7 aprile 2009

«Cagliari - Il metrò sotterraneo è inutile e costoso»

«Il metrò sotterraneo è inutile e costoso»

Perché la spesa sia corretta 130mila passeggeri al giorno

«Un solo intervento non risolve il problema del traffico urbano»

MAURO LISSIA - La Nuova Sardegna 7 aprile 2009

CAGLIARI. L’Università boccia i 18 chilometri di metro sotterranea per i quali il Comune vorrebbe spendere 451 milioni: secondo i docenti del Crimm, il Centro ricerche modelli di mobilità del dipartimento d’Ingegneria del territorio, rappresentano «un intervento sovradimensionato rispetto alla domanda reale». Perchè la spesa sia giustificabile dovrebbero usarla 20 mila passeggeri all’ora anzichè gli attuali 2500.
I cinque docenti - Elisabetta Cherchi, Paolo Fadda, Gianfranco Fancello, Italo Meloni e Mario Olivari - attaccano il progetto sulla base di dati e di riferimenti scientifici, partendo da una premessa: «I fenomeni complessi, come dimostrano tutti gli studi in tutto il mondo, non si risolvono con un singolo intervento ma con una pletora di interventi, che agendo sinergicamente sulle varie componenti del fenomeno concorrono al raggiungimento di obbiettivi comuni».
La nota del Crimm non lascia spazio a dubbi: «Le analisi quantitative, gli studi e i piani che all’interno dell’università sono stati elaborati dimostrano che la domanda di mobilità che si sviluppa ogni giorno nell’area cagliaritana non presenti livelli quantitativi tali da giustificare la presenza di un metro sotterraneo».
La conferma è nei numeri: «Il metro sotterraneo Avg (Authomatic Vehicle Guide) è un tipo di sistema di trasporto collettivo di massa che viaggia su sede propria esclusiva, protetta, interamente in galleria, che può arrivare a soddisfare anche più di 20 mila passeggeri per ora per senso di marcia sull’itinerario su cui insiste». Il metro Avg «consente di realizzare frequenze elevatissime» e quindi «considerando che ogni convoglio trasporta mediamente 300-400 passeggeri in un’ora, Avg può trasportare 18.000-24.000 passeggeri per ora e per senso di marcia». Secondo i docenti del Crimm «se non si raggiungono tali valori di traffico non ha alcun senso logico realizzare sistemi di questo tipo. Non è corretto utilizzare questi sistemi con frequenze dell’ordine di cinque minuti che ridurrebbero la capacità a 3600-4800 passeggeri all’ora, in linea con le esigenze della città, ma che potrebbero essere mantenute anche dagli autobus su corsie riservate o da altri sistemi». Secondo il Crimm «un’altra prerogativa dei metro Avg è che consentono di soddisfare una domanda concentrata temporalmente, con forte concentrazione nell’ora di punta, per raggiungere i livelli di flusso adatti al sistema». Cagliari però non sembra averne bisogno: «La città (160 mila abitanti) e la sua conurbazione (almeno altri 100 mila) non presentano una configurazione insediativa capace di generare flussi di traffico di questo valore, caratterizzandosi con insediamenti diffusi ed estensivi e nessuna forte concentrazione spaziale di attività. La popolazione residente in un raggio di 500 metri di percorso pedonale dalle stazioni individuate non supera i 90 mila abitanti, mentre quella rientrante nei trecento metri, il percorso medio accettato dagli utenti per raggiungere a piedi la fermata, è di appena 60 mila abitanti e 28 mila addetti».
Secondo i docenti «solo il 30% degli abitanti si sposta nella fascia di punta del mattino, la maggior parte utilizza l’auto privata. Facendo due calcoli aggregati e sommari si evidenzia come gli spostamenti raggiungono valori molto inferiori a quelli necessari per giustificare un tale sistema».
Gli spostamenti potenziali calcolati sulla popolazione servita risultano pari a circa 3000 passeggeri all’ora. Questo valore rapportato al giorno corrisponde a circa 20 mila passeggeri ed all’anno quattro milioni e mezzo (su 13,2 km di linea), un dato in linea con quanto annualmente il Ctm dichiara di trasportare su un bacino di circa 335 mila abitanti e sull’intera sua rete di 480 chilometri e 29 linee (38 milioni di passeggeri all’anno) comprese quelle extraurbane (Decimo, Assemini ed Elmas) e le stagionali per il Poetto». Quindi «per giustificare il metro Avg la domanda giornaliera di 20 mila passeggeri dovrebbe essere concentrata in un’ora, in un giorno dovrebbero viaggiarci 130 mila passeggeri ed in un anno circa 30 milioni di persone, l’80% di quelle che il Ctm dice che viaggiano su tutta la sua rete (480 km contro i 13,2 km del metro sotterraneo proposto)». Il carico totale di passeggeri potenziali calcolato all’ora di punta «è stato stimato in circa 2500 passeggeri, quantità - è scritto - notevolmente inferiore a quella soddisfabile con il metro (20 mila)».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Marco, trovo il progetto utile e indispensabile. Ci sono percorsi (centro storico, assi stradali troppo stretti o ricchi di traffico veicolare e pedonale) dove una linea di superfice creerebbe intralcio e pericolo. Altri punti dove non è possibile arrivare per motivi urbanistici/paesaggistici.
Andrebbe comunque integrata con delle circolari esterne in superfice e con l'attuale linea tramviaria.
Inoltre, una volta in funzione, andrebbe disincentivato con forza l'afflusso di mezzi privati su gomma da fuori città realizzando parcheggi gratuiti di scambio ed introducendo un ticket di ingresso/sosta per i non residenti.
Corrado