L'Unione Sarda
Capoterra Ambulatori e guardia medica
Da eterna incompiuta a casa della salute
Lo chiamano tutti ospedaletto. Ma quella struttura che avrebbe dovuto risolvere molti problemi dei malati di Capoterra è una cattedrale nel deserto: il Comune ne ha ceduto il terreno alla Regione, ma non è mai stata inaugurata. Se di quel poliambulatorio dunque non si è mai fatto nulla, ora arrivano buone notizie. Presto non ci sarà più bisogno di spostarsi a Cagliari o Sarroch per curarsi. Capoterra si prepara assieme ad altri 33 Comuni della Sardegna ad accogliere la Casa della Salute. Lo ha deciso avantieri una delibera della Giunta regionale.
Sorgerà nello stabile che avrebbe dovuto ospitare il tanto atteso poliambulatorio, sulla strada della Comunità Montana. Un centro unico dove i cittadini potranno accedere per esami, visite, controlli, 7 giorni su 7 e per 12 ore al giorno. E la notte resta aperto per le emergenze. « Capoterra ha assoluto bisogno di una struttura di questo tipo» , commenta Marco Espa consigliere regionale del Pd. «Sarà un centro facilmente identificabile dove sarà possibile curare numerosissime malattie, fare semplici prescrizioni, prenotazioni di esami specialistici, il prelievo del sangue, o rivolgersi al pediatra, alla guardia medica al 118 e, perfino al personale dei servizi sociali».
Un luogo insomma, dove si concentrano servizi e attività che ora, spesso, sono frammentati e dispersi. « La Casa della Salute» - prosegue Espa - «rappresenta il principale modello di organizzazione della medicina del territorio e la sede privilegiata dell'integrazione socio-sanitaria». Ora spetterà alla Asl presentare alla Regione un progetto per trasformare quello a Capoterra ormai è conosciuto come l'ospedaletto. (g.d.m.)
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