QUARTU. La Regione non ha ancora
trasferito ai comuni gli stanziamenti destinati al finanziamento dei
piani personalizzati per le persone
svantaggiate e ora diversi cittadini rischiano
di perdere l'assistenza di medici
e specialisti.
La copertura economica stata garantita
solo fino al dicembre scorso e
fino ad oggi sono state le famiglie interessate
ad anticipare gli onorari degli
operatori. Il discorso cambia per se
le famiglie interessate non possono
permettersi di saldare i compensi e rischiano
di veder naufragare i progetti
personalizzati.
La situazione la medesima in tutta
la Sardegna, anche se alcuni comuni
hanno ovviato al problema mettendo
mano al portafogli e anticipando le
spese per poi reintegrare la spesa grazie
ai fondi regionali di prossima erogazione.
il caso, ad esempio, di Cagliari
e Capoterra, come ricordato dal
consigliere regionale del Pd ed ex presidente
dell'Associazione bambini cerebrolesi
Marco Espa: ¬¬Molti comuni
hanno avviato un percorso virtuoso
per cui inseriscono in bilancio i finanziamenti
regionali e anticipano i soldi
agli utenti: hanno capito che i progetti
legati alla legge 162 sono un priorit
rispetto ad altre spese e riescono
comunque a garantire l'assistenza alle
persone svantaggiate. In ogni caso,
entro una decina di giorni la Regione
erogher circa 45 milioni di euro che
saranno impiegati per il finanziamento
dei progetti attivati tra gennaio e
giugno. Il problema dovrebbe dunque
risolversi entro marzo. Sta di fatto
che non sono pochi gli utenti che
negli ultimi giorni hanno bussato alle
porte del municipio per chiedere aiuto
ed evitare di far naufragare i progetti.
C' per un piccolo problema.
Di cassa. Ogni anno il comune destina
al finanziamento dei piani personalizzati
oltre due milioni e 200 mila euro
e al momento le casse di via Porcu
non possono permettersi di alleggerirsi
ulteriormente. Senza dimenticare
che il bilancio non ancora stato approvato
e ogni spesa deve per forza di
cose passare dal documento di programmazione
finanziaria. (p.s.)
trasferito ai comuni gli stanziamenti destinati al finanziamento dei
piani personalizzati per le persone
svantaggiate e ora diversi cittadini rischiano
di perdere l'assistenza di medici
e specialisti.
La copertura economica stata garantita
solo fino al dicembre scorso e
fino ad oggi sono state le famiglie interessate
ad anticipare gli onorari degli
operatori. Il discorso cambia per se
le famiglie interessate non possono
permettersi di saldare i compensi e rischiano
di veder naufragare i progetti
personalizzati.
La situazione la medesima in tutta
la Sardegna, anche se alcuni comuni
hanno ovviato al problema mettendo
mano al portafogli e anticipando le
spese per poi reintegrare la spesa grazie
ai fondi regionali di prossima erogazione.
il caso, ad esempio, di Cagliari
e Capoterra, come ricordato dal
consigliere regionale del Pd ed ex presidente
dell'Associazione bambini cerebrolesi
Marco Espa: ¬¬Molti comuni
hanno avviato un percorso virtuoso
per cui inseriscono in bilancio i finanziamenti
regionali e anticipano i soldi
agli utenti: hanno capito che i progetti
legati alla legge 162 sono un priorit
rispetto ad altre spese e riescono
comunque a garantire l'assistenza alle
persone svantaggiate. In ogni caso,
entro una decina di giorni la Regione
erogher circa 45 milioni di euro che
saranno impiegati per il finanziamento
dei progetti attivati tra gennaio e
giugno. Il problema dovrebbe dunque
risolversi entro marzo. Sta di fatto
che non sono pochi gli utenti che
negli ultimi giorni hanno bussato alle
porte del municipio per chiedere aiuto
ed evitare di far naufragare i progetti.
C' per un piccolo problema.
Di cassa. Ogni anno il comune destina
al finanziamento dei piani personalizzati
oltre due milioni e 200 mila euro
e al momento le casse di via Porcu
non possono permettersi di alleggerirsi
ulteriormente. Senza dimenticare
che il bilancio non ancora stato approvato
e ogni spesa deve per forza di
cose passare dal documento di programmazione
finanziaria. (p.s.)
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