12 maggio 2011

Fwd: Comunicato on. Marco Espa su interrogazione Linee guida Trattamento Sanitario Obbligatorio

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA



COMUNICATO STAMPA

Dichiarazione alla stampa del V.Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale Marco Espa



" La recente deliberazione che la Giunta regionale ha adottato, relativamente alle linee guida in materia di trattamento sanitario obbligatorio e accertamento sanitario obbligatorio par persone sofferenti mentali, non solo risulta emanata nel contesto di una colpevole assenza di governo nel settore della salute mentale, ma è un atto semplicemente vergognoso  che ribadisce ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, i limiti e il pressapochismo di una Giunta che non valuta, non si confronta, disattende le linee guida della Conferenza delle Regioni e ritiene che pedissequamente il problema in Sardegna si possa risolvere recependo, perfino nella forma espressiva e nella sintassi (  copiando! ) le indicazioni elaborate dalla Regione Veneto".

E' l'amara e caustica considerazione fatta dal Consigliere regionale del Partito Democratico Marco Espa, Vice presidente della Commissione Igiene e Sanità, a margine della presentazione -  insieme a Mario Bruno, Giannetto Mariani, Valerio Meloni ed Elio Corda, - di una interrogazione  diretta al Presidente della Regione Cappellacci e all'Assessore Liori.

Nel documento sostanzialmente i Consiglieri regionali del centrosinistra evidenziano  il palese contrasto del contenuto della deliberazione della Giunta regionale  n°16/13 del 20 marzo 2011 rispetto alle linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni, la dove  si afferma che " solo le soluzioni dei problemi della rete dei servizi di salute mentale rendono credibile l'impegno a riportare nell'ordinaria modalità di gestione del bisogno psichiatrico quelle che sono eccezioni e cioè  gli interventi fatti senza il consenso del paziente "  mentre la deliberazione della giunta regionale non contestualizza gli interventi psichiatrici obbligatori nell'ambito degli interventi della psichiatria e della salute mentale non facendo riferimento alcuno ai problemi della rete dei servizi , alla adeguatezza delle risorse disponibili, alla razionalità dell'organizzazione, ai bisogni degli utenti e alle azioni utili per affrontarli.

" Di fronte all'irrazionalità della Deliberazione - ha aggiunto Marco Espa - che purtroppo  non rispetta né i principi della nostra Costituzione , né quanto dispone l'art. 33 della legge 833/78 , abbiamo chiesto  al Presidente della Regione e all'Assessore ala Sanità  innanzitutto quali realtà operative , sociali e sanitarie siano state coinvolte nella redazione delle linee guida regionale perché  siamo certi che queste siano state  elaborate in totale solitudine , senza  il contributo di organismi quali il 118, i servizi di salute mentale, gli Enti Locali e le Associazioni dei familiari.

Non solo. La nostra interrogazione tende soprattutto a conoscere in che modo la Regione Sardegna , nel rispetto delle leggi vigenti e nella sua autonoma considerazione del diritto alla difesa della salute a alla libertà individuale nell'esercizio di questo diritto, intende agire per promuovere l'abbattimento del ricorso al trattamento sanitario obbligatorio ad alle altre forme di coercizione e quali siano le strategie, i programmi, le azioni che si intendono adottare per promuovere la qualità degli interventi per la salute mentale."

Cagliari 12 Maggio 2011



CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA



INTERROGAZIONE URGENTE Marco ESPA, Mario BRUNO, Giannetto MARIANI, Valerio MELONI, Elio CORDA con richiesta di risposta scritta, sulla DGR n. 16/13 del 29 marzo 2011, "Linee guida in materia di Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.) e di Accertamento Sanitario Obbligatorio (A.S.O.) per persone sofferenti mentali".

I sottoscritti,

Premesso che

Il diritto alla salute fisica e psichica è riconosciuto dalla Costituzione repubblicana a tutti gli individui e che nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizioni di legge;

L'art 33 della Legge 833/78 "gli accertamenti e i trattamenti sanitari sono di norma volontari" afferma il diritto alla difesa della salute e alla libertà individuale nell'esercizio di questo diritto. Pertanto ogni forma di intervento sanitario che prescinda dal consenso viene considerata un'eccezione, di cui restringere la portata, salvaguardando i diritti della persona dalle limitazioni che ne derivano.

La  Giunta Regionale, con DGR n. 16/13 del 29.3.11, ha emanato le "Linee guida in materia di Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.) e di Accertamento Sanitario Obbligatorio (A.S.O.) per persone sofferenti mentali".


Considerato che

A detta dall'Assessore Regionale dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale, le Linee guida

Sono state formulate sulla base delle "Raccomandazioni in merito all'applicazione di accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori per malattia mentale" (articoli 33, 34, 35, Legge 23 dicembre 1978, n. 833), approvate dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, tenutasi in data 19 marzo 2009;

Dispongono indicazioni omogenee sull'utilizzo di tali procedure, perseguendo lo scopo di rimediare alla difformità di applicazione nel territorio regionale;

Hanno il fine di rendere l'organizzazione degli interventi per l'emergenza-urgenza coordinati ed omogenei nel territorio, garantendo il rispetto dei diritti fondamentali e le opportunità di cura, nonché la partecipazione e il coordinamento operativo di tutte le strutture coinvolte, quali: Comune, Polizia Municipale, Tribunale dei Minorenni, Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco, l'Autorità Giudiziaria.

Verificato che

Nonostante le linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni del 29.03.11, alle quali la DGR 16/13 del 2011 asserisce di ispirarsi, affermino che "solo le soluzioni adeguate dei problemi della rete dei servizi di salute mentale rendono credibile l'impegno, cui ci sollecita la legge, a riportare nell'ordinaria modalità di gestione del bisogno psichiatrico quelle che sono eccezioni, e cioè gli interventi fatti senza il consenso del paziente", la DGR 16/13 del 2011 non contestualizza gli interventi psichiatrici obbligatori nell'ambito della totalità degli interventi della psichiatria e della salute mentale, non facendo riferimento alcuno ai problemi della rete dei servizi, alla adeguatezza delle risorse disponibili, alla razionalità dell'organizzazione rispetto alle risorse disponibili, ai bisogni degli utenti e alle azioni utili per affrontarli;

Inoltre al punto 7 delle linee guida la Conferenza delle Regioni raccomanda di "favorire la trasparenza delle strutture di cura, in ci si trattano i casi acuti, con il coinvolgimento di associazioni di utenti, di familiari, e degli uffici deputati alla difesa dei diritti dei cittadini, al fine di migliorare l'accessibilità, la vivibilità e l'accoglienza, dare informazioni sulle procedure in atto e sulle garanzie per gli utenti, facilitare la comunicazione con l'esterno", cosa di cui non vi è traccia nella Deliberazione della Giunta;

Più che fare riferimento al documento della Conferenza delle Regioni, le Linee guida approvate dalla Giunta Regionale Sarda ricalcano le Linee guida elaborate al riguardo dalla Regione Veneto (Linee Guida Regionali per i Dipartimenti di Salute Mentale in materia di Trattamento Sanitario Obbligatorio e Accertamento Sanitario Obbligatorio), approvate dalla Regione Veneto con DGR n. 847 del 31 marzo 2009;

A differenza della delibera della Regione Veneto, quella della Regione Sardegna, emanata due anni dopo, non fornisce informazioni sulle modalità, sulla tempistica  e sui soggetti chiamati a partecipare al processo elaborativo necessario per produrre un documento idoneo alle necessità del territorio;

Nel frattempo la Conferenza delle Regioni ha prodotto un documento sulla contenzione, estremamente orientato a ridurne e prevenirne l'utilizzo (Contenzione fisica in psichiatria: una strategia possibile di prevenzione; 10/081/CR07/C7 del 29 luglio 2010), documento del quale nella DGR della Regione Sardegna non si rileva traccia;

Con la DGR n. 51/41 del 20.12.2007 la precedente Giunta regionale aveva già emanato direttive regionali sull'emergenza-urgenza nel campo della salute mentale e per il TSO. Dette direttive erano state:

elaborate nel contesto di un vasto programma regionale generale orientato alla promozione della presa in carico precoce e continuativa delle persone con problemi attinenti alla sfera del disagio psichico da parte del sistema dei servizi, in modo da abbattere i fattori di rischio per l'aggravamento dei disturbi mentali e anche per l'inevitabile ricorso al trattamento sanitario obbligatorio;

basate sulla necessità di superare ulteriori e specifiche carenze che rendono l'organizzazione degli interventi per l'emergenza-urgenza disomogenea nei diversi territori, non adeguatamente coordinata, e tale da comportare difficoltà di orientamento per gli utenti e le famiglie;

elaborate con il contributo di rappresentanti degli operatori del 118, dei servizi di salute mentale (Centro di Salute Mentale, Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, Servizio per le Dipendenze, Unità territoriali e ospedaliere di Neuro-Psichiatria Infantile e dell'Adolescenza), degli Enti locali, delle associazioni dei familiari e quanto in esso contenuto è in piena adesione con le norme nazionali, col Piano d'Azione della Conferenza di Helsinky e con le Raccomandazioni della Comunità Europea;


Atteso che

La DGR n. 16/13 del 29 marzo 2011 risulta emanata nel contesto di una colpevole assenza di governo nel settore della Salute Mentale;

Chiedono

di interrogare il Presidente della Giunta Regionale e l'Assessore regionale dell'Igiene e Sanità e Assistenza Sociale per sapere:
Quali valutazioni sullo stato socio demografico della popolazione, sullo stato ed operatività dei servizi, sulle problematiche rilevate, abbiano suggerito che le indicazioni elaborate dalla Regione Veneto potessero essere recepite, perfino nella forma espressiva e nella sintassi, dalla Regione Sardegna.

Se e quali realtà operative, sociali e sanitarie siano state coinvolte nella redazione delle linee guida regionali;

Quale sia l'andamento temporale degli interventi di emergenza urgenza (TSO, ASO e interventi per stato di necessità) in Sardegna nel corso degli anni;

In che modo si intenda agire per promuovere l'abbattimento del ricorso al TSO ed alle altre forme di coercizione;

Quali siano le strategie, i programmi, le azioni e i provvedimenti adottati o che si intende adottare per promuovere la qualità degli interventi per la salute mentale.

Cagliari 4 maggio 2011

On. Marco Espa, Bruno, Mariani, Meloni V., Corda

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