dall'Unione Sarda 13 agosto
Politici sardi compatti: una proposta che spaccherebbe l'Italia
Il fronte politico sardo si muove compatto contro la proposta avanzata dalla Lega sui redditi collegati alle realtà regionali.
Berlusconi frena, ma la Lega rilancia («le retribuzioni vanno collegate al potere d'acquisto nelle diverse realtà») e le gabbie salariali accendono il dibattito anche in Sardegna. Si alza un muro bipartisan davanti all'offensiva del Carroccio «perché l'Isola subirebbe svantaggi pericolosissimi». Il senatore del Pdl Mariano Delogu evita l'affondo diretto ma la cautela va in una direzione precisa: «Qualunque soluzione si trovi, certo è che non si può immaginare un Italia dove chi lavora di là guadagni più di chi lavora di qua». L'argomento lavoro e costo della vita «è anche assai complicato» e le statistiche «vanno interpretate con un'attenzione particolare».
«SERVE LA RIBELLIONE» Dal Pd, Marco Espa parla di «sudditanza» da parte delle forze alleate della Lega «che deve finire al più presto». Il consigliere regionale chiede la «ribellione» dei rappresentanti del centrodestra «che parta dalla Sardegna», perché poi «saranno loro a dover rendere conto delle gabbie salariali ai lavoratori». Il giudizio sull'iniziativa del Carroccio è categorico: «È una vergogna assurda, i problemi economici non si risolvono in questo modo».
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