16 gennaio 2008

emergenza rifiuti o emergenza informazione?

Giornali e tg spargono rifiuti e macerie Inutile fornire cifre e spiegazioni, non ci salviamo dalle “bombe ecologiche”

(tratto da www.altravoce.net , credo sia una lettera molto importante scritta da un funzionario regionale che ha per suo dovere d'ufficio lavorato con stima e apprezzamento da parte di assessori di destra e di sinistra)

di Alessandro De Martini

Vinco un riserbo personale e d'ufficio che mi impone di non esternare le mie personali opinioni. È doveroso farlo, per denunciare una vera emergenza che investe la nostra regione e il nostro convivere civile.

Non mi riferisco alla presunta emergenza rifiuti, no. Perché questa non esiste. Mi riferisco alla vera emergenza che tutti ci coinvolge: quella della corretta informazione. L'importanza che riveste l'informazione nella nostra società, dove, fortunatamente, questa circola liberamente e ha molteplici strumenti per esprimersi, è un fatto che non ha bisogno del mio modesto contributo per essere qui riaffermata.

In ragione di ciò non posso esimermi dal rimarcare pubblicamente lo sconcerto e anche l'allarme di fronte alla sistematica disinformazione e rappresentazione distorta della realtà operata dai mezzi d'informazione regionali, nella vicenda dei rifiuti provenienti dall'emergenza Campania.

Non entro nel merito degli aspetti “politici” della vicenda, dove ogni cittadino è libero di esprimere le proprie valutazioni e trarne un giudizio, ma mi riferisco agli aspetti più tecnici della vicenda. Abbiamo dato, a tutti i mezzi d'informazione che li hanno richiesti, i dati corretti su quantità, tipologia dei rifiuti e metodologia di smaltimento. Abbiamo puntualmente fornito l'informazione relativamente al possibile arrivo di navi (smentendo ogni volta le “voci” più fantasiose). Abbiamo fornito i dati relativi all'incidenza percentuale, delle quantità ipotizzate in arrivo, sul nostro sistema regionale di smaltimento (0,5% se arrivassero 6.000 tonnellate).

Non è servito a nulla.

Abbiamo assistito impotenti allo scempio della corretta informazione e all'ennesima demonizzazione di tutto ciò che riguarda il ciclo dei rifiuti.

Non vorrei fare paragoni eccessivi, ma anche in questo caso la demonizzazione consente lo sviluppo dei peggiori istinti che albergano in tutte le società umane. Si parla e si scrive di “bombe ecologiche”, di “pericoli per la salute dei cittadini”, di “inceneritori killer” di “polveri tossiche” etc, etc. con un linguaggio da guerra batteriologica o da incubo nucleare, riferendosi a ciò che ciascuno di noi produce e “detiene” in casa propria: il rifiuto urbano.

È scioccante e preoccupante. Forniamo agli organi d'informazione dati, cifre, risultati scientifici: annuiscono, domandano, vogliono fotocopie e prendono appunti. Poi esce l'articolo: “Bomba ecologica a…”.

Ripeto, non entro nel merito della scelta politica, non posso farlo, ma il Presidente della Regione prima di rappresentare la disponibilità della Sardegna ad accogliere i rifiuti dell'emergenza Campania aveva un quadro certo della situazione regionale e la nostra rassicurazione tecnica che - entro limiti molto più ampi di quanto oggi ipotizzato - il sistema di smaltimento regionale era, ed è, in grado di farvi fronte senza disagi per i cittadini sardi.

Questo è un fatto certo, il resto sono titoli di giornale e annunci televisivi che lasciano solo rifiuti (sociali) e macerie (vere).

Per corretta informazione: lavoro all'Assessorato Difesa Ambiente come direttore generale.

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