Il
sostegno negato. Intervista a Marco Espa.
Decine
di segnalazioni di comportamenti anomali nell’attribuzione ai bambini con
disabilità
“La direzione
scolastica regionale elimini i tagli chiedendo l’aumento dell’organico”
Interviene
Marco Espa, consigliere regionale Pd, intervistato da Sergio Nuvoli: “Lo Stato
sa già che perderà i ricorsi, eppure costringe le famiglie. Occorre chiedere i danni per il danno esistenziale”
di SERGIO
NUVOLI - IL PORTICO DOMENICA 30 SETTEMBRE 2012
Onorevole Espa, ha saputo?
Sì, sta accadendo quello che ogni
anno sembra debba succedere come un inevitabile segno del destino.
Che senso ha negare il sostegno alle famiglie e costringerle a
presentare ricorsi che regolarmente vincono? E’ il punto più corretto da
affrontare. Perché continua a succedere ?
E’ il periodo in cui, purtroppo,
le famiglie si vedono costrette a fare ricorso, sostenute da associazioni come
l’Abc, la prima – nel 2004 – a crederci. Per le famiglie con figli con
disabilità la decisione di ricorrere è pesante, molto dolorosa. Il ricorso non
è un fatto facile: è una fatica serissima, non è solo una questione di costi,
ma anche un problema psicologico. La cosa più anomala è che, da una parte, le
istituzioni – Tribunali, consigli regionali, qualche esperienza in Parlamento –
producono provvedimenti e norme a tutela delle persone con disabilità e il loro
diritto allo studio. Dall’altra i burocrati statali ritengono più conveniente
mantenere questo clima di incertezza, convinti che alla fine lo Stato ci
guadagni qualcosa.
Può spiegarsi meglio?
La giurisprudenza del Consiglio
di Stato e dei Tar dice con chiarezza che il sostegno deve essere assegna to
secondo quanto indicato dalle certificazioni prodotte. Invece di farlo,
qualcuno continua a costringere le famiglie a presentare ricorso: probabilmente
chi detiene i poteri forti della burocrazia ritiene che per uno che fa ricorso,
due non lo fanno. In questo modo il 66% delle risorse è risparmiato. E’ una
cosa disumana, cinica, politicamente perdente per chi la lascia fare. Spero tra
l’altro che si possa sensibilizzare la Corte dei Conti: i Tar e il Consiglio di
Stato cominciano a riconoscere il danno esistenziale.
E quindi?
A chi ha perso la causa – lo
Stato, il Ministero, la Direzione regionale – dovrebbe essere richiesto il
rimborso delle spese sostenute per ciascuna causa a chi materialmente le ha
fatte perdere: sommi 2 - 3mila euro per ciascuna causa. Diventa una somma
interessante, che – se chiesta come risarcimento dalla magistratura
amministrativa potrebbe far cambiare impostazione alla burocrazia e ai suoi
responsabili troppo distratti, che pensano che opporsi alle famiglie tanto non
costi nulla. Spero che la Corte dei Conti entri presto in campo, perché il
danno esistenziale è determinato dal fatto che lo Stato resiste davanti a cause
che sa già di perdere.
Però il bambino perde l’anno.
Guardi, i tribunali sono
abbastanza veloci: più che altro, se non ci fossero le associazioni, le
famiglie rimarrebbero indifese davanti all’idea di ricorrere. Pensi soltanto
all’idea dello Stato che resiste contro i diritti di un bambino con disabilità:
è un fatto negativo anche dal punto di
vista emozionale.
Come Davide contro Golia.
Lei vedrebbe, nelle carte delle
cause, il nome del ministro che resiste contro il nome del bambino con una
disabilità grave. Ripeto: mi sembra un fatto davvero disumano.
Potrebbe essere richiamato il Ministero al rispetto della
disabilità?
Non è semplice, ogni atto fa
storia a sé: tante situazioni sono soddisfatte, altre no. Quest’anno l’inizio
di contenzioso – all’inizio erano solo pochi coraggiosi che hanno aperto una
strada – sta diventando un fiume. Grazie a Dio, vedo una presa di coscienza
maggiore che provocherà un boom dei ricorsi: davanti ad un’ingiustizia si
reagisce.
Alcuni dicono che, nell’attribuzione del sostegno, la Direzione
stia forse privilegiando chi l’anno scorso ha vinto il ricorso. Se fosse
davvero così, le parrebbe corretto?
Se fosse così, sarebbe
illegittimo. La prima volta che la Direzione regionale ha cercato di tappare il
buco con questi sistemi è stata bacchettata in modo violento: il diritto al sostegno
non si riconosce negandolo ad un altro soggetto, ma aumentando l’organico. Se
qualche dirigente fa così, rischia in proprio: sarebbe un atto che rasenta il
penale. L’obbligo del dirigente è ottenere personale e ore aggiuntive: le
sentenze dicono che la protezione di un diritto legittimo non può essere
subordinata ad un problema di bilancio. Lo dicono i tribunali.
C’è un problema di debolezza della direzione regionale nei
confronti del ministero?
C’è sicuramente nel meccanismo
gerarchico, sono organismi periferici dello Stato. Le certificazioni di medici
di base e neuropsichiatri sembrano contare molto poco: eppure sono loro che
seguono più da vicino i bambini. Serve maggiore integrazione tra i servizi,
ognuno deve rispettare l’altra istituzione: se qualcuno ha dubbi sulle
certificazioni, può e deve attivare gli strumenti disponibili per le verifiche.
Sembrano esserci anche problemi sull’assistenza educativa, rifinanziata
grazie alla Regione. Ho saputo, forse ci vogliono più risorse. Ma gli enti
locali non sbagliano pensando di tagliare la propria spesa storica, togliendo i
propri fondi. Qualcuno pensava di assegnare a tutti i bambini lo stesso numero
di ore: sarebbe un errore clamoroso. La giustizia è assegnare a ciascuno il
giusto, non a tutti la stessa cosa. Spero non si ripetano casi di questo genere:
anche su questo c’è una sentenza del Tar.
Tagli al sostegno, interpretazioni fantasiose, richieste di
certificazioni in eccesso: faccia un appello alla Direzione regionale.
Ha uno strumento preciso: dia le cattedre in deroga
e recuperi in fretta la situazione dovuta ai buchi. L’appello è ad attivarsi
subito per risolvere il problema. Se le persone con disabilità non frequentano
la scuola, aumenta la spesa per il sociale. Se si rafforza la scuola, si
risparmia su altri settori. Ma per capirlo basterebbe il rispetto dei diritti
umani_____________________________
il dibattito è anche su facebook
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=4491871022078&set=a.1053016932875.2009794.1449343670&type=1&comment_id=2868467
Nessun commento:
Posta un commento