22 marzo 2013

ESPA: A RISCHIO DI DISTRUZIONE TUTTE LE PALME DELLA SARDEGNA, PATRIMONIO AMBIENTALE COMUNE. LA REGIONE PRENDA IN MANO LA SITUAZIONE E COORDINI GLI INTERVENTI: interrogazione in Consiglio Regionale

Comunicato stampa del 22 marzo 2013
Con Preghiera di Pubblicazione
ESPA: A RISCHIO DI DISTRUZIONE TUTTE LE PALME DELLA SARDEGNA,  PATRIMONIO AMBIENTALE COMUNE. LA REGIONE PRENDA IN MANO LA SITUAZIONE E COORDINI GLI INTERVENTI: interrogazione in Consiglio Regionale 

La Sardegna rischia di perdere una parte importante del suo patrimonio ambientale: le palme.
Sono ormai parecchi anni infatti, che questo bene ambientale identitario è attaccato da un parassita particolarmente aggressivo e pericoloso: il punteruolo rosso. Importato alcuni anni fa da commercianti che hanno introdotto nel nostro territorio piante infestate, questo coleottero sta progressivamente distruggendo il nostro patrimonio. Per questo Marco Espa e altri consiglieri regionali del Pd hanno depositato un'interrogazione al presidente Cappellacci e agli assessori all'ambiente e agricoltura, affinchè faccia partire una urgente campagna di disinfestazione coordinata su tutto il territorio regionale.
"Ci vuole una strategia regionale, una vera e propria regia, non possiamo lasciare agli enti locali il lavoro di cura e prevenzione davanti ad un coleottero cosi aggressivo che sta creando una vera e propria pandemia nel territorio sardo: gli interventi di un comune non possono ovviamente avere alcuna efficacia se nel comune confinante non si attua lo stesso tipo di intervento. Per una volta la nostra condizione di insularità può rivelarsi un vantaggio – ha affermato Espa – se venisse fatta una campagna invasiva ed efficace, sia di lotta al parassita, sia, soprattutto di controllo e prevenzione, il punteruolo rosso potrebbe essere sconfitto". " Non posso nemmeno immaginarmi ad esempio una via Roma a Cagliari con tutte le palme distrutte: sarebbe una ferita troppo grave, non dobbiamo sottovalutarla".
Non è una questione di poco conto. Le palme costituiscono un bene ambientale identitario. Sono presenti in tutto il territorio regionale, di cui sono parte fondamentale dell'arredo urbano e dei nostri giardini: da Cagliari ad Alghero, dal litorale Capoterra Teulada al Sulcis, all'Oristanese, a Sassari. Hanno generato decine di toponimi (come Santa Maria la Palma o Palmas Arborea) e rappresentano anche un patrimonio economico: una palma adulta può valere fino a 20 mila euro.
"La questione va affrontata con urgenza – ha detto ancora Espa – ora che è entrata la primavera il punteruolo rosso ritornerà attivo riprendendo la sua attività infestante".
Espa e gli altri consiglieri del Partito democratico cofirmatari, Solinas Antonio, Cucca, Lotto, Cocco Pietro, Bruno, Barracciu, chiedono che la Regione metta in atto subito, ora, ogni azione necessaria per impedire nuove infestazioni, il debellamento del parassita e la messa in atto di azioni di prevenzione e un sistema efficace di controllo sulle palme che entreranno in futuro sul territorio regionale.

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
QUATTORDICESIMA LEGISLATURA
INTERROGAZIONE  urgente
ESPA, SOLINAS Antonio, CUCCA, LOTTO, COCCO Pietro, BRUNO, BARRACCIU
"Interventi urgenti per combattere l'infestazione del punteruolo rosso e la perdita di altre migliaia di palme in Sardegna".

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I sottoscritti,
Premesso che
·      tutta l'area del Mediterraneo è vittima della progressiva infestazione di un coleottero tropicale, meglio noto come punteruolo rosso, che non ha antagonisti naturali le cui larve si cibano della parte interna delle palme fino a provocarne la morte;
·      tale insetto è stato importato in Sardegna da alcuni commercianti di piante che incoscientemente hanno introdotto nell'ambiente regionale palme infestate;
·      pur avvisati degli effetti devastanti della diffusione del punteruolo rosso, una vera e propria pandemia, i controlli successivi al manifestarsi dei primi fenomeni di invasione in Sardegna sono stati tardivi e ampiamente insufficienti;
·      la Sardegna, in quanto isola, si trova comunque avvantaggiata nel limitare i danni di questo parassita delle palme, potendosi evitare ulteriori contagi esterni, mediante severi e sistematici controlli;
·      le palme costituiscono anche per la Sardegna un prezioso bene ambientale e identitario che ha generato decine di toponimi (il quartiere della Palma a Cagliari, Santa Maria la Palma, Palmadula, Palmas Arborea, Monti Pramma, ecc), culturale (in ogni corte del Campidano si era soliti piantare una palma in segno augurale), paesaggistico (sono parte integrante del paesaggio del Poetto, di Nora, del bastione di Santa Croce e della Via Roma a Cagliari, del lungomare di Alghero, di Piazza Italia a Sassari, del litorale che va da Capoterra a Santa Margherita di Pula, ecc.). Tale patrimonio è destinato a una perdita totale e definitiva, se non si interviene tempestivamente;
·      la palma è un segno di culto religioso, celebrata dai Cristiani nella Domenica delle Palme e che la stessa iconografia di Sant'Efisio lo raffigura con una foglia di Palma nella mano sinistra.
·      nell'ultimo anno la diffusone incontrollata del punteruolo rosso ha determinato l'agonia e poi la morte di centinaia di palme (soprattutto della specie Canariensis che è la più diffusa e in Sardegna), con seri pericoli per l'incolumità e la sicurezza delle persone e delle cose per lo schianto delle foglie di parti consistenti del tronco;
·      le palme sono un bene economico estremamente significativo (una palma alta tra i 70 e i 90 cm costa in vivaio 700 € ma arriva, da adulta ai 15.000 e anche 20.000 euro) e a causa della diffusione incontrollata del punteruolo rosso la Sardegna rischia di perdere centinaia di milioni di euro in patrimonio arboreo e di affossare ancora di più il le imprese vivaistiche locali, che hanno nelle palme uno dei prodotti più venduti
·      l'intervento di eradicazione del punteruolo rosso è efficace solo se estensivo, pervasivo e integrato e in tal senso sorprende come la Giunta Regionale non abbia promosso un'informazione capillare, coinvolgendo tutti i sindaci in un'azione coordinata.


Considerato che la Regione:
·      ha una competenza primaria nella salvaguardia dell'ambiente, nella valorizzazione del paesaggio e nella difesa del patrimonio vegetazionale in particolare;
·      con D.G.R. n. 47/49 del 30.12.2010, ha approvato il Programma triennale di eradicazione del punteruolo rosso delle palme e ha indicato quale soggetto delegato all'attuazione del Programma triennale sopra richiamato, la Provincia dell'Ogliastra;
·      con D.G.R. n. 28/17 del 21.07.2010, la Regione Sardegna ha autorizzato l'Ente Foreste della Sardegna all'utilizzo di proprio personale ed attrezzature per gli interventi di abbattimento e distruzione delle palme infestate ai sensi della L.R. n. 24/1999, art. 3, lettera d-bis);
·      con D.G.R. n. 56/58 del 29.12.2009, la Regione Sardegna ha indicato quale soggetto affidatario di uno specifico intervento di lotta obbligatoria contro il parassita, l'Agenzia LAORE;
Considerato che
·      per le finalità sopra esposte, l'Agenzia LAORE, ha stipulato in data 23.11.2010, apposita convenzione con l'Ente Foreste della Sardegna;

Considerate le Determinazioni del Direttore del Servizio Produzioni dell'Assessorato Regionale Agricoltura:

o   I. n. 12527/436 del 27.06.2008, recante le prescrizioni per impedire la diffusione di punteruolo rosso in Sardegna;
o   II. n. 17721/676 del 18.09.2008, recante le misure fitosanitarie urgenti per l'eradicazione di due focolai d'infestazione di punteruolo rosso rinvenuti nel sud-ovest della Sardegna;
o   III. n. 24701/945 del 05.12.2008, recante le misure fitosanitarie urgenti per l'eradicazione dei focolai d'infestazione di punteruolo rosso rinvenuti in Provincia Ogliastra;
o   IV. n. 2241/62 del 09.02.2010, recante l'individuazione di nuovi focolai d'infestazione di punteruolo rosso in Sardegna e le misure fitosanitarie urgenti per il contenimento e l'eradicazione del fitofago.
Considerato che:
·      tutte le precedenti misure per combattere la diffusione del punteruolo rosso si sono dimostrate in gran parte inattuate (non risulta che Ente Foreste stia procedendo all'abbattimento e smaltimento delle piante infette o morte) e in ogni caso del tutto inefficaci rispetto agli obiettivi dati; Non si può pensare che la battaglia al punteruolo rosso sia una questione che debba interessare esclusivamente i privati colpiti dall'insetto.
·      in funzione del ciclo biologico del coleottero infestante, a fine marzo o al massimo ai primi di aprile da ogni palma infestata sfarfalleranno 300-350 nuovi coleotteri per andare a condannare ciascuno altre 200-300 palme nel raggio di 5 km.
·      Gli scriventi ritengono che non tutto è perduto e che molto si possa fare se tempestivamente la Regione, assumendo il ruolo guida che gli compete, interviene senza indugi e in maniera globale sul territorio regionale, anche mediante l'utilizzo di risorse umane, tecnologiche, organizzative e finanziarie straordinarie, commisurate all'imponenza della perdita di tutte le palme dell'isola.

Tutto ciò premesso
INTERROGANO
il Presidente della Regione, l'Assessore regionale all'Agricoltura e all'Assessore Regionale alla difesa dell'ambiente per sapere se verranno assunte immediatamente iniziative:
  • per combattere la diffusione del punteruolo rosso entro l'ulteriore periodo primaverile di infestazione del 2013. 
  • per evitare la perdita totale delle patrimonio economico, culturale, paesaggistico costituito dalla palme della Sardegna
  • per responsabilizzare massicciamente tutti i cittadini della Sardegna sui rischi che la regione corre e contenere la diffusione del punteruolo rosso con l'aiuto dei cittadini, delle imprese e degli Enti regionali
  • per adottare strategie di lotta adeguate e rimedi scientifici efficaci e attuabili di medio periodo
  • per coinvolgere tutte le autorità locali, regionali e richiedere un supporto alle autorità nazionali e comunitarie.

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