30 marzo 2013
Novità 162: i piani personalizzati continuano e ora Finanziaria 2013, stanziare tutti i fondi necessari
26 marzo 2013
L' Unione sarda: L'agonia delle palme - Il punteruolo rosso le sta distruggendo. Interrogazione di Espa (Pd)
Unione sarda 26 marzo 2013
Il punteruolo rosso le sta distruggendo. Interrogazione di Espa (Pd)
L'agonia delle palme
«Senza una regia inutile ogni intervento»
Importato alcuni anni fa da commercianti che hanno introdotto piante infestate, il coleottero sta progressivamente distruggendo tutte le palme.
Che il punteruolo rosso stia distruggendo le palme in città, in Sardegna e nel resto d'Italia è noto. Ed è altrettanto noto che l'amministrazione comunale ha già speso 74 mila euro per debellare il parassita ed è pronta a stanziarne altri 100 mila, secondo quanto ha dichiarato nel dicembre scorso l'assessore all'Urbanistica Paolo FrauMa i fondi disponibili non bastano per risolvere l'emergenza. Per questo sono stati richiesti altri 200 mila euro alla Regione. Che avendo difficoltà persino a pagare gli stipendi dei suoi dipendenti, causa Patto di stabilità, non è detto che li stanzi. SESSIONE DI BILANCIO Ma visto che si entra nella sessione di bilancio, aumentano le pressioni perché i fondi vengano messi a disposizione. Nei giorni scorsi Marco Espa e altri consiglieri regionali del Partito democratico (Solinas, Cucca, Lotto, Cocco, Bruno, Barracciu) hanno presentato un'interrogazione al presidente della Regione Ugo Cappellacci e agli assessori all'Ambiente e all'Agricoltura, «affinché faccia partire una urgente campagna di disinfestazione coordinata su tutto il territorio regionale».L'ATTACCO «Da molti anni questo bene ambientale identitario è attaccato dal parassita particolarmente aggressivo e pericoloso», scrivono. «Importato alcuni anni fa da commercianti che hanno introdotto nel nostro territorio piante infestate, questo coleottero sta progressivamente distruggendo il nostro patrimonio». I consiglieri regionali del Pd sollecitano «una strategia regionale, una vera e propria regia» perché, sostengono, «non possiamo lasciare agli enti locali il lavoro di cura e prevenzione davanti ad un coleottero così aggressivo che sta creando una vera e propria pandemia nel territorio sardo: gli interventi di un Comune non possono avere alcuna efficacia se nel Comune confinante non si attua lo stesso tipo di intervento. Per una volta la nostra condizione di insularità può rivelarsi un vantaggio», aggiunge Espa, secondo il quale «se venisse fatta una campagna invasiva ed efficace, sia di lotta al parassita, sia, soprattutto di controllo e prevenzione, il punteruolo rosso potrebbe essere sconfitto». NON C'È TEMPO DA PERDERE Ma bisogna fare in fretta, sostiene il consigliere regionale del Partito democratico, «perché ora che è entrata la primavera il punteruolo rosso ritornerà attivo riprendendo la sua attività infestante e devastante». «Non posso nemmeno immaginarmi», conclude, «una via Roma con tutte le palme distrutte: sarebbe una ferita troppo grave, non dobbiamo sottovalutarla». (f.ma.)
il testo dell'interrogazione integrale cliccando qui:
http://marcoespa.blogspot.it/2013/03/comunicato-stampa-espa-rischio-di_22.html
22 marzo 2013
ESPA: A RISCHIO DI DISTRUZIONE TUTTE LE PALME DELLA SARDEGNA, PATRIMONIO AMBIENTALE COMUNE. LA REGIONE PRENDA IN MANO LA SITUAZIONE E COORDINI GLI INTERVENTI: interrogazione in Consiglio Regionale

ESPA, SOLINAS Antonio, CUCCA, LOTTO, COCCO Pietro, BRUNO, BARRACCIU
"Interventi urgenti per combattere l'infestazione del punteruolo rosso e la perdita di altre migliaia di palme in Sardegna".
- per combattere la diffusione del punteruolo rosso entro l'ulteriore periodo primaverile di infestazione del 2013.
- per evitare la perdita totale delle patrimonio economico, culturale, paesaggistico costituito dalla palme della Sardegna
- per responsabilizzare massicciamente tutti i cittadini della Sardegna sui rischi che la regione corre e contenere la diffusione del punteruolo rosso con l'aiuto dei cittadini, delle imprese e degli Enti regionali
- per adottare strategie di lotta adeguate e rimedi scientifici efficaci e attuabili di medio periodo
- per coinvolgere tutte le autorità locali, regionali e richiedere un supporto alle autorità nazionali e comunitarie.
10 marzo 2013
Unione Sarda - La Consulta: Salvi i 10 milioni di euro aggiuntivi per il fondo per la non autosufficienza Sardegna - ESPA: che soddisfazione!
L'Unione Sarda del 10 marzo 2013
La Consulta "ammette" i fondi dei progetti personalizzati
Salvi i dieci milioni per i disabili sardi
Salvi i dieci milioni di euro del fondo per la non autosufficienza. Il finanziamento era stato reso disponibile dalla Finanziaria regionale del 2012 per integrare, sulla base delle richieste pervenute, la dotazione relativa ai progetti personalizzati. OK DELLA CONSULTA La norma ha passato indenne il vaglio della Corte Costituzionale dopo l'impugnazione da parte del Consiglio dei ministri che aveva ritenuto il provvedimento eccedente la «competenza legislativa concorrente in materia di assistenza pubblica». Marco Espa, vicecapogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, da sempre sensibile alle questioni legate alla disabilità, che tra l'altro propose l'emendamento alla legge finanziaria in accordo con l'assessore Giorgio La Spisa, ha commentato sul suo profilo Facebook la decisione della Consulta definendo quella dei progetti personalizzati della 162 «una bella notizia». Ancora: «Il "nostro" emendamento alla Finanziaria 2012 che rimpinguava di 10 milioni di euro il Fondo sardo per la non autosufficienza è stato salvato dalla Corte Costituzionale contro l'impugnazione del Governo. Bene ha fatto la Regione ad opporsi: sia di monito per i "gufisti" che sperano in tagli nella prossima Finanziaria 2013. Qui siamo pronti alla battaglia, sia chiaro».I PUNTI CASSATI La Consulta ha invece bocciato, sempre nella legge Finanziaria 2012, le norme sul ricorso alla trattativa privata per alienare ai privati i beni patrimoniali ex Demanio passati prima allo Stato e poi alla Regione. Pollice verso anche al tetto dell'80 per cento, rispetto al 50 per cento fissato a livello nazionale, relativo alle missioni, comprese quelle all'estero, del personale regionale e all'utilizzo del mezzo proprio nelle missioni stesse. Cassata infine la norma che prorogava il termine per consentire alle imprese sarde iscritte all'albo regionale appaltatori di adeguare la propria qualificazione ai pubblici appalti per categorie di opere generali e specializzate.