28 novembre 2013

Unione Sarda: Assistenza, Isola all'avanguardia: convegno a Cagliari

Assistenza, Isola all'avanguardia: convegno a Cagliari

Disabili, il modello sardo

Per una volta, la Sardegna non è in coda. Anzi, è la prima regione, la più virtuosa: da anni applica un progetto che garantisce a persone con disabilità grave o gravissima di essere assistite nella propria abitazione. Il «modello Sardegna» riserva fino a 50 mila euro all'anno per l'assistenza domiciliare di ciascun malato, un decimo di quel che costa un ricovero in residenze sanitarie.

Se ne parla a Cagliari nel convegno organizzato dal gruppo consiliare del Pd: «La Sardegna destina 140 milioni di euro per finanziare progetti di assistenza personalizzata», sottolinea Marco Espa, esponente della commissione Sanità del Consiglio regionale, «cifra che le altre regioni non raggiungono». Al convegno interviene anche Salvatore Usala, segretario nazionale del “Comitato 16 novembre” che raggruppa i malati di Sla, autore di mille battaglie al ministero dell'Economia: «Se affrontassimo la non autosufficienza in un'ottica imprenditoriale, e non assistenziale, scopriremmo che c'è un mercato economico che ruota attorno a questa realtà. E ci sarebbero anche risparmi per la spesa pubblica».
Un esempio? Le Rianimazioni di Cagliari, con 300mila euro all'anno, attraverso l'assistenza domiciliare, medica e infermieristica, riescono a seguire 100 pazienti. «Con gli stessi 300mila euro in ospedale si seguirebbe un solo paziente», dice Paolo Castaldi, primario di Rianimazione al Marino di Cagliari. L'obiettivo, quindi, è puntare su modelli virtuosi. «L'assenza di programmazione degli ultimi anni ha prodotto nella sanità un disavanzo di 360 milioni di euro all'anno», conclude Francesca Barracciu, candidata alla presidenza della Regione, «e ha lasciato la gestione dei servizi sociali alla responsabilità dei singoli operatori». (ma. mad. Unione Sarda 26 novembre 2013)

Nessun commento: