4 gennaio 2012

Invito per Seminario del 9 gennaio 2012 - Dal decreto delega per la riforma assistenziale alla questione ISEE in Sardegna: quale futuro per le politiche sociali? - Cagliari Hotel Mediterraneo ore 16

Siete invitati a partecipare al seminario formativo Dal decreto delega per la riforma assistenziale alla questione ISEE in Sardegna: quale futuro per le politiche sociali? che si svolgerà il prossimo lunedì 9 gennaio 2012 ore 16,00 presso l'Hotel Mediterraneo, viale Diaz a Cagliari. Ingresso libero.

Segnaliamo in particolare, tra i vari relatori della serata quelli di alcuni esperti nazionali sul tema, Carlo Giacobini, direttore di Handylex.org e Massimiliano Gioncada, consulente giuridico.

Sarà un'occasione importante dunque per approfondire, porre domande, dibattere su un argomento di immediata attualità (pensiamo solo all'attuazione molto controversa decisa dalla Regione sul reddito ISEE familiare nella legge 162 e che i Comuni sono obbligati ad applicare, ma anche in generale sui servizi alla persona), e lo faremo insieme anche alle parti sociali e ai diretti interessati.



Dal decreto delega per la riforma assistenziale alla questione ISEE in Sardegna: quale futuro per le politiche sociali?
Cagliari Hotel Mediterraneo ore 16

Programma

Introduce e modera: Marco Espa Commissione Sanità e Politiche sociali Consiglio regionale della Sardegna
Saluti: Angela Quaquero Presidente della Provincia di Cagliari

Contributi di:
Carlo Giacobini Direttore Handylex.org
Gianmario Demuro Costituzionalista
Vittorio Pelligra Economista
Cristiano Erriu Presidente ANCI
Massimiliano Gioncada Consulente giuridico
Giuseppe Andreozzi Avvocato

Intervengono
Francesca Barracciu Commissione Sanità e Politiche sociali Consiglio regionale
Remo Siza Presidente Forum Politiche sociali Pd Sardegna
Giampaolo Diana Presidente Gruppo consiliare regionale Pd
Silvio Lai Segretario regionale Pd
Renato Soru Consigliere regionale Pd

con preghiera di diffusione

Premessa

Le attuali riforme del welfare comparate all'emergenza economica e finanziaria che colpisce il paese, sembrano oggi risultare incomplete: dopo aver sancito in avvio i principi di una società inclusiva per tutti nell'ottica dei diritti umani con il protagonismo attivo di ogni persona, il legislatore avrebbe dovuto poi garantire, in concreto, livelli sociali essenziali, cioè diritti esigibili, quali servizi ed interventi sociali rivolti alla persona e alla famiglia da attuarsi, coperti da adeguate risorse finanziarie.Le stesse Istituzioni in trasformazione sembrano non rappresentare più un sistema di riferimento solido e ben equilibrato di livelli di competenze e di poteri, garanti di giustizia ed equità sociale. Resta certo il riferimento alla Costituzione con i diritti garantiti e uniformi in tutto il territorio nazionale, cioè non soggetti a ragioni meramente economiche, o di bilancio. Ma tale certezza del diritto traballa nei passaggi delle competenze dallo Stato alle Regioni, come se la sussidiarietà istituzionale fosse una bellissima teoria difficilmente attuabile e rischiosa per i cittadini.Contemporaneamente in Sardegna la Regione, nonostante le numerose sentenze del Consiglio di Stato, decide di proseguire nel conteggio del reddito per i servizi individuali  alle persone in situazione più estrema considerando il reddito familiare piuttosto che quello individuale. 













Nessun commento: