5 gennaio 2012

SARDEGNA24 - La Regione imbroglia i disabili - Legge 162, modificati dopo la presentazione delle domande i criteri d’assegnazione dei punteggi. Tagli ai piani d’assistenza

La Regione imbroglia i disabili - Legge 162, modificati dopo la presentazione delle domande i criteri d’assegnazione dei punteggi. Tagli ai piani d’assistenza

Marco Espa (PD): "Fa rabbrividire pensare che a un disabile grave che vive da solo si possano tagliare da un giorno all'altro 14 punti. La regione riveda subito i criteri"

Chi pensava che i criteri della legge regionale 162 in favore dei soggetti con disabilità, per l’annualità 2011-2012 fossero migliorati, si deve ricredere. Questo era quello che si pensava all’atto della presentazione delle domande con i piani personalizzati. In realtà (non si capisce se per errore degli uffici regionali o per strategia politica alla ricerca di un risparmio per le casse della Regione), i criteri sono stati modificati in corso d’opera, cioè mentre gli uffici dell’assessorato alla Sanità procedevano alla selezione delle domande pervenute. La modifica si traduce in una decurtazione di punteggio e quindi di fondi, nei confronti di disabili gravi che vivono da soli, o meglio, che non hanno familiari a carico. Quelli che in origine venivano considerati i più svantaggiati di tutti, tanto che il punteggio a loro favore era di 14 punti come per i disabili con familiari a carico, più altri 6 punti per la condizione di disagio aggiuntivo dal non avere parenti che si occupano di loro. La denuncia della modifica dei criteri, arriva dai Servizi sociali dei vari comuni dell’Isola, che a metà dicembre si sono visti recapitare dalla Regione le schede elettroniche con il punteggio decurtato per disabili soli: anziché 14 punti, come per i portatori di handicap con i familiari a carico, si sono visti riconosciuti solo 6 punti. Otto in meno rispetto allo scorso anno. La rivolta corre nei fili del telefono e sull’web: gli addetti dei Servizi sociali dei Comuni chiamano gli uffici dell’assessorato alla Sanità, che, vista la quantità enorme di denunce, cerca di correggere il tiro mettendo una pezza al danno. È di mercoledì la pubblicazione della delibera della giunta regionale – che risale al 23 dicembre - , nella quale dai 6 punti assegnati a questa categoria di disabili, si passa a 11 punti. Il punteggio aumenta, ma si contano comunque 4 punti in meno rispetto alla situazione di partenza. «Fa rabbrividire – si accalora il consigliere regionale del Pd Marco Espa che in questi giorni prepara un documento da portare in Consiglio – che a un disabile grave che vive da solo vengano tagliati da un anno all’altro 14 punti. Senza per altro che la modifica dei criteri sia stata adottata nei luoghi preposti a tale decisione: né il Consiglio, né la Giunta, né tantomeno la Commissione Sanità, hanno deliberato la decisione adottata arbitrariamente dall’assessorato». Secondo Espa «il meccanismo di “tagli” messo in campo dalla Regione è truffaldino e fuori da ogni tipo di concertazione all’interno degli organismi preposti». I nuovi criteri “imposti” dall’assessorato, hanno già fatto partire l’azione dei Comitati dei familiari per l’attuazione dei piani personalizzati della 162, che iniziano a mobilitarsi. «Sono centinaia le persone danneggiate con questa modifica – aggiunge ancora Espa -. Pur con la nuova delibera sarà difficile riuscire a correggere tutti i piani personalizzati, che saranno comunque decurtati. Il danno è fatto, ma come opposizione ci batteremo affinché i diritti di queste persone, ottenuti grazie a una lunga battaglia, tornino ad essere quelli di prima». Espa assicura che non verrà lasciato nulla di intentato. «Se chi ha il compito di chiedere scusa per l’errore fatto prendendo provvedimenti che restituiscano il maltolto alle persone colpite, non lo farà – conclude il consigliere – inviteremo i disabili a ricorrere alla magistratura attraverso le associazioni preposte alla loro tutela».Chi pensava che i criteri della legge regionale 162 in favore dei soggetti con disabilità, per l’annualità 2011-2012 fossero migliorati, si deve ricredere. Questo era quello che si pensava all’atto della presentazione delle domande con i piani personalizzati. In realtà (non si capisce se per errore degli uffici regionali o per strategia politica alla ricerca di un risparmio per le casse della Regione), i criteri sono stati modificati in corso d’opera, cioè mentre gli uffici dell’assessorato alla Sanità procedevano alla selezione delle domande pervenute. La modifica si traduce in una decurtazione di punteggio e quindi di fondi, nei confronti di disabili gravi che vivono da soli, o meglio, che non hanno familiari a carico. Quelli che in origine venivano considerati i più svantaggiati di tutti, tanto che il punteggio a loro favore era di 14 punti come per i disabili con familiari a carico, più altri 6 punti per la condizione di disagio aggiuntivo dal non avere parenti che si occupano di loro. La denuncia della modifica dei criteri, arriva dai Servizi sociali dei vari comuni dell’Isola, che a metà dicembre si sono visti recapitare dalla Regione le schede elettroniche con il punteggio decurtato per disabili soli: anziché 14 punti, come per i portatori di handicap con i familiari a carico, si sono visti riconosciuti solo 6 punti. Otto in meno rispetto allo scorso anno. La rivolta corre nei fili del telefono e sull’web: gli addetti dei Servizi sociali dei Comuni chiamano gli uffici dell’assessorato alla Sanità, che, vista la quantità enorme di denunce, cerca di correggere il tiro mettendo una pezza al danno. È di mercoledì la pubblicazione della delibera della giunta regionale – che risale al 23 dicembre - , nella quale dai 6 punti assegnati a questa categoria di disabili, si passa a 11 punti. Il punteggio aumenta, ma si contano comunque 4 punti in meno rispetto alla situazione di partenza. «Fa rabbrividire – si accalora il consigliere regionale del Pd Marco Espa che in questi giorni prepara un documento da portare in Consiglio – che a un disabile grave che vive da solo vengano tagliati da un anno all’altro 14 punti. Senza per altro che la modifica dei criteri sia stata adottata nei luoghi preposti a tale decisione: né il Consiglio, né la Giunta, né tantomeno la Commissione Sanità, hanno deliberato la decisione adottata arbitrariamente dall’assessorato». Secondo Espa «il meccanismo di “tagli” messo in campo dalla Regione è truffaldino e fuori da ogni tipo di concertazione all’interno degli organismi preposti». I nuovi criteri “imposti” dall’assessorato, hanno già fatto partire l’azione dei Comitati dei familiari per l’attuazione dei piani personalizzati della 162, che iniziano a mobilitarsi. «Sono centinaia le persone danneggiate con questa modifica – aggiunge ancora Espa -. Pur con la nuova delibera sarà difficile riuscire a correggere tutti i piani personalizzati, che saranno comunque decurtati. Il danno è fatto, ma come opposizione ci batteremo affinché i diritti di queste persone, ottenuti grazie a una lunga battaglia, tornino ad essere quelli di prima». Espa assicura che non verrà lasciato nulla di intentato. «Se chi ha il compito di chiedere scusa per l’errore fatto prendendo provvedimenti che restituiscano il maltolto alle persone colpite, non lo farà – conclude il consigliere – inviteremo i disabili a ricorrere alla magistratura attraverso le associazioni preposte alla loro tutela».
  

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