22 giugno 2012

COMUNICATO STAMPA - ESPA (PD): NO ALLA RICONVERSIONE "FORZATA" DEI DOCENTI SOVRANNUMERARI AL SOSTEGNO - INTERVENGA LA REGIONE


COMUNICATO STAMPA 

ESPA (PD):  LA REGIONE SOSTENGA LA BATTAGLIA DEI DOCENTI SARDI SPECIALIZZATI DEL SOSTEGNO E DELLE FAMIGLIE DEGLI STUDENTI CON DISABILITA'- DICA NO AI CORSI DI RICONVERSIONE AL SOSTEGNO PREVISTI DAL GOVERNO NAZIONALE. OGGI DEPOSITATA INTERPELLANZA IN CONSIGLIO REGIONALE (in allegato)

 

Abbiamo appreso dalle manifestazioni dei docenti e delle famiglie degli studenti con disabilità con grande sconcerto che, tramite un decreto direttoriale (il numero 7/12 del 16 aprile 2012), il Governo nazionale rischia di stravolgere il sistema delle graduatorie per gli insegnanti di sostegno, penalizzando i docenti qualificati facendoli sopravanzare da docenti poco qualificati. E lo ha fatto danneggiando prima di tutto la qualità per gli studenti con disabilità, con ripercussioni per migliaia di docenti in Sardegna e migliaia di studenti con disabilità.

Il decreto, infatti, prevede la riconversione quasi forzata a insegnanti di sostegno, dei docenti in esubero, detti anche "soprannumerari" attraverso un corso di formazione di poche ore (per lo più on-line). La conseguenza di questa decisione è dannosa sotto due aspetti: da un lato vengono penalizzati i docenti di sostegno che hanno investito in una vera formazione e dall'altro gli alunni con disabilità che saranno seguiti da personale con una formazione inadeguata al compito che dovranno svolgere. Negli anni, infatti, grazie ai corsi SISS (Scuole di specializzazione all'insegnamento secondario), in Sardegna e in Italia si è formata una classe di docenti altamente specializzata che però sono sempre stati tenuti nel limbo della precarietà. Questo corso oggi consentirebbe che docenti di ruolo senza alcuna esperienza con il sostegno li sopravanzino in graduatoria. È un sistema barbaro che costringe al conflitto due categorie di insegnanti a discapito della qualità dell'insegnamento per gli alunni. Sebbene la riconversione sia formalmente su base volontaria, infatti, i docenti soprannumerari non hanno reali alternative: la prospettiva, in caso di mancata riconversione, è la cassa integrazione. Questo è inaccettabile. Il risultato è che chi ha scelto in autonomia di fare l'insegnante di sostegno, non lo può fare. Mentre chi ha scelto un'altra strada per l'insegnamento è costretto in un ruolo particolare e difficile per il quale non ci si può improvvisare. Il tutto, ovviamente, giustificato da un malinteso criterio economicista di razionalizzazione delle risorse.

Noi continuiamo a credere, confortati da innumerevoli sentenze, anche dell'Alta Corte, che i diritti, in primis quello allo studio, non siano negoziabili, né misurabili. Crediamo che la buona politica sia la strada maestra per risparmiare le risorse pubbliche e per utilizzarle in maniera efficace: lo spreco sono i soldi pubblici male utilizzati (molti o pochi non importa). Questo decreto va in direzione opposta al risparmio e al buon utilizzo delle risorse: dissipa l'investimento fatto in questi anni sugli insegnanti di sostegno, butta i soldi per formare (male e in maniera insufficiente) altri docenti e manderà in classe personale (suo malgrado) inadeguato a svolgere la funzione del sostegno.

Ecco il senso della nostra interpellanza alla Regione (ESPA primo firmatario insieme ai colleghi CUCCU, SECHI, BRUNO, BARRACCIU, BEN AMARA,  MARIANI, COCCO Pietro, COCCO Daniele, ZUNCHEDDU) affinché si attivi preso il Governo per segnalare questa stortura del sistema e chiedere il ritiro del Decreto direttoriale n. 7/2012, nonché per verificare quali e quanti sarebbero in Sardegna i docenti e gli alunni che sarebbero penalizzati dall'applicazione di quelle disposizioni.

 

Marco Espa

Membro della Commissione Istruzione e Cultura del Consiglio Regionale della Sardegna


22 giugno 2012



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CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA


INTERPELLANZA n.

Interpellanza urgente ESPA, CUCCU, SECHI, BRUNO, BARRACCIU, BEN AMARA,  MARIANI, COCCO Pietro, COCCO Daniele, ZUNCHEDDU sulla iniqua riconversione di cui al Decreto Direttoriale ministeriale n. 7 del 16 aprile 2012 del personale docente in esubero, riconvertito attraverso l'attivazione di brevi corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno agli alunni con disabilità, con decadimento della qualità dell'integrazione e con il rischio della disoccupazione per gli insegnanti di sostegno sardi con adeguata professionalità.

 

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I sottoscritti,

Visto il decreto direttoriale n. 7 del 16 aprile 2012 che disciplina la riconversione del personale docente in esubero (detti anche soprannumerari) attraverso l'attivazione di corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno agli alunni con disabilità; 

 

Considerato che con tale decreto, il personale docente in esubero viene ricollocato sui posti di sostegno dopo la frequentazione di un breve corso, con ben il 50% delle ore di formazione online, per altro non  ancora pianificato stando alle recenti dichiarazioni del Sottosegretario Doria, il cui costo è a carico del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della ricerca; 

 

Considerato che il decreto prevede l'accesso ai suddetti corsi su base volontaria, ma che al contempo  il docente soprannumerario che decidesse di non aderire rischierebbe di rientrare nelle misure individuate dalla legge n. 183 del 2011, con la ricollocazione forzata in altro ramo della pubblica amministrazione e, se ciò non fesse possibile, con la cassa integrazione, seguita da un possibile licenziamento, e che pertanto si parla di una base volontaria "obbligata" per molti; 

 

Considerato che questo fattore è comunque lesivo della dignità professionale degli stessi "docenti soprannumerari" che hanno diritto come ogni lavoratore dello Stato a non essere costretti "ob torto collo" a cimentarsi in un aspetto così delicato come l'ambito del sostegno;

 

Rilevato che sul livello nazionale non è stato ancora chiarito il numero dei docenti interessati (si parla di 15 mila – 20 mila docenti in esubero) che in seguito al corso svolgerebbe attività di sostegno sin dal prossimo anno scolastico 2012/2013 e di conseguenza, i docenti di sostegno precari che non lavoreranno;

 

Considerato che l'attuazione di tale decreto, penalizza certamente i docenti precari specializzati per le attività di sostegno, che hanno investito tempo e danaro formandosi per piu' di un anno attraverso i corsi SISS ((le Scuole di Specializzazione all'Insegnamento Secondario), di durata biennale per circa 1280 ore, orientandosi come vocazione e profilo professionale verso il sostegno che in  questi anni è stato anche arricchito di esperienza, e  che verranno scalzati dai docenti in esubero formatisi in appena un mese, senza esperienze precedenti e con  tutt'altra motivazione;

 

Rilevato che, cosa ancor piu' grave da un punto di vista deontologico, tale decreto non tiene minimamente conto della qualità dell'insegnamento destinato principalmente agli alunni con disabilità poiché questi saranno presi in carico da docenti non formati adeguatamente e probabilmente non motivati;

 

Considerato che il diritto allo studio e alla qualità dell'insegnamento è costituzionalmente garantito ed è un diritto soggettivo che ripetutamente viene confermato dai Giudici dei Tribunali di tutta Italia sino ormai dal 2004, contando oggi circa 1500 cause vinte dalle famiglie per ottenere un sostegno adeguato per i loro figli, contro il Ministero, e che solo in Sardegna se ne contano circa 150;

 

Considerata la difficile situazione finanziaria ed economica dell'Italia e della Sardegna, si ricorda contemporaneamente che la spesa per le persone con disabilità, dato ancora poco conosciuto,  nel nostro paese è inferiore di ben il 31% rispetto alla media europea.

 

Considerato anche che i docenti specializzati sul sostegno con maggiore esperienza sono stati finora penalizzati dal sistema di reclutamento attraverso le quattro aree divise nell'ambito della scuola superiore che non tenendo conto del punteggio danneggia, a tutto svantaggio degli alunni con disabilità, proprio i docenti con maggiore punteggio maturato nei tanti anni di servizio; 

 

Considerato ancora che un altro esito irrazionale che si verrebbe a determinare con l'applicazione del Decreto Direttoriale citato nelle premesse , già da settembre del prossimo anno,  il sorpasso in graduatoria dei docenti appena formatisi a danno degli insegnanti di sostegno di ruolo che da diversi anni operano nella stessa scuola. Infatti, questi sarebbero superati nelle graduatorie d'istituto dai «soprannumerari» convertiti in insegnanti di sostegno, poichè la maggior parte degli stessi dispone di molti anni di servizio ordinario. Ciò ovviamente, non garantirebbe più la continuità didattica che per gli studenti con disabilità rappresenta più che mai un indicatore di efficacia formativa e psicologica importantissimo, oltre ad un diritto umano; 

 

 

Interpella

 

il Presidente della Regione  e all'Assessore alla Pubblica Istruzione affinché, nell'interesse dei docenti sardi specializzati e per salvaguardare la qualità del sostegno per gli alunni con disabilità dei nostri territori:

 

a)     Se intende rappresentare, con un intervento urgente, la richiesta al Governo nazionale da parte della Sardegna di una correzione di marcia, a partire dal ritiro del decreto n. 7/2012, al fine di evitare inevitabili contenziosi di massa, da parte degli insegnanti e da parte delle famiglie degli alunni con disabilità, i cui esiti giurisprudenziali appaiono scontati e le cui condanne causerebbero, con i potenziali risarcimenti, un ingente quanto inopportuno danno alle casse statali;

 

b)    Se intende farsi parte in causa attiva anche con la richiesta urgente e tempestiva alla Direzione Scolastica Regionale del numero esatto di docenti interessati sul territorio sardo, per permettere alla Commissione Consiliare competente, ai docenti, famiglie, sindacati e all'intero Consiglio Regionale di conoscere l'esatta situazione e le ricadute nel precario tessuto occupazionale sardo (quanti sono i docenti sopranumerari in totale, quanti i docenti che hanno fatto domanda sul corso di formazione di cui al decreto direttoriale 7/2012, il numero esatto dei docenti precari qualificati e specializzati, quanti sono i docenti qualificati e specializzati che rimarrebbero fuori dalle assegnazioni di cattedra a causa della riconversione dei docenti in esubero riqualificati nel sostegno )

 

 

c)     Se intende invitare il Governo nazionale a predisporre soluzioni alternative per l'utilizzo del personale docente in esubero che non pregiudichino in alcun modo le legittime aspettative, i diritti del personale precario che andrebbe definitivamente stabilizzato al fine di garantire la continuità educativa e didattica agli studenti con disabilità, e, soprattutto, non danneggino alunni e studenti con disabilità che hanno diritto al sostegno da parte di docenti opportunamente ed approfonditamente formati ed adeguatamente motivati. 

 

 

Cagliari 22 giugno 2012

 

 

 

 

 

 

Firmato

 

On. Marco ESPA, CUCCU, SECHI, BRUNO, BARRACCIU, BEN AMARA,  MARIANI, COCCO Pietro, COCCO Daniele, ZUNCHEDDU

 

 

            


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