravissima (l'anno scorso 2098) almeno 3 milioni di euro in meno rispetto ai circa 8,5 milioni di euro ricevuti l'anno scorso! Tutto questo a causa dei nuovi criteri penalizzanti della giunta regionale che taglieranno ogni singolo piano". Lo ha dichiarato il consigliere comunale del Pd Marco Espa sottolineando che "lo studio da noi effettuato sulla base delle nuove regole restrittive regionali dimostra che oltre il 90% dei progetti avra' una riduzione del punteggio e conseguentemente del budget". "Si verificheranno casi indubbiamente intollerabili - ha aggiunto - dove per esempio la stessa persona con disabilita', come un bambino di 3 anni vedra', senza essere 'guarito' per delibera, ridotto il suo budget da 11.200 euro a 2.100, o dove un ragazzo cagliaritano quattordicenne gravemente disabile passera', sempre per delibera, da 80 a 68 punti con la riduzione di finanziamento da 12.740 a 3.600 euro...! e cosi centinaia di altri casi. Come fara' il Comune? Questa sera in aula consiliare faro' un'interrogazione urgente al sindaco, chiedendogli di unirsi alla protesta istituzionale e delle famiglie che chiede alla Regione di ripristinare i criteri dello scorso anno, di rimettere in campo i 25 milioni di euro tagliati complessivamente ai comuni sardi sui progetti per i disabili gravi. Noi prepariamo un Ordine del giorno in Consiglio Comunale contro i tagli alle persone con disabilita' grave, sicuri che - come l'anno scorso - sara' firmato da tutti i gruppi politici e approvato dall'aula all'unanimita'. Non possiamo stare passivi ad osservare. C'e' ancora il tempo per rimendiare. Ne va, possiamo dirlo, della qualita' della vita dei cagliaritani in situazione piu' estrema". (AGI) Com
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Unione Sarda del 9 novembre 2010
Il bilancio dell'attività svolta dall'amministrazione Floris per i "Servizi alla famiglia"
Politiche sociali, l'allarme del Comune
«Abbiamo fatto tanto ma ora saranno tagliati 5 milioni»
E c'è anche la polemica di Marco Espa. «Anche la Regione alla città di Cagliari 3 milioni che erano destinati ai disabili gravi».
Il bilancio dell'attività svolta dall'amministrazione Floris per i "Servizi alla famiglia"
Politiche sociali, l'allarme del Comune
«Abbiamo fatto tanto ma ora saranno tagliati 5 milioni»
E c'è anche la polemica di Marco Espa. «Anche la Regione alla città di Cagliari 3 milioni che erano destinati ai disabili gravi».
È in una posizione difficile Anselmo Piras, assessore alle Politiche sociali del Comune di Cagliari. Fa parte di una giunta di centrodestra alla quale il governo nazionale, di centrodestra, ha tolto risorse (per colpa della crisi finanziaria). Forse vorrebbe urlare il proprio disappunto, le preoccupazioni: si limita a enunciare quello che di buono ha fatto l'esecutivo per il sociale (nella speranza di continuare su quella strada). Sta tutta qui la conferenza stampa organizzata ieri nell'aula consiliare del Municipio dall'emblematico titolo "I servizi alla famiglia nel rispetto della persona".
LA CONFERENZA Organizzata in concomitanza con la conferenza nazionale della famiglia, in corso di svolgimento a Milano, la manifestazione di ieri è servita per fare il punto su quello che è stato fatto a Cagliari. Tutti gli interlocutori, dal sindaco Emilio Floris al vice prefetto Bruno Corda, passando per Giovanni Fiorilla, vice comandante del reparto provinciale dei carabinieri, hanno messo l'accento sull'importanza e sul ruolo della famiglia nel contesto sociale.
I DATI A prendere il microfono è stata anche la dirigente comunale Ada Lai che ha snocciolato una serie di numeri. A cominciare proprio da quelli relativi alle famiglie. «Formate», ha detto, «in media da 2,5 persone. Questo significa che ci sono famiglie formate da un unico elemento». Sono proprio i numeri ad affermare che le politiche sociali sono fondamentali: a Cagliari gli ultrasessantenni superano il 20 per cento della popolazione mentre gli under 14 sono il 15 per cento. E, dal 2003, c'è stato un aumento del 122 per cento del numero degli extracomunitari. Non bastano queste cifre? Altri dicono che l'11 per cento delle famiglie vive in condizioni di povertà, il 14 in una situazione di precarietà e il 28 non è in grado di sostenere una spesa straordinaria di 600 euro.
L'ASSESSORE Persone che, attraverso una serie di iniziative, il Comune cerca di assistere. «Con un bilancio di 39 milioni di euro l'anno», dice con soddisfazione Piras. Peccato che la Finanziaria taglierà 5 milioni di euro. E l'assessore è preoccupato anche per l'eventuale cancellazione della legge 285, quella che serve per finanziare iniziative destinate ai più giovani. «A noi», spiega, «ha permesso di attivare le sezioni primavera». Quelle, per intendersi, che fanno da cuscinetto tra l'asilo nido e la scuola materna.
LA POLEMICA Ma i tagli non arrivano solo dal governo nazionale. Marco Espa, consigliere regionale del Partito democratico, denuncia anche la forbice sui fondi alla 192 (la legge destinata ai disabili gravi) da parte della Regione. «Cagliari», scrive in una nota, «riceverà per i suoi cittadini con disabilità grave e gravissima (l'anno scorso 2098) almeno 3 milioni di euro in meno rispetto ai circa 8,5 milioni ricevuti l'anno scorso». E ieri, nella seduta del Consiglio comunale, Espa ha anche presentato un'interrogazione urgente.
MARCELLO COCCO
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